PRODUZIONE E POST-PRODUZIONE

1. Valutazione e descrizione

 

Il materiale analogico viene valutato per tipologia, misure, condizioni di conservazione e destinazione della digitalizzazione ai fini di scegliere lo scanner più adatto; il materiale, composto di pagine consequenziali o singole, viene inoltre descritto in un file excel, dove ad ogni riga corrisponde una pagina. Prima della seconda fase, quella della digitalizzazione, vengono confrontati i protocolli di lavoro per capire se il nuovo materiale possa apportare aggiornamenti o eccezioni alle esperienze già codificate.

2. Digitalizzazione, denominazione e conversione

 

La digitalizzazione del materiale analogico si traduce nella produzione di file TIFF a 300/400 DPI, a seconda della tipologia e della destinazione del materiale. In un secondo momento viene eseguita la rinomina delle immagini TIFF e tramite uno script specifico, una copia dei file TIFF viene convertita in JPG ad alta risoluzione, formato che permette un caricamento più veloce nell'interfaccia di consultazione e che per questo sarà utuilizzato per la pubblicazione in Rete.

3. Primo e secondo controllo

 

Questa fase prevede un riscontro tra il materiale digitale e le immagini digitalizzate corrispondenti; ogni pagina del libro viene confrontata con l'immagine corrispettiva e lo stesso viene fatto per archivi, microfilm e materiale autografo.

Il secondo controllo avviene confrontando le righe di descrizione del file excel con le immagini scansionate del volume o del quaderno; questa operazione permette di incrociare entrambi i controlli tra volume fisico, digitalizzato e descritto.

4. Organizzazione del lavoro

 

Gli operatori della post produzione si occupano della fase che precede il caricamento online delle immagini scansionate di libri antichi e quaderni.

Per prima cosa esse vengono convertite dal formato TIFF al formato JPG: per la loro lavorazione, nonché per la loro pubblicazione, questo formato risulta più agevole e meno pesante. In un secondo momento avviene la rinomina delle immagini, numerate in ordine consequenziale.

In seguito viene fatto un controllo incrociato tra le immagini scansionate e l’Excel di descrizione corrispondente al libro in questione: il numero di ogni riga dell’Excel deve corrispondere a quello dell’immagine. Se è così, si può procedere con la seconda rinomina, che tramite uno script apposito è in grado di assegnare alle immagini i metadati presenti nell’Excel di descrizione del libro.

L’ultima fase è quella che riguarda i tagli: mediante l’utilizzo del programma GIMP, si procede con il ritaglio delle immagini in formato JPG.

5. Pubblicazione

 

La pubblicazione avviene tramite una piattaforma open source chiamata Omeka-S disponibile al link https://omeka.org/s/ e la consultazione avviene tramite un template open-source creato dal Centro di ricerca DHARC ed in continuo aggiornamento. Per i libri voluminosi vengono utilizzati degli script ad-hoc che, grazie all'organizzazione delle immagini scansionate in cartelle corrispondenti ad ogni libro e nominate mediante il codice di inventario, permette di caricare online il libro digitalizzato, a cui vengono affiancati i metadati prima citati. Il sito in cui questo avviene è quello della Digital Library FICLIT https://dl.ficlit.unibo.it accessibile liberamente a tutti gli utenti interessati.