L’obiettivo generale di IFASA consiste nel verificare una gestione innovativa dell’interfilare della coltura di pero attraverso l’inerbimento per ridurre il numero di trattamenti fungini e di fertilizzazione per preservare acqua e suolo e mantenere alta la sostenibilità economica.
La gestione moderna dell’interfilare prevede una minima alterazione della composizione, struttura e biodiversità del terreno per ridurre la degradazione, erosione e compattamento. Il raggiungimento di questi obiettivi prevede un inerbimento costante dell’interfilare che però può esercitare nei confronti del frutteto una competizione idrica-nutrizionale ed essere fonte di patologie. Nello specifico la presenza di determinate specie di graminacee e residui in decomposizione favorisce lo sviluppo di spore di maculatura bruna (Stemphylium vesicarium), principale avversità del pero nell’area mediterranea, con conseguente necessità di numerosi trattamenti anticrittogamici.
L’inerbimento dell’interfilare con trifoglio ladino (Trifolium repens L.) creerebbe un luogo sfavorevole allo sviluppo del fungo oltre a favorire l’apporto di azoto. La pratica dell’inerbimento e la riduzione dell’uso di fitofarmaci rientrano nella strategia della nuova PAC 2023-27 attraverso l’eco-schema 2 e sono considerate pratiche che contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
Estratto da www.acieloaperto.com