Editoriale

1. Condivisione di un progetto

Condivisione dei saggi a livello globale, circolazione del sapere al di fuori degli ambiti tradizionali accademici, infinite potenzialità di ricerca su scala mondiale, disseminazione del sapere filologico e scientifico su piattaforme comunitarie ma soprattutto una accelerazione straordinaria della comunicazione tra studiose e studiosi che possono moltiplicare le citazioni, secondo una intertestualità potenziale, estesa e potenzialmente infinita: oggi ci siamo resi conto della svolta che negli ultimi anni si è operata nella nostra vita, nelle nostre attività di ricerca e nella nostra didattica.

Dal Duemila Griseldaonline è il frutto di questo continuo processo di trasformazione, offrendo una piattaforma dinamica e complessa, in cui hanno trovato posto saggi di critica e di interpretazione letteraria, dedicati alla letteratura italiana, alla letteratura latina, alla letteratura comparata, alla teoria della letteratura e alla scrittura creativa.

L’obiettivo editoriale e scientifico è stato individuato fin da subito grazie alla collaborazione tra docenti dell’università e della scuola che hanno cercato di trovare il modo di far interagire la ricerca letteraria con la creatività e la formazione. Ed era un obiettivo semplice, che ha trovato nel web il motore ideale: e cioè, comunicare la ricerca umanistica letteraria, e specificatamente della letteratura italiana, al più alto numero di lettori possibile con una chiave di lettura contemporanea. In questi ultimi venti anni abbiamo raccolto centinaia di saggi, abbiamo proposto percorsi didattici, abbiamo raccolto interviste, pubblicato racconti e poesie: un patrimonio formidabile che è frutto della competenza e della fantasia di tutti coloro che hanno voluto condividere con noi un pezzo di strada nella sperimentazione delle nuove tecnologie digitali.

 

2. Un ipertesto umanistico dal 2000 al 2018

«Griseldaonline» è un ipertesto che alla sua fondazione aveva una architettura di base molto semplice che nella prima fase di progettazione editoriale ha avuto origine dalla enucleazione dei settori di primo livello che all’inizio erano tre: percorsi tematici, formazione e didattica e informatica umanistica. Questo è stato il primo elemento costitutivo del progetto ipertestuale editoriale, che ha avuto origine da una iniziale convergenza tra le nuove tecniche informatiche e la tradizionale teoria letteraria. Tuttavia, molto presto, Griseldaonline ha cominciato a cambiare: l’azione interpretativa degli autori di questo ipertesto doveva tenere conto della specificità della organizzazione a rizoma, che di fatto è germogliata spontaneamente dai primi innesti, seguendo in modo naturale una struttura a rete.

Fino al numero 18 (2018) il sito aveva otto sezioni parallele: Temi (sezione di saggistica tematica), Il punto critico (sezione di critica letteraria), Sonde (sezione di dibattiti e interviste), Didattica (sezione creata dal Adi Scuola e dedicata alla scuola secondaria), una sezione di Informatica umanistica, Letterature del mondo oggi (manuale di letteratura contemporanea del mondo), Letteratura italiana (manuale di letteratura italiana), Ossigeno nascente (un atlante dei poeti contemporanei).

Dopo venti anni siamo di fronte ad una nuova svolta: riconfigurare il nostro sapere scientifico in modo da seguire le trasformazioni e le richieste delle nostre lettrici e dei nostri lettori.

Il 2019 è l’anno del nuovo inizio: un nuovo sito, strutturato con le nuove sezioni e con un nuovo archivio e una nuova rivista.

Il sito oltre ad ospitare le sezioni Didattica, Punto critico, Letterature e il contenitore dedicato alle scritture di e su Gianni Celati, si arricchisce di una sezione che raccoglierà scritture creative e interviste (Griselda Creative Commons); ‘Griselda - la rivista’ pubblicherà in fascia A saggi scientifici dedicati al tema dell’anno, articoli metodologici, critici e filologici svincolati dal tema.  Per chi vorrà vedere la trasformazione grafica e l’antica architettura del sito abbiamo predisposto una sezione speciale (‘chi eravamo’) che si accompagna alla sezione ‘chi siamo’, oggi.

 

3. Le frontiere dell’umanesimo digitale

Alessandro Baricco (The game, 2018) ha scritto che una certa mutazione mentale si è procurata gli strumenti adatti al suo modo di stare al mondo e lo ha fatto molto velocemente. Per capire gli effetti della rivoluzione del sapere negli ultimi venti anni bisogna prendere atto che la rivoluzione mentale ha innescato la rivoluzione tecnologica e non viceversa.

L’umanesimo digitale è stato un motore fondamentale di questa trasformazione che, oggi, ci appare così scientifica e tecnologica ma che è, prima di tutto, umana.

Per questo occorre chiarire, ancora oggi, il titolo, che prende ispirazione da un personaggio femminile controverso e affascinante: Griselda è l’ultimo personaggio protagonista del Decameron (X, 10) ed è una giovane pecoraia, vittima per lunghi anni delle angherie di un sadico marchese, che la vuole sposa e sottomessa. Il suo comportamento, paziente ma enigmatico, le assicura la promozione sociale dopo anni di vessazioni.

