La vertigine dell’archivio. Arte, collezionismo, poetiche

Il convegno internazionale intende proporre una riflessione sullo spazio fisico e mentale dell'archivio e sul suo impatto tanto in ambito collezionistico quanto in campo più propriamente tematico.

  • Data:

    05 GIUGNO
    -
    07 GIUGNO 2019
     
  • Luogo: Aula Magna di Santa Cristina (P.tta Giorgio Morandi 2)

  • Tipo: Convegni

Fin dai tempi dell’Umanesimo, lo spazio fisico e mentale dell’archivio si è configurato anche come luogo di riflessione culturale funzionale allo sviluppo delle arti e alla gestione delle pratiche del collezionismo. Per il ruolo che occupano negli studi sulle arti all’interno della storia moderna e contemporanea gli archivi pubblici e privati, per esempio di lignaggi aristocratici e degli ordini religiosi o di istituzioni culturali, hanno sollecitato ricerche su molti e diversi casi specifici, ma anche sull’evoluzione dei metodi funzionali alla loro analisi. La ricerca internazionale, ormai interessata alla più diversa complessità delle fonti, ha così offerto alla dimensione archivistica un ruolo di primo piano rispetto agli studi attribuzionistici, ma anche a quelli di sociologia delle arti.

Nel suo funzionamento simbolico, collegato all’esercizio di una Memoria individuale o collettiva, la dimensione dell’archivio ha sollecitato anche molti artisti e scrittori inserendosi nelle poetiche creative della contemporaneità. Per l’eterogeneità dei materiali che lo compongono, fonti scritte ma anche grafiche o fotografiche ed ora digitali, l’archivio costituisce uno spazio interdisciplinare, inoltre il tema proposto è ampiamente diacronico e per il tessuto di relazioni che la natura stessa dell’archivio generalmente presuppone aperto alla dimensione della circolazione internazionale delle opere e delle idee.

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Since the age of Humanism, the physical and mental space of the archive has represented a place for cultural reflection aimed to the evolution of the arts and to the management of collecting practices. Public and private archives (e.g. those owned by aristocratic lineages, religious orders or cultural institutions), also thanks to the unique role they play in the field of modern and contemporary arts, have pushed the research on several specific issues, and also on the evolution of the methodologies used by the historical analysis. The international research, currently focused on the diversity and complexity of the sources, has attributed a key role to the archival dimension compared to the attributional studies, as well to the sociology of arts.

In its symbolic goal, which is connected to the exercise of an individual and collective memory, historic archives have inspired several artists and writers, hence becoming a new form of creative poetic of the contemporary world. The archive itself, being composed of heterogeneous materials, i.e. written sources but also graphic or photographic and now digital artifacts, is a truly interdisciplinary space. Moreover the proposed theme is widely diachronic and constitutes a rich environment open to novel works and ideas, thanks to the web of relations which are the peculiarities of the archive, and their main value.

Contatti

Direzione scientifica

Sandra Costa, Gino Ruozzi

Comitato Scientifico

Sonia Cavicchioli, Claudio Marra, Anna Rosellini, Dominique Poulot

Referenti Unibo per il Consorzio italo-francese Fonte Gaia

Gino Ruozzi (FICLIT) Daniele Benati, Lucia Corrain, Sandra Costa (DAR)

Segreteria organizzativa

Lara De Lena, Irene Di Pietro, Michela Tessari

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