Lista insegnamenti del Corso
La cultura ricopre una funzione sociale fondamentale nei processi di rivitalizzazione e costruzione delle comunità. La promozione e lo sviluppo delle capacità culturali dei pubblici e della dimensione culturale della cittadinanza sono potenti dispositivi di innesco di processi partecipativi dal basso e di democratizzazione, alla base dell'azione di incentivazione dell'impegno civico e della responsabilità sociale condivisa. Il corso, che si inserisce come fase preliminare nel nuovo corso di alta formazione per innovatori culturali, vuole fornire una panoramica sui concetti, sulle metodologie e sulle pratiche di innovazione culturale, di costruzione di valore sociale per un welfare culturale di comunità.
Il corso esamina alcune forme di habitat collettivo presentate alla Biennale di Architettura del 2021, curata da Hashim Sarkis, e intitolata How will we live together?
In particolare vengono analizzatti progetti che riguardano la possibilità di immaginare spazi che:
- consentono agli esseri umani e alle altre specie di connettersi;
- siano in grado di includere equamente diverse comunità;
- possiedano una dimensione territoriale tale da definire nuove geografie di associazione che infrangano i confini politici;
- permettano di eliminare le segregazioni di genere;
- promuovano una revisione critica dei rapporti idividuo/collettività e proprietà privata/bene comune;
- abbiano caratteristiche tali da reagire a eventi catastrofici e cambiamenti climatici.
Nel panorama contemporaneo la costruzione di comunità appare per molti versi come l’altra faccia della produzione mediale. Da un lato è la stessa industria culturale a produrre comunità, come dimostrano ad esempio gli studi sui fan. Dall’altro sono le comunità a creare prodotti mediali, si pensi al media attivismo. Il corso intende fornire strumenti di analisi relativi a questi fenomeni, non trascurando le possibilità di intervento attivo in tale contesto.
Le lezioni metteranno in luce i processi che si attivano nel teatro e nella danza di comunità, focalizzandosi sulle forme di produzione partecipativa e di urbanizzazione dell’arte che hanno rappresentano matrici di relazione socioculturale e di sviluppo economico, oltreché artistico, sin dagli anni Settanta. Verranno, a tal fine, approfonditi casi di studio eterogenei per ambiente, collocazione istituzionale e linguaggio, al fine di indicare le variabili operative e le strategie culturali adottabili in differenti contesti sociali. Tra le esperienze cui si farà riferimento: Compagnia della Fortezza, Accademia sull’arte del gesto, il teatro d’azione di Giuliano Scabia, Cantieri Meticci e i progetti educativi di Kepler-452.
Il corso descrive e analizza logiche di funzionamento e trasformazioni in corso di rilevanti settori di produzione culturale e musicale della città di Bologna. Particolare attenzione è dedicata al ruolo dell’esperienza musicale in progetti innovativi di rigenerazione di spazi urbani a fini di formazione e partecipazione sociale e culturale, e di attivazione di reti sociali, artistiche e professionali. Attraverso la ricostruzione di una serie di casi studio di realtà pubbliche e private del territorio, il corso si focalizza sui rapporti tra, da un lato, pratiche di formazione, produzione e promozione culturale e musicale e, dall’altro lato, attività di welfare culturale di comunità e facilitazione di forme di cittadinanza attiva. L’analisi presentata nel corso mira quindi a consentire una più ampia riflessione sul valore sociale e comunitario di diverse culture musicali urbane e sul loro ruolo in termini di benessere e identità territoriali.
Il corso intende fornire le competenze di base relative ai metodi creativi per la ricerca sociale – metodi che si sono sviluppati in rottura o come innovazione rispetto a metodi tradizionali, e che sono accomunati dall’integrazione di elementi sensoriali e quotidiani nella pratica di ricerca.
Tecniche che derivano dal mondo dell’arte, del gioco, della cultura, che coinvolgono i partecipanti nel fare insieme, possono essere usate in maniera rigorosa e al contempo creativa per co-creare conoscenza intorno a territori, questioni specifiche, desideri, bisogni e necessità.
Verrà offerta una panoramica di metodi, tecniche e strumenti, attraverso ricerche illustrative, e verrà approfondita una specifica tecnica nel corso di un’esperienza laboratoriale.