Griselda, per alcuni interpreti, è il simbolo di virtù, per altri di colpevole passività, che mal si adatta alle altre figure femminili di Boccaccio: in generale su questo personaggio femminile grava il conflitto delle interpretazioni, che, almeno in questo caso, è destinata a restare irrisolto: è la vera storia di un marchese folle o è la favola irreale di una donna di eccezionale virtù? Boccaccio ha concluso il Decameron con il racconto edificante di una donna di umili origini che resiste alla violenza del potere maschile oppure con un caso di sadismo senza precedenti? Insomma: vince il bene o il male? Griselda rappresenta da sempre un esempio di ‘resilienza’ che sfida l’interprete e sollecita sempre nuovi approfondimenti, ricerche e confronti tra verità contraddittorie e nuove domande. Insomma, una condizione che è parsa molto simile alla sfida quotidiana del critico navigante della galassia web. In questa veste multicolore e molteplice Griseldoanline è uno dei primi siti di critica letteraria ad aver sperimentato, in dialogo con esperienze analoghe di altri importanti centri di ricerca internazionali, le straordinarie potenzialità di disseminazione della conoscenza e del sapere del word wild web.

Già dal Duemila era evidente che l’universo web avrebbe consentito a tutti di raggiungere tutti, in una sorta di globalizzazione della ricerca ed a seconda ovviamente dei diversi ambiti e delle diverse competenze. Si trattava di una condizione nuova, creata anche dalle difficoltà, sempre crescenti, del mondo editoriale cartaceo.

La comunicazione web, insomma, ha dato la possibilità a noi umanisti di aprire una finestra sul web dalla quale è possibile guardare in modo nuovo al nostro patrimonio culturale tradizionale. Dagli straordinari orizzonti delle nostre biblioteche alla comunicazione globale con tutte le biblioteche del mondo l’avventura del sapere umanistico è stata eccezionale e vitalissima.

 

4. Riconfigurazione umanistica del sapere

Griseldaonline, dunque, è multigenetica e multiforme: contiene diverse nature (saggi, manuali, percorsi didattici) e, quindi, insegue differenti finalità comunicative. L’imprevedibilità del lettore viene accolta e gestita da un sito che offre prodotti editoriali differenti e che ospita saggi utili ad una ricerca avanzata e specialistica, approfondimenti didattici e metodologici ed esercizi di scrittura e di riflessione poetica e letteraria. La storia dell’evoluzione dell’ipertesto di tipo umanistico si spiega attraverso le categorie critiche elaborate tra gli anni Sessanta e Settanta (formalismo, strutturalismo, semiotica) con tutte le innovazioni nel campo degli studi letterari dell’intertestualità: pietre miliari che conferiscono spessore epistemologico alla teoria dell’ipertesto digitale e multimediale.

È possibile riconoscere una continuità tra la critica letteraria del Novecento e gli strumenti critici usati dagli studiosi dei nuovi media del Duemila, i quali, peraltro, danno ormai per acquisita questa genesi letteraria dell’ipermedialità, di cui Landow ha richiamato gli snodi più importanti da Benjamin a Kristeva, da Barthes a Borges. Ma il punto di partenza di questa modificazione della struttura comunicativa dell’ipertesto risiede nella struttura del rizoma, che Deleuze e Guattari spiegano in opposizione alla tradizionale struttura di pensiero gerarchica e genealogica ad albero.

A differenza dell’albero, composto di rami e di radici, il rizoma è un vegetale che si sviluppa orizzontalmente, producendo una molteplicità di steli. Un rizoma connette un punto qualunque con un altro punto qualunque, formando una struttura a rete potenzialmente infinita. Secondo Deleuze e Guattari il rizoma è antigenealogia, è antimemoria e procede per linee di fuga e per variazione, espansione, conquista, cattura e iniezione (G. Deleuze, F. Guattari, Millepiani. Capitalismo e schizofrenia, Castelvecchi, Firenze 1997). Derrida dal canto suo non esitava a decretare la fine della scrittura lineare e la fine del libro, intese come antiche forme di organizzazione del pensiero destinate ad essere manipolate dalle trasformazioni del pensiero occidentale. La letteratura e gli strumenti della critica letteraria hanno dimostrato di essere la vera avanguardia del pensiero scientifico, al quale hanno offerto argini e approdi, che possono dare un senso alla direzione intrapresa dai naviganti-web.

Oggi gli strumenti critici umanistici sono la bussola più sicura per chi si avventura nell’immensità degli ipertesti della rete. Griseldaonline è un sito che propone di usare questi strumenti, attraverso la condivisione di letture e di riflessioni critiche sulla realtà antica e contemporanea, nate dalla ricerca anche specialistica dei testi letterari. Il tentativo di riconfigurazione umanistica del sapere digitale risiede nel cercare un nuovo modo di comunicare con le giovani generazioni il proprio sapere, di essere fecondi nello stabilire relazioni, passaggi, link tra i saperi e il mondo.

Dedichiamo questo nostro nuovo inizio a tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutato a navigare con coraggio la molteplicità del web, a rovistare nella misteriosa e infinita memoria letteraria e a riutilizzare i frammenti sparsi della nostra esistenza per riconfigurare il nostro nuovo assetto sapienziale nel mondo.