Grace Jolie Fwakiadi
Autore di testi originali senza tempo e amati dai bambini - come La Fabbrica di Cioccolato (1964), Il Grande Gigante Gentile (1982) e Le Streghe (1983) per citarne alcuni -, Roald Dahl rimane per molti uno degli autori più importanti al mondo.
Roald Dahl nacque a Llandaff, (Galles) il 13 settembre 1916 da genitori norvegesi, i quali decisero di chiamare il loro bambino Roald in onore Roald Amundsen, l’esploratore norvegese che condusse la prima spedizione capace di raggiungere il Polo Sud appena quattro anni prima.
I primi anni di Roald non furono certo facili: la sua vita fu segnata da varie tragedie tra cui la morte della sorella maggiore Astri e, successivamente, quella del padre.
Finiti gli studi superiori, la sua brama di viaggiare lo portò prima in Canada, poi in Africa orientale, dove lavorò per la compagnia petrolifera Shell fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
Nel settembre del 1940, Dahl subì gravi ferite quando il suo Gladiator (caccia biplano) si schiantò nel deserto occidentale. Dopo sei mesi di convalescenza per le ferite riportate tornò in azione, prendendo parte alla battaglia di Atene. Al termine della guerra, fu inviato a Washington, dove svolse principalmente compiti di propaganda e spionaggio.
Nel 1953 Roald Dahl sposò l'attrice americana, Patricia Neal, dalla quale ebbe cinque figli. Divorziato dopo 30 anni, in seguito sposò Felicity "Liccy" Crosland, che favorì l'eredità di Roald attraverso la fondazione di Roald Dahl's Marvellous Children's Charity e The Roald Dahl Museum and Story Centre.
Tra le pubblicazioni di Dahl, c’è Matilde un romanzo di genere fantastico pubblicato nel 1988 a Londra dalla casa editrice Jonathan Cape e vincitore del Children’s Book Award poco dopo la sua pubblicazione.
Matilde: la protagonista, bambina di 5 anni e mezzo con un'intelligenza fuori dal comune. Ha un carattere vivace ed è molto modesta, non si vanta mai delle sue capacità.
La signorina Betta Dolcemiele: maestra della classe di Matilde e nipote della signorina Spezzindue. È un'insegnante dolce, paziente e capace, che riconosce le doti di Matilde e si impegna per valorizzarle nel modo giusto.
La signorina Spezzindue: preside della scuola e zia della signorina Betta Dolcemiele. Donna presuntuosa e fortissima, con un passato da atleta, la signorina Spezzindue odia i bambini nonostante il suo lavoro ed è solita punirli con la violenza fisica e verbale.
I signori Dalverme: i genitori di Matilde. Ignoranti, arroganti e sprezzanti della cultura, criticano il fatto che Matilde sappia addirittura leggere.
Michele: fratello di Matilde, sembra attratto dai racconti del padre che gli spiega come manomettere le automobili usate.
Federico: amico di Matilde, le presta il pappagallo per fare uno scherzo alla famiglia.
Violetta: amica di Matilde, mette un tritone nell’acqua della signorina Spezzindue.
La bibliotecaria: all'inizio guida Matilde nella lettura e riconosce con stupore le sue abilità.
Matilde Dalverme è una bambina fuori dal comune, estremamente intelligente e brillante, che ama leggere. Fin dalla più tenera età Matilde dimostra una grande peculiarità. Impara a parlare a un anno, a leggere a tre anni e mezzo e a quattro anni e tre mesi aveva già letto tutti i libri per bambini nella biblioteca locale per poi passare ai grandi classici come Grandi Speranze e Jane Eyre.
Matilde è però trascurata e maltrattata dai genitori e dal fratello, i quali si rifiutano di riconoscere queste sue abilità e valorizzarle con dignità.
Il padre vende auto usate a prezzi disonesti mentre la madre passa le giornate a giocare a bingo lasciando la bambina a casa da sola tutto il giorno.
