Testi

  • Prophecies de Merlin

«Prophecies de Merlin»

(Propheties de Merlin, Prophesies de Merlin, Profecies de Merlin, Prophecies Merlin, Prophéties de Merlin, Prophésies de Merlin)

Romanzo in prosa francese di autore anonimo (pseudo-Riccardo di Irlanda), composto in Italia settentrionale tra la metà del XIII secolo e la fine degli anni Settanta del medesimo secolo; due versioni (versione lunga, versione breve).

Il romanzo appartiene al ciclo bretone ed è incentrato su una versione della vicenda di Merlino alternativa a quella della Vulgate del Lancelot-Graal, cui si aggregano brani romanzeschi originali ed allusioni ad episodi tratti dal Lancelot en prose, dal Tristan en prose e dal Ciclo di Guiron le Courtois. Il testo è il risultato del montaggio del materiale romanzesco con un corpus di profezie, in larga parte originali, pronunciate da Merlino o registrate dai suoi scribi, di carattere politico, morale, didattico ed escatologico.

  • TESTI LATINI

Goffredo di Monmouth, «Prophetiae Merlini»

(Prophetia Merlini, Libellus Merlini)

Raccolta di profezie in prosa latina redatta da Goffredo di Monmouth (fine s. XI-1155 ca.) non oltre il 1136; pur con tradizione testuale indipendente, inserite dall’autore entro il Libro VII dell’Historia regum Britanniae (inserimenti autoriali anche nella Chronica Majora di Matthew Paris e nella Chronique di Pierre de Langtoft).

La raccolta di profezie descrive, in un linguaggio oscuro e altamente allusivo, fatti e vicende della storia delle isole britanniche dall’origine mitica fino alla contemporaneità dell’autore, per spingersi dunque alla preconizzazione del futuro, fondando lo stile e le caratteristiche del genere profetico merliniano (contraddistinto ad esempio dal cosiddetto 'stile galfridiano' per cui referenti politici specifici vengono designati nel linguaggio profetico tramite l’identificazione con animali). Le profezie, inserite dallo stesso Goffredo di Monmouth entro la più ampia narrazione storiografica dell’Historia regum Britanniae (all’altezza del regno di Vortigern, di cui Merlino interpreta le visioni), segnano anche la convergenza fra la dimensione profetica di Merlino e le vicende del mondo arturiano.

Goffredo di Monmouth, «Vita Merlini»

Poema in esametri latini, composto da Goffredo di Monmouth attorno al 1150 e dedicato a Robert, vescovo di Lincoln dal 1148; tradizione indipendente dall’Historia regum Britanniae.

Il poema narra la storia di Merlino: dopo una guerra contro gli Scozzesi, sconvolto dal dolore per la caduta dei suoi guerrieri, Merlino fugge nei boschi in preda alla pazzia. Una volta rinsavito grazie all’intervento di sua sorella, Merlino pronuncia profezie: alcune riguardano persone che incontra nel corso del racconto, altre concernono il futuro della Britannia, l’avvento dei Normanni e la monarchia plantageneta. Il poema fonde aspetti del folklore celtico con elementi della cultura classica e della storiografia, geografia e cosmologia medievali; ebbe fortuna assai più limitata rispetto alla Historia regum Britanniae.

Stefano di Rouen, «Draco Normannicus»

Poema storico in distici elegiaci scritto dal monaco benedettino normanno Stefano di Rouen (morto nel 1170 ca.) per conto di Enrico II Plantageneto re d’Inghilterra (1133-1189): testimone unico (Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ott. lat. 3081, cc. 106r-155v).

Il poema racconta in forma di cronaca poetica la storia dei Normanni, dal loro arrivo nella Neustria, al loro insediamento in Normandia, fino alla conquista dell’Inghilterra e all’insediamento della dinastia plantageneta; vengono ricordati i funerali dell’imperatrice Matilde (1102-1167) del 1167 e gli scontri bellici tra Enrico II Plantageneto (1133-1189) e Luigi VII re di Francia (1120-11800. Per la sezione arturiana Stefano dà prova di conoscere l’Historia regum Britanniae di Goffredo di Monmouth e il Brut di Wace; il poema recensisce un numero considerevole di profezie di Merlino.

Giraud de Barri, «Itinerarium Cambriae»

(Itinerarium Kambriae, Itinerarium Kambrie)

Resoconto odeporico in prosa latina realizzato dallo storico cambro-normanno Giraud de Barri (ca. 1146-ca. 1223), arcidiacono di Brecon nel Galles, in occasione di un viaggio per la predicazione della Terza Crociata al seguito di Baldovino di Exeter, arcivescovo di Canterbury (ca. 1125-1190), tra il 1188 e il 1191.

