I 20 rifugiati vincitori di borse di studio dei corridoi universitari sono da oggi, 11 settembre, in Italia
Grazie al progetto University Corridors for Refugees, sono stati accolti questa mattina a Roma i venti rifugiati destinatari di borse di studio che proseguiranno il loro percorso accademico in dieci atenei italiani.
Gli studenti, tra cui una donna, provengono da Eritrea, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo, e sono stati selezionati sulla base del merito accademico e della motivazione, attraverso un bando pubblico, da una commissione di selezione individuata da ciascuna università. Una volta completato il periodo di quarantena reso obbligatorio dall’emergenza Coivd-19, gli studenti inizieranno il loro percorso universitario presso le Università di Cagliari, Firenze, L’Aquila, Milano (Statale), Padova, Perugia, Pisa, Roma (Luiss), Sassari, e Venezia (IUAV).
Il progetto è nato su iniziativa della prof.ssa Stefania Varani (DIMES - Unibo) che ha coinvolto: UNHCR Italia - Agenzia ONU per i Rifugiati (con il ruolo di promotore insieme all’Università di Bologna), l’Arcidiocesi di Bologna, l’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia-Romagna (ER.GO), Caritas Italiana, Federmanager Bologna e Ravenna, Gandhi Charity, Manageritalia Emilia Romagna, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), Next Generation Italy e l’Università di Mekelle (Etiopia). Le parti hanno contribuito a creare dei corridoi universitari che hanno consentito a studenti con status di rifugiato in Etiopia di proseguire gli studi universitari, iscrivendosi a lauree magistrali dell’Università di Bologna.
Il progetto pilota ha raggiunto con successo gli obiettivi fissati e per questo i partner hanno deciso di realizzare la seconda edizione dei corridoi universitari per rifugiati, finalizzato a consentire l’ingresso regolare in Italia per l’iscrizione universitaria alla laurea biennale-magistrale di 20 studenti rifugiati (University Corridors for Refugees, UNICORE 2.0 (Etiopia 2020-22)).
L'Università di Bologna supporterà l’attuale progettualità nelle attività di coordinamento, in considerazione dell’esperienza maturata durante il primo progetto pilota dei corridoi universitari.