In questo ambiente sconfortante, Matilde non si è mai trovata apprezzata e ben voluta, dunque comincia ad architettare degli scherzi per dar sfogo al suo ingegno e per reagire agli atteggiamenti della sua famiglia, soprattutto quelli del padre. Ad esempio mette della supercolla sul suo cappello; lo fa spaventare nascondendo un pappagallo nella canna fumaria; e tinge i suoi capelli con la “tintura biondo platino extra forte”.
A 5 anni e mezzo Matilde comincia la scuola dove conosce e diventa amica della signorina Dolcemiele, sua maestra, la quale rimane stupita dalle sue doti intellettuali.
La maestra prova a spostare Matilde in una classe superiore ma la cattivissima preside Spezzindue rifiuta la proposta. La signorina Dolcemiele cerca anche di parlare dell'intelligenza della figlia con i signori Dalverme, ma questi la ignorano e la madre sostiene addirittura che “l’intelligenza” è un tratto indesiderabile in una bambina.
Matilde sviluppa rapidamente un legame forte con la signorina Dolcemiele e osserva come la preside Spezzindue terrorizzi gli studenti con punizioni deliberatamente creative ed esagerate per impedire ai genitori di crederci, come gettarli in un armadio buio rivestito di chiodi e vetri rotti o fare il lancio del martello con i bambini lasciandoli oltre la recinzione del parco giochi. Un bambino di nome Federico, viene catturato dal cuoco mentre ruba un pezzo della torta della signorina Spezzindue; la preside gli fa mangiare una torta di 45,72 cm davanti a tutta la scuola, per poi rompergli il piatto sopra la testa.
In una delle lezioni settimanali che la Spezzindue è solita tenere alle classi, Violetta, una compagna di Matilde, organizza uno scherzo per impedire alla direttrice di sgridarli e costringerli a ripetere a memoria: fa cadere un tritone nella caraffa d'acqua a lei destinata provocandole una reazione molto forte. La preside si spaventa e accusa Matilde, minacciando di espellerla. Accusata di una marachella non commessa, Matilde comincia ad accumulare molta rabbia, un'energia sconosciuta e una misteriosa elettricità che le permettono di rovesciare il bicchiere, solo attraverso uno sguardo. Da questo episodio, Matilde; comprende di possedere il potere della telecinesi.
Decide di confessare subito questa scoperta alla signorina Dolcemiele, mostrandole cosa fosse in grado di fare. La maestra, incredula, la invita nella casa sua, povera di arredamenti. La bambina si sente subito al sicuro e compresa, e ascolta la teoria della sua insegnante: la signorina crede che questi poteri siano una conseguenza della troppa intelligenza che in qualche modo deve “venir fuori”. La signorina Dolcemiele racconta a Matilde la sua triste storia e le confida che dopo la sospetta morte del suo ricco padre, fu cresciuta da una zia violenta, che si rivela essere la signorina Spezzindue.
La preside sembra trattenere l'eredità di sua nipote e ha nascosto il testamento del padre di quest’ultima per impossessarsi della proprietà.
Matilde decide così di aiutare la sua maestra organizzando uno scherzo per la direttrice durante la solita lezione settimanale utilizzando i suoi poteri.
Nel 1990, iI teatro Redgrave a Farnham in Inghilterra produsse una versione musical di Matilde adattato da Rony Robinson con musiche di Ken Howard e Alan Blaikley; nel 1996 uscì nelle sale cinematografiche il film Matilda 6 mitica diretto da Danny De Vito, mentre; una seconda versione musical del romanzo, Matilda il Musical, scritto da Dennis Kelly e Tim Minchin e commissionato dalla Royal Shakespeare Company, debuttò a novembre del 2010.
Il 24 novembre 2011 andò in scena al Cambridge Theatre nel West End di Londra e a Broadway l’11 Aprile del 2013 al teatro Shubert. Il musical ha, da allora, fatto vari tour negli Stati Uniti e ha debuttato nel luglio 2015 in Australia.