Il resoconto fornisce una descrizione del Galles dal punto di vista geografico e culturale; Girard de Barri vi introduce una distinzione fra due personaggi dai quali discenderebbero due diverse tradizioni profetiche: da un lato un Merlino Ambrosio, concepito da un demone incubo e vissuto al tempo di re Vortigern, dall’altro un Merlino Silvestre o Merlino Celidonio; del primo Goffredo di Monmouth avrebbe descritto la vita e trascritto le profezie nelle Prophetiae Merlini e nell’Historia regum Britanniae, dell’altro avrebbe parlato nella sua Vita Merlini. Giraud de Barri afferma di aver avuto modo di leggere ed ascoltare le profezie di entrambi e ne dà conto nella sua opera.

Matthew Paris, «Chronica Majora»

(compendio: Historia Anglorum; enucleazione: Liber Additamentorum)

Cronaca storica universale in prosa latina composta dal monaco benedettino inglese Matthew Paris (ca. 1200-1259), abate di St. Albans nell’Hertfordshire; sono conservati tre volumi autografi (Cambridge, Corpus Christi College, Parker Library, MS 26 e MS 16; London, British Library, Royal MS 14 C VII).

La cronaca illustra la storia universale dalla Creazione fino all’epoca di Matthew, fornendo una delle più ricche descrizioni degli eventi della storia europea, dalla penisola scandinava alla Sicilia, dalla Spagna all’Ungheria, del XII e del XIII secolo. La Chronica, oltre a trascrivere le Prophetiae Merlini di Goffredo di Monmouth, trasmette un buon numero di predizioni merliniane che riguardano gli eventi politici del tempo del suo autore.

  • TESTI ROMANZI

«Prophéties de Merlin en alexandrins»

Traduzione anglonormanna in dodecasillabi delle Prophetiae Merlini di Goffredo di Monmouth, databile alla seconda metà del XII secolo.

La traduzione fu probabilmente concepita contestualmente alla versione in dodecasillabi dell’Historia regum Britanniae di Goffredo di Monmouth sopravvissuta nel ms. London, British Library, Additional 1605/1, comunemente nota come Harley Brut o Geste des Bretuns en alexandrins; la traduzione fu poi interpolata a testimoni del Brut di Wace.

«Prophéties de Merlin en décasyllabes»

Traduzione anglonormmanna in decasillabi delle Prophetiae Merlini di Goffredo di Monmouth, attribuita ad un certo Helyas o Helis, databile alla seconda metà del XII secolo; interpolata ad alcuni testimoni del Brut di Robert Wace (ca. 1115-1183).

La traduzione delle profezie merliniane latine di Goffredo di Monmouth sono interpolate nella copia del Brut nel punto in cui Wace dichiara di astenersi dal tradurle in francese.

«Prophéties de Merlin en octosyllabes»

Traduzione anglonormmanna in ottosillabi delle Prophetiae Merlini di Goffredo di Monmouth, databile all’inizio del XIV secolo.

La traduzione delle profezie merliniane latine di Goffredo di Monmouth è trasmessa da testimoni frammentari del Brut di Wace.

Paolino Pieri, «Storia di Merlino»

Volgarizzamento fiorentino di sezioni del Merlin en prose e delle Prophecies de Merlin montate secondo un criterio narrativo originale dallo storico fiorentino Paolino Pieri (morto dopo il 1340), databile all’incirca al primo quarto del XIV secolo.

Il volgarizzamento descrive una versione del tutto particolare della biografia di Merlino, realizzata tramite l’assemblaggio di sezioni del Merlin en prose e delle Prophecies de Merlin non altrimenti attestato.

«Historia di Merlino»

Volgarizzamento veneto del Merlin en prose e delle Prophecies de Merlin; databile alla fine del XIV secolo o all’inizio del XV secolo è stampato precocemente (1480) a Venezia per i tipi di Luca Ventiano; due redazioni.

Il volgarizzamento accosta Merlin en prose e Prophecies de Merlin, non senza aggiungere materiale originale, al fine di assemblare un racconto completo della vita di Merlino.

  • TESTI GERMANICI

«Merlínússpá»

Traduzione antico norreno-islandese in versi allitterativi delle Prophetiae Merlini di Goffredo di Monmouth, attribuita al poeta islandese Gunnlaugr Leiffson, monaco di Þingeyar in Islanda; databile all’inizio del XIII secolo; trasmessa dal cosiddetto Hauksbók, uno dei più antichi manoscritti conservati della letteratura scandinava (Reykjavík, Stofnun Árna Magnússonar í íslenskum fræðum, AM 544 4to, cc. 49r-53r).

La traduzione, l’unica di un testo in prosa straniero in antico norreno-islandese e la più antica testimonianza della diffusione della letteratura arturiana in Scandinavia, è interpolata alla copia della redazione breve del Breta sögur, un adattamento in antico norreno-islandese dell’Historia regum Britanniae.