UNI-CO-RE. Corridoi universitari per studenti rifugiati in Etiopia

CORRIDOI UMANITARI

La creazione di percorsi di studio e l'integrazione in Italia per giovani con status di rifugiato in Etiopia è al centro di un Protocollo d’intesa firmato a Roma tra la Farnesina, l’Università di Bologna, UNHCR e la Caritas Italiana. Con l'obiettivo, di sostenere l’arrivo in Italia di cinque allievi dell’Università di Macallè, determinati a proseguire gli studi frequentando un biennio di specializzazione presso l’Ateneo bolognese.

Lo scorso settembre, il progetto UNI-CO-RE (University Corridors for Refugees) ha così permesso a 5 giovani scappati dalla dittatura in Eritrea, di arrivare nel capoluogo emiliano, dove ad attenderli c'era sia un nuovo percorso accademico che una rete di enti, persone e aziende, uniti per offrire loro una nuova prospettiva di futuro. 

"Siamo ancora in una fase di sperimentazione." ha raccontato alla stampa Alessandra Scagliarini, Prorettore alle Relazioni internazionali dell'Università di Bologna. "Per iniziare abbiamo stabilito una partnership con l'Università di Macallè, in Etiopia, dove vi sono una cinquantina di Università che danno ai ragazzi l'opportunità di studiare, ma poche offrono livelli più alti della triennale. Ecco perché molti rifugiati che vogliono specializzarsi ulteriormente provano a venire in Europa: molti partono illegalmente, mettendo a rischio la loro stessa vita pur di continuare a studiare. È per questo che abbiamo cercato di dare loro un'alternativa più sicura, un'opportunità reale di cominciare una nuova vita in Italia."

Biniam, Awet, Sami e Yohannes, hanno infatti già incominciato a seguire i corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria a Bologna, mentre Hadish ha scelto di studiare Economia al Campus di Rimini. Grazie anche al ruolo della Farnesina, che ha gestito e agevolato le delicate procedure per la domanda di visto per gli studenti selezionati, e un'ampia rete di partner: ER.GO – Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia-Romagna, Federmanager Bologna – Ravenna, Gandhi Charity, l'arcidiocesi, Caritas Italiana, Manageritalia Emilia Romagna e Next Generation Italy.

UNI-CO-RE, progetto mirato ai giovani che vedono nel nostro Paese un punto di riferimento culturale, è solo un tassello nella più ampia azione di sviluppo dei canali di immigrazione regolare per i rifugiati e i migranti vulnerabili che l’Italia ha da tempo intrapreso, coinvolgendo la società civile nelle iniziative di accoglienza e integrazione. In via sperimentale, il progetto verrà realizzato per gli anni accademici 2019/2020 e 2020/2021.