La versione teatrale è diventata estremamente popolare tra il pubblico, lodata dalla critica, e ha vinto numerosi Olivier Awards nel Regno Unito e Tony Awards negli Stati Uniti. Un critico lo ha definito "il miglior musical britannico dai tempi di Billy Elliot".
L'attrice Kate Winslet ha registrato l’audiolibro in lingua inglese di Matilde.
Nel 2014, l'American Library Association l'ha selezionata per un Odyssey Award per la sua performance.
Il 27 novembre 2018, Netflix ha rivelato di voler adattare Matilde come serie animata, che farà parte di una "serie di eventi animati" insieme ad altri libri di Roald Dahl come il GGG e La Fabbrica di Cioccolato.
Susanna Barsotti nel capitolo 4 del volume Il viaggio al femminile come itinerario di formazione identitaria, ci rinfresca la memoria su quando i protagonisti delle avventure originali, almeno in Italia, erano inizialmente solo di genere maschile.
L’ingresso della bambina nel panorama dei mezzi di comunicazione di massa è relativamente recente (I Miserabili, 1860) e fortemente stereotipato: orfana, vittima delle peggiori privazioni e delle più infelici traversie, incapace di sollevarsi da sola da una sorte di sofferenza e dolore spesso inspiegabili.
Tra l’800 e il ‘900 l’immagine della bambina vittima e passiva tende a lasciare spazio a una figura di eroina “deviante”, come l’Alice della fiaba di Carroll, oppure come le protagoniste del romanzo del 1867 Piccole Donne della Alcott, che offrono a bambine e ragazzine modelli femminili in cui identificarsi. La nascita delle collane “Gli istrici” e “Gaia Junior” nella seconda metà del ‘900 determinò una svolta: le bambine conquistano il loro spazio e diventano sempre più spesso protagoniste dei loro viaggi, autrici determinate e astute del proprio destino.
Per Matilde, una prima parte del viaggio si compie in biblioteca, dove scopre mondi nascosti nelle avventure di carta. Il vero viaggio di formazione lo affronterà a scuola alle prese con la terribile direttrice. Il romanzo presenza molti dei caratteri della fiaba: un’eroina con speciali poteri maltrattata dai genitori, una strega (la direttrice), una fata (la maestra), l'allontanamento della protagonista dalla casa inospitale e la trasformazione finale.
Matilde è una contemporanea eroina fiabesca che con il superamento di alcune prove, salverà i bambini e la maestra-fata dalla direttrice-strega. Il percorso è duplice: c'è quello introspettivo di Matilde alla scoperta della propria forza, e quello della maestra, osteggiata dalla direttrice, alla riconquista della propria stima.
Matilde è quindi un punto di partenza per un viaggio interiore avventuroso, divertente e dolce. Un romanzo senza tempo adatto a tutte le età per (ri)scoprire le proprie forze e non abbattersi nonostante situazioni avverse.
Roald Dahl, Matilda, 1995
Susanna Barsotti, “Bambine in viaggio”, in Simonetta Ulivieri e Roberta Pace, Il Viaggio al femminile come itinerario di formazione identitaria, 2017
About Roald Dahl, www.roalddahl.com (data di ultima consultazione: 15/07/2021)
Roald Dahl, il gigante della narrativa per bambini, Sapere.it (data di ultima consultazione: 12/07/2021)
Roald Dahl, wikipedia.org (data di ultima consultazione: 06/07/2021)
Matilda, www.roalddahl.com (data di ultima consultazione: 08/07/2021)
Matilda, wikipedia.org (data di ultima consultazione: 08/07/2021)
Fonte immagine 1: Matilda by Roald Dahl, abebooks.co.uk (data di ultima consultazione: 06/07/2021)
Fonte immagine 2: Matilda, laura-sylv.blogspot.com (data ultima consultazione 28/09/2021)
Fonte immagine 3: Matilda, girlmuseum.com (data ultima consultazione: 28/09/2021)
Fonte immagine 4: Matilda The Musical, mtishows.com (data di ultima consultazione 28/09/2021)