Dialogo tra scienza e società nei tempi del rischio
In tempi attraversati da crisi ambientali, sanitarie e sociali, parlare di rischio è inevitabile — ma non semplice. La quinta edizione di ONSCI (eccezionalmente un po’ meno estiva del solito) propone un percorso intensivo di formazione e confronto sul ruolo del dialogo tra scienza e società nei contesti di incertezza e vulnerabilità.
Il percorso formativo della scuola, multidisciplinare e trasversale, sarà articolato in una parte teorica (circa 10 ore di lezioni frontali) e una di laboratorio, affiancate da testimonianze di addetti ai lavori e spettacoli serali.
Ogni giorno si terrà una una lezione introduttiva, a cui seguirà un intervento di "approfondimento".
Il laboratorio pone le basi - teoriche e pratiche - per una comunicazione emozionale di argomenti difficili da spiegare, perché tutto si può raccontare, basta sapere come. Lo fa attraverso una serie di esercizi teatrali in cui i partecipanti e le partecipanti si metteranno in gioco costruendo storie di scienza e di vita che poi racconteranno ai colleghi.
Attraverso una serie di momenti di revisione, guidati dai conduttori del laboratorio, i partecipanti e le partecipanti avranno modo di affinare le loro narrazioni fino ad ottenere storie impattanti e coinvolgenti.
L’idea che sta alla base del percorso è che la narrazione e lo storytelling sono strumenti eccezionali per raggiungere pubblici vari e spesso ostici, per condividere idee ed esperienze personali e, più generalmente, per trovare canali di comunicazione che si allontanino da quelli della lezione frontale (modello del deficit) a cui siamo spesso abituati.
Il laboratorio ONSCI 2026 farà anche uso dell’Intelligenza Artificiale, per allargare gli orizzonti esplorando nuove opportunità che questa tecnologia ci offre e per aiutarci ad affrontare le grandi domande della comunicazione: perché comunico? A chi mi rivolgo? Cosa voglio comunicare? Cosa voglio ottenere dal mio pubblico? Come posso riuscirci?
Le risposte sono multiple e variegate, ma due componenti non devono mai mancare: il divertimento e, soprattutto, l'emozione. Solo attraverso l'emozione si potrà stabilire un rapporto di fiducia con il pubblico per un'esperienza di comunicazione efficace e coinvolgente.
«Il rischio è la misura della nostra incertezza; ma anche lo spazio dove possiamo scegliere di agire, immaginare e costruire nuove possibilità.»
In un panorama globale segnato da profonde incertezze e sfide alle fondamenta del nostro ecosistema sia a livello sociale che ambientale, la parola rischio accompagna ogni conversazione sulla scienza e sul futuro. Ma come possiamo parlarne senza cadere nella paralisi o nella paura? E, soprattutto, come possiamo recuperare la capacità di immaginare futuri diversi, più equi e sostenibili?
Il Laboratorio 2 dell’Officina di Narrazione della Scienza 2026 nasce come uno spazio di esplorazione e riflessione collettiva su questi interrogativi. Attraverso un percorso fra scienza e narrazione, invita i partecipanti a esplorare nuovi modi di immaginare e raccontare l’incertezza, trasformandola da minaccia a spazio di possibilità. Il laboratorio propone un percorso immersivo per riflettere su come la narrazione possa restituire senso e direzione al dialogo tra scienza e società.
I/le partecipanti, guidati da esperti di didattica della fisica e di critica letteraria, saranno coinvolti in esercizi di futures thinking, attività di narrazione collaborativa e momenti di riflessione interdisciplinare. Le diverse dimensioni della crisi climatica – ambientale, sociale, politica, economica e istituzionale – diventeranno materia viva per creare storie che uniscono dati, analisi e visioni del possibile.
Il laboratorio offrirà un’occasione per sperimentare nuovi linguaggi e prospettive, capaci di dare voce alla complessità del cambiamento climatico e di restituire alla comunicazione della scienza la sua forza più autentica: aiutare le persone a immaginare insieme il futuro.
Il laboratorio è aperto a un massimo di 30 partecipanti.
La settimana si concluderà con una restituzione collettiva e partecipata delle esperienze e dei materiali emersi durante i laboratori, a cura della dott.ssa Monica Murano.
Non mancherà, come ogni anno, un momento serale dedicato allo spettacolo, pensato per esplorare in forma artistica e coinvolgente i temi cari a ONSCI.
La scuola è aperta a docenti di ogni ordine e grado, a studenti e studentesse universitari/e (triennale, magistrale, dottorato) di materie scientifiche e non, a professionisti e professioniste della comunicazione e della divulgazione e a tutte le persone che, a qualunque titolo, sono interessate al dialogo tra cittadinanza e scienza.