L’EPM – EQUIPE PROPHECIES DE MERLIN – si occupa di indagare la tradizione, il profilo storico-letterario, le fonti e le modalità di ricezione del romanzo medievale in prosa francese Prophecies de Merlin e più in generale la tradizione profetica merliniana medievale, romanzesca e non solo. Composte in Italia settentrionale nel Duecento, le Prophecies de Merlin sono un romanzo dialogico in prosa che intreccia le fittizie profezie di Merlino con episodi della materia arturiana: l’opera si caratterizza per l’ibridismo della sua forma, a metà fra la raccolta di vaticini a sfondo politico-dottrinale e il romanzo in prosa, di cui costituisce dunque un esempio unico ed originale. Il racconto, sebbene legato a vicende e personaggi del Lancelot-Graal, del Guiron le Courtois e del Tristan en prose, illumina episodi non esplorati dagli altri romanzi arturiani, concentrandosi sulla figura di Merlino, protettore di Artù e del suo regno, della Tavola Rotonda e dei suoi cavalieri, ma soprattutto profeta onnisciente, in grado di prevedere i tempi futuri fino al giorno del Giudizio.
L’EPM, a partire dall’analisi della tradizione, delle forme , dello stile, della lingua, delle fonti e della fortuna delle Prophecies de Merlin intende studiare le modalità con cui le profezie merliniane vengono inserite nella costruzione dei romanzi arturiani, sondarne i meccanismi narrativi e stilistici e proporne una collocazione entro il più ampio panorama delle tradizioni profetiche che fiorirono nel corso del Duecento e del Trecento europei.
L’EPM si è costituita in quanto gruppo di ricerca nel 2017 presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna con la partecipazione del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università degli Studi di Parma, il Romanisches Seminar dell’Universität Zürich, cui si sono aggregati nel 2019 il Dipartimento di Studi europei, americani e inter-culturali della Sapienza – Università di Roma e il Centre de recherche Ecritures dell’Université de Lorraine.