BOLOGNA BUSINESS SCHOOL | CENTRE FOR SUSTAINABILITY AND CLIMATE CHANGE
ENERGY TRANSITION
OBSERVATORY ON SUSTAINABLE DEVELOPMENT
REPORT 4: ENERGY TRANSITION
Tra i 69 KPI che compongono l'osservatorio, le seguenti sette metriche significative rappresentano l'adozione di pratiche orientate alla transizione energetica nel contesto industriale italiano:
Queste pratiche riguardano l'approvvigionamento energetico, da pannelli solari, turbine eoliche, impianti di cogenerazione o mulini ad acqua, la promozione dell'efficienza energetica negli edifici, mediante l'installazione di cappotti termici o tetti verdi sugli edifici e, infine, la certificazione del sistema di gestione dell'energia.
I risultati suggeriscono che, nel complesso, questo gruppo di pratiche è sviluppato da una minoranza delle aziende all'interno del campione. In termini di distribuzione geografica, possiamo osservare che l'adozione di tali pratiche varia tra le regioni italiane e presenta una distribuzione abbastanza disomogenea e inaspettata. Infatti, considerando la popolazione complessiva delle imprese campionate, il Friuli Venezia-Giulia risulta il campione della transizione energetica tra le regioni, mentre altre regioni settentrionali e ben industrializzate sono molto indietro.
Andando più nel dettaglio ed esaminando, ad esempio, la distribuzione delle aziende che realizzano pannelli solari, vediamo che le regioni TOP 5 sono Campania, Friuli Venezia-Giulia, Basilicata, Molise e Marche. Questa pratica è oggi largamente supportata da piani di incentivazione, come il Piano Transizione 4.0, il credito d'imposta per le imprese meridionali e, più recentemente, il super bonus 110% per le imprese.
Considerando la prospettiva futura, le regioni in cui le organizzazioni hanno mostrato un maggiore interesse ad attuare tali pratiche nel prossimo futuro sono Friuli-Venezia Giulia, Valle D'Aosta, Molise, Marche e Toscana, rispettivamente dal 44% all'11%.