Dopo una breve introduzione in cui si cercherà di ragionare intorno alla ritrovata centralità dello spettatore e degli spazi pubblici nelle manifestazioni delle arti visive, si approfondiranno alcuni casi studio emblematici, realizzati in Italia e all’estero, in cui attraverso delle opere o delle azioni gli artisti hanno cercato di attivare processi di riappropriazione del territorio, di rigenerazione urbana e di ridiscussione delle gerarchie e delle politiche non soltanto culturali. Azioni costruite non soltanto su una partecipazione attiva delle comunità a cui ci si rivolgevano, ma che richiedevano spesso una presenza attiva nella realizzazione nonché nella progettazione degli interventi.
L’insegnamento si propone di delineare un quadro operativo degli strumenti e delle metodologie più avanzate per valutare l’impatto sociale degli interventi in ambito artistico e culturale.
L’applicazione critica e consapevole di questi strumenti consente ad organizzazioni e professionisti di determinare il grado di efficacia dei propri progetti e di gestire i cambiamenti positivi generati per stakeholder pubblici e privati.
Gli obiettivi della lezione sono:
1. incidere sulle competenze manageriali dei partecipanti, inquadrando gli eventi culturali all’interno di una dimensione organizzativa di tipo progettuale che privilegia un approccio evolutivo e di coinvolgimento dei differenti attori, nelle sue implicazioni più evidenti (temporaneità, governance, strategie, lavoro in team eterogeneo, gestione di risorse, processi di pianificazione e controllo non lineari, processi di coinvolgimento e co-creazione, vincoli molteplici, qualità, valutazione);
2. rafforzare la capacità critica di analisi e prefigurazione dei diversi scenari progettuali, per determinare la valutazione ex ante del progetto (fattibilità) e di traduzione esecutiva;
3. fornire strumentazione pratica, in termini di soluzioni, modelli, schemi e tecniche progettuali;
introdurre elementi di conoscenza di alcuni aspetti specifici che agiscono direttamente ed indirettamente nell’ideazione e nell’organizzazione di un evento, come le “burocracies”, le forme contrattuali, l’eventuale carattere internazionale dell’avvenimento, le necessità tecnico-allestitive, le problematiche di sicurezza, la comunicazione e il marketing dell’avvenimento.
Lavorare nella Pubblica Amministrazione è un grande privilegio da cui 'derivano grandi responsabilità', tanto per fare una citazione all'altezza del tema...
Qual è il ruolo oggi della Pubblica Amministrazione, quali i suoi strumenti? Come rispondere alle sfide di un momento complesso come quello che stiamo vivendo?
Quale può essere il ruolo delle città, i centri in cui la cultura si nutre di incontri, incroci, arrivi e partenze in una ricerca continua di equilibrio tra conservazione e innovazione?
Di fronte alle nuove sfide per trasformare il nostro Paese, che riguarderanno tutte le professioni e tutti gli ambiti, sarà necessario sviluppare e innovare competenze che ibridino più saperi e discipline.
Il corso riguarderà le modalità, gli strumenti e le pratiche che gli innovatori culturali dovranno attivare per agire nella complessità dei sistemi socio- culturali odierni.
Oggetto di studio del Corso è l'esperienza decennale di progettazione, di messa a punto di metodologie e pratiche di lavoro sull'audience development, sviluppata all'interno dei progetti Performing Gender.
Dal 2013 Il Cassero LGBTI Center di Bologna ha portato avanti come project leader tre progetti di cooperazione internazionale dal titolo Performing Gender, sostenuti da Creative Europe - il programma europeo per il sostegno ai settori creativi della cultura dell’Unione Europea.
Il Corso sarà l'occasione per uno studio ravvicinato degli obiettivi dati dal Cassero LGBTI Center nei termini di un'attivazione partecipe delle comunità locali ed europee di spettatori, grazie anche allo scambio di esperienze maturate in dieci anni di lavoro con i partner culturali da Spagna, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Slovenia, Francia, Ungheria, Svezia, Croazia, Italia.
Il Corso propone lo studio e l'analisi del case study di Performing Gender, che tiene conto degli incroci con il festival Gender Bender e dei festival prodotti dagli altri partner europei dei progetti, usati come banchi di prova per una verifica sulla riuscita delle pratiche di audience development sperimentate e compiute su dimensione locale e internazionale.