Azione 1: Trend storico-evolutivi dell'alveo attivo

La mappatura multi-temporale dell'alveo attivo del Torrente Sillaro, eseguita tramite ortofoto, ha permesso di delinearne il trend storico-evolutivo.

L’alveo è stato suddiviso in tratti a morfologia omogenea aventi lunghezza minima pari a 20 volte la larghezza locale del canale attivo. Questa operazione permette di minimizzare la variabilità interna di tratto (rumore) in favore della variabilità tra tratti, fornendo un prezioso strumento interpretativo per la comprensione dei cambiamenti fluviali osservati nello spazio e nel tempo. I limiti tra tratti vengono definiti sulla base di un’ampia gamma di attributi morfologici, come ad esempio cambiamenti macroscopici in termini di sinuosità e/o grado di confinamento laterale, presenza di barre, presenza di confluenze, presenza di barriere idrauliche di origine antropica.

Viene qui riportato (Figura 1) un esempio di cambiamenti morfologici lungo due tratti del Torrente Sillaro negli anni: A) 1954, B) 1976, C) 1996, e D) 2016. 

Vi è un progressivo restringimento del canale attivo ed un aumento del grado di sinuosità, la morfologia è cambiata da un andamento a rami intrecciati (braided) ad uno di tipo wandering con la presenza di isole parzialmente vegetate. Si noti l’elevato grado di attività degli affluenti meridionali negli anni 1954 e 1976 rispetto alle annate più recenti.

 

La larghezza media dell’alveo attivo a scala di tratto (Wi) è stata calcolata utilizzando la relazione:

Wi = Ai/Li

dove per un tratto i, A rappresenta l'area del poligono che delinea l’estensione dell'alveo attivo ed L è la lunghezza della linea mediana dell'alveo.

I cambiamenti della larghezza media dell'alveo attivo a scala di tratto sono stati rappresentati mediante un grafico a gradoni (Figura 2).

Si notino le entità di restringimento, specialmente nella parte semi-confinata nei periodi 1954-1976 e 1976-1996.