Le culture e le pratiche del design sono tra i principali responsabili della risposta del sistema produttivo al cambiamento, riconosciuto con il nome di Open Innovation. Queste pratiche si estendono oggi alla trasformazione del Pianeta (Responsible Innovation), all’evoluzione della società (Social Innovation) e del territorio (Riattivazione e Rigenerazione Urbana), alla partecipazione attiva di persone e comunità a progetti di impatto (Participatory Innovation) e di ripensamento dello scopo dell’agire di soggetti e organizzazioni (Purpose Innovation), continuando a modificare, in particolare, il rapporto tra individui e gruppi per il tramite delle merci e dei servizi.
Se si intende la società come un grande laboratorio in cui si producono forme sociali, soluzioni e significati inediti, il design nelle sue diverse espressioni può contribuire alla creazione di sistemi innovativi connessi alle reti di attività locali, stimolando la pianificazione per progetti a scale differenziate e complementari (dalla micro alla macro), creando impatto attraverso iniziative concrete, svolgendo un ruolo di cerniera, investigando la complessa natura sociale delle interrelazioni tra iniziative di governo del territorio, sviluppo di nuovi prodotti/servizi e contenuti e coinvolgimento dei cittadini nella ridefinizione e riqualificazione dei luoghi urbani, e in cui la tecnologia gioca un ruolo rilevante.
Quello che propone ADU è un approccio che spesso non si avvale di strumenti codificati e prefigurati, ma studia e ricerca strumenti personalizzati, generativi e adattivi in grado di supportare le mutazioni spontanee, inaspettate, progressive o improvvise, predeterminate o contingenti legate alla società e ai cittadini.
Si assiste negli ultimi anni ad una evoluzione dei metodi collaborativi attraverso l’intensificarsi del grado di coinvolgimento dei cittadini, così come degli strumenti messi in campo per abilitare/sostenere questi processi. Nella maggior parte dei casi, essi consistono in una combinazione di metodi partecipativi più tradizionali, come i focus group e i workshop, e di metodi nuovi e online, come le piattaforme di cooperazione basate sul web, che sfruttano le opportunità offerte dalla diffusione dei social media. Queste nuove pratiche pongono anche nuove sfide in termini di competenze, approcci metodologici e asset organizzativi necessari per gestire questi processi, che sono passati da semplici momenti di condivisione e consultazione alla creazione di percorsi strutturati di co-progettazione e prototipazione dei servizi.
L’Advanced Design Unit approfondisce i diversi ruoli del design e della tecnologia nei processi trasformativi delle città (come cerniera di mediazione, nelle azioni di agopuntura urbana di attivazione di processi, progettazione dei touch-point di rappresentazione, racconto e condivisione delle informazioni sullo stato del territorio, strumento di anticipazione e costruzione di scenari), attraverso una mappatura di strumentazioni e approcci differenti, applicati direttamente su campo.
Celaschi, F., & Vai, E. (2021). Design Processes in Cultural and Creative Industries’ Oriented Development: A Regional Case. diid – disegno industrial industrial design, 73, 12–23. ISSN: 1594-8528, doi: 10.30682/diid7321a
Vai, E., & Mehmeti, L. (2021). The impact of crisis and diaspora on design culture and events. PAD Journal, 21, 210–234. ISSN: 1972-7887.
Djalali, A., Gianfrate, V., Longo, D., & Vai, E. (2019). An advanced design approach to support urban transformations through multistakeholders collaboration. Strategic Design Research Journal, 12(02). https://doi.org/10.4013/sdrj.2019.122.07
Formia, E., Gianfrate, V., & Vai, E. (2021). Design e mutazioni. Processi per la trasformazione continua della città. Bononia University Press. ISBN: 978-88-6923-761-4.
Antonucci, M., Aragall, F., & Gianfrate, V. (2020).Design for People’s Autonomy. European Journal of Creative Practices in Cities and Landscapes.
Bologna Design Week 2019 trasforma la città in teatro delle meraviglie e sperimenta la creatività dei progettisti in eventi site specific, immersivi, partecipati, riflesso dell’identità di Bologna, città del design.
