Jacopo ha ventidue anni, si reputa “troppo vecchio per queste cose” ed è nato ad Ascoli Piceno giusto per complicare il tutto. Dopo aver rovistato per anni tra i vinili del padre, capisce di essersi appassionato alla musica e inizia a suonare sintetizzatori, pianoforti, glockenspiel, diamoniche, oggetti domestici e chi più ne ha più ne metta. Sviluppa inoltre una profonda dipendenza all’ascolto che gli crea gravi crisi di nervi quando esce di casa senza auricolari.
Profondamente influenzato da esperienze adolescenziali con lo zen decide di non preoccuparsi del futuro e di diventare un procrastinatore incallito, decisione fondamentale nella scelta del suo percorso formativo e professionale, che lo vedono oggi apparentemente disperato e senza alcuna idea di cosa fare dopo l’università. In realtà pensa di riprendere finalmente La Montagna Incantata e capire come mai il tempo non passi così lentamente anche per lui.
È inoltre un fan incallito del blu Klein e un avido lettore dei Peanuts.