Riflessioni da studentessa di Caterina Pizzata
Pubblicato il 13 giugno 2023 | 17giugno
Da sempre, come tanti del resto, ho un’attrazione particolare verso alcune forme artistiche. Quando ero bambina sognavo di diventare una cantante, scrivevo libretti da mettere in scena ecc ecc; tutto ciò avveniva in maniera del tutto spontanea e inconsapevole. Crescendo ho iniziato per puro caso a studiare il pianoforte, a frequentare lezioni di canto; poi arriva il Musical. Questo mi ha suggerito l’intuizione di uno scenario immenso: ho iniziato a ricercare il teatro.
Nel corso dei miei studi ho maturato alcune idee e il contatto con il pensiero di Spinoza ha in qualche modo dato forma e rinforzato le mie attuali convinzioni: l’arte agisce su di noi molto di più di quanto si pensi.
La possibilità di partecipare al progetto Dida-Teatro rappresenta per me una grande opportunità, una porta d’accesso verso nuovi orizzonti a me estranei.
Nomi come quelli di Eugenio Barba sono da sempre molto familiari; tuttavia ho sempre considerato certe realtà irraggiungibili. Invece tutto ciò si sta realizzando: Sabato 17 Giugno si terrà il secondo incontro con il regista e Julia Varley. Più nello specifico, sarà il primo incontro in cui ci troveremo coinvolti attivamente e su diversi livelli: all’interno del programma, infatti, una parte importante della giornata sarà dedicata al training teatrale.
Personalità come le loro potrebbero essere illuminanti per chi si pone delle domande, il loro modo di concepire il teatro non è relegato a mero atto performativo: il teatro è qui inteso in un’accezione più ampia, più profonda e, oserei dire, primordiale, autentica.
Dunque non so bene cosa aspettarmi, voglio tentare di non veicolare la mia ricerca. Porto però con me un sentire, cioè il fatto che il teatro possa davvero plasmare e a livello profondo le masse, le società, il singolo; potrebbe essere questa essere una consapevolezza da cui partire?
Mi aspetto di cogliere qualcosa di importante, qualcosa che è possibile cogliere solo attraverso la libera e sinergica espressione di corpo e mente; a questo il teatro si presta fin troppo bene, d’altronde come dice Eugenio, «In teatro, come ogni disciplina artistica, esiste una sola regola: non devono esistere regole».
Caterina Pizzata