Creato e organizzato da Enrico Maria Pastorello, General Manager, ed Elena Vai, Creative Director, Bologna Design Week è un evento diffuso in tutta la città attraverso le meraviglie del suo patrimonio creativo ed architettonico: da lunedì 23 a sabato 28 settembre 2019, anteprime, mostre, design talks, workshop, proiezioni e visite guidate hanno cambiato la percezione del centro cittadino e animato teatri, musei, palazzi storici, showroom, location inedite, piazze, chiese sconsacrate e non, gallerie d’arte e case private. Sei giornate e sei notti dedicate alle identità del territorio del buon vivere, alle culture del progetto, alle industrie culturali e creative, e alla loro capacità di creare nuove relazioni tra le persone e i luoghi.
I NUMERI DELL'EVENTO:
60.000 Persone
150 Eventi
30 Design Talk
180 Uscite in rassegna stampa
3 Giorni di preview
15 Wunderkammer
Dopo le prime sperimentazioni in Piazza Scaravilli attraverso Malerbe, Utopia Concreta e Slab, il progetto ROCK lancia un nuovo workshop di co-progettazione e autocostruzione per ideare e sperimentare possibili modalità per prendersi cura delle cinque piazze della zona Universitaria di Bologna: piazza di Porta Ravegnana, piazza Rossini, la terrazza del Teatro Comunale su piazza Verdi, piazza Scaravilli e piazza Puntoni. Nell'ambito del workshop, coordinato dal Dipartimento di Architettura, Fondazione Innovazione Urbana e Fondazione Rusconi, con la partecipazione di Viabizzuno, i partecipanti hanno lavorato alla progettazione di una installazione in concomitanza con la fine di Bologna Estate 2019: un laboratorio per cambiare il nostro sguardo sulla zona universitaria e sperimentare la possibilità di nuovi usi dei suoi luoghi. Il laboratorio si inserisce in nell’ambito del percorso, promosso dal progetto ROCK, volto alla definizione di una strategia condivisa per migliorare l'accessibilità, riscoprire il patrimonio culturale della zona universitaria e per definire azioni e buone pratiche per la sostenibilità ambientale. →rockproject.eu
7 -12 giugno 2021
Un progetto di riqualificazione del centro storico di Forlì – In collaborazione con il Dipartimento di Architettura UNIBO e il Rotary Club di Forlì per lo sviluppo di un progetto per la riqualificazione del centro storico di Forlì in collaborazione con l’Università di Bologna e l’Università di Firenze.
In molti modi diversi, le città europee hanno subito un destino comune: l'aumento compulsivo degli edifici, la finanziarizzazione del mercato immobiliare, l'asservimento dello spazio urbano alle auto e un limitato sviluppo dei servizi sociali e culturali al cittadino. Nonostante la diversità delle singole vicende nazionali, questi sono i tratti distintivi della città contemporanea che hanno lasciato a terra porzioni di territorio in disuso, tessuti urbani incongruenti, ferite aperte nelle strutture storiche e una mancanza di un progetto sistemico per lo sviluppo dei servizi sociali e culturali.
CCI Days 2021 — Creative and Cultural Industries Festival è un evento prodotto dal Centro di Ricerca per l’interazione con le Industrie Culturali e Creative dell’Università di Bologna. La prima edizione si svolge a Bologna al Teatro San Leonardo, dal 27 al 29 settembre 2021. Intendiamo celebrare cultura, creatività e le realtà del settore ICC. L’obiettivo dei CCI Days 2021 è quello di evidenziare quanto ricerca, innovazione, sperimentazione e tecnologie abilitanti possano essere messe al servizio di enti e imprese, creare nuovi prodotti e servizi, abilitare cross-over in diversi settori produttivi e generare nuove economie. I CCI Days 2021 sono l’occasione per narrare attraverso workshop, incontri, video e performance i prodotti, i servizi e le interazioni attivate nella prima fase di start up di Centro CRICC. Le connessioni con le reti regionali, nazionali ed internazionali, grazie ai dialoghi con i curatori e i responsabili di centri per l’innovazione e la creatività, consentono di approfondire il valore dell’interazione con altri ecosistemi europei al fine di moltiplicare gli impatti e gli effetti di queste relazioni. →adu.unibo.it/osservatorioicc/cci-days-2021-new/
Ascari M., Gianfrate V., Mehmeti L. (2021) Towards design and creativity in the European work programmes. In «diid – disegno industrial industrial design», No. 73. ISSN: 1594-8528.