Forinst MS–IS (MULTI SPECTRAL IMAGING SYSTEM) - Forinst MSM (MICROSCOPIO MULTI SPETTRALE)
Tra le tecniche di acquisizione dei testi manoscritti o a stampa un ruolo molto importante è giocato dall’analisi multispettrale. Queste tecniche, in base al loro diverso utilizzo, consentono di indagare non solo le caratteristiche del testo in termini di riconoscimento delle stratigrafie correttorie e individuazione di scrizioni sotto cassatura, con inchiostri simili e diversi, ma anche gli elementi di paratesto nascosti nel supporto cartaceo o pergamenaceo, molto importanti quando si tratta di studiare un testo dal punto di vista filologico, in quanto portatori di informazioni storiche, culturali e bibliografiche.
Il laboratorio di Scansione Digitali del FICLIT ha acquistato due strumenti per imaging multispettrale della ditta Forinst: un sistema di imaging multispettrale e un microscopio multispettrale tascabile, corredati di svariati accessori per operare anche con irraggiamento luminoso a forte radenza, in trasmissione di luce e in luminescenza.
L’apparato di imaging multispettrale della ditta Forinst è composto da: stativo, gruppo ottico e telecamera digitale, consolle di comando, lampada IR per operare a forte radenza, ruota porta filtri e sorgente elettroluminescente per operare in trasparenza.
La consolle di comando è dotata di alcuni pulsanti che permettono di attivare le diversi sorgenti di illuminazione: nello spettro visibile, dei raggi ultravioletti, dei raggi infrarossi e in RGB (red, green, blue). Lavorando in modalità manuale (manual sul display) è possibile, inoltre, regolare singolarmente l’intensità luminosa delle tre sorgenti di illuminazione RGB da 0 a 100% tramite l’utilizzo di tre potenziometri, mentre un interruttore L/H permette di scegliere se operare a bassa intensità (Low) o alla massima intensità luminosa (High). Infine, una seconda modalità di utilizzo della sorgente RGB è quella attivabile tramite un pulsante rosso posto sul lato sinistro della consolle, che attiva il cosiddetto “effetto carosello”, ovvero una combinazione in sequenza della durata di 30 secondi di diversi valori d’intensità dei tre canali R, G, B (random mode sul display).
Il sistema ottico è dotato di una telecamera e di una ruota porta-filtri. L’obiettivo della telecamera dispone di due controlli manuali: la messa a fuoco e il diaframma meccanico per la regolazione della quantità di luce. La ruota porta-filtri, utile nell’analisi della composizione chimica degli inchiostri tramite fluorescenza, contiene 7 filtri cosiddetti “passa banda”, di cui uno neutro.
Il microscopio digitale tascabile MiScope della Forinst (MISC-MP2-WUVIR), fabbricato dalla ditta americana Zarbeco, è un piccolo ma potente strumento di lavoro che permette di compiere acquisizioni con diverse radiazioni dello spettro elettromagnetico: luce bianca, infrarossi e ultravioletti. A differenza del sistema dello strumento MS – IS, il microscopio si rivela adatto per l’acquisizione e l’analisi dei dettagli della scrittura manoscritta o a stampa, dal momento che esso permette di lavorare all’interno di un campo-oggetto variabile da qualche centimetro a qualche millimetro quadrato.
Questo oggetto, delle dimensioni di un mouse, è dotato di due commutatori, ovvero piccoli interruttori, che permettono di illuminare la porzione di documento prescelta con tre tipi di frequenze: una sorgente di luce bianca; una sorgente di raggi UV; una sorgente di raggi NIR (vicino infrarosso). Queste trasmissioni di luce permettono, nel caso dei raggi UV, di evidenziare i pigmenti nel tessuto cartaceo invisibili ad occhio nudo grazie al fenomeno della fluorescenza; nel caso dei raggi IR, invece, la sorgente luminosa “assorbe” certi tipi di inchiostri (generalmente i più moderni, anche se in diverse misure) per cui è possibile leggere sotto cassatura o identificare casi in cui sono state apposte aggiunte successive con inchiostro diverso. La presenza di un mini-stativo e di appositi distanziatori, inoltre, permette al microscopio di non stare a stretto contatto con il tessuto cartaceo e permette di orientare una o più sorgenti di luce esterne in radenza, in modo da evidenziare la presenza del solco e molto utili per analizzare lo stato di conservazione del documento o escludere che il documento sia un falso.
Alcuni inchiostri a seconda della composizione chimica dei propri pigmenti emettono luminescenza quando vengono irradiati da diverse fonti luminose. La ruota porta-filtri è in grado di differenziare diversi livelli di luminescenza in base alla differente composizione chimica degli inchiostri stessi. Dal momento che la radiazione di fluorescenza emessa dagli inchiostri è notevolmente più debole della radiazione di eccitazione UV, si pone un filtro tra il foglio su cui sono presenti gli inchiostri e il sensore. I filtri presenti nelle ruote di questi strumenti sono del tipo “passa banda”: hanno la funzione di sopprimere al massimo le lunghezze d’onda e le relative radiazioni contenute della sorgente di eccitazione e servono a rilevare a quale spettro osservato nel visibile avviene la massima emissione di radiazione in fluorescenza, che si traduce in un effetto di luminescenza dei pigmenti contenuti negli inchiostri.
Il kit di torce fornito in dotazione dalla Forinst consiste in tre diverse tipologie di torce con illuminazione visibile, infrarossa e ultravioletta, utili da utilizzare in aggiunta all’illuminazione già fornita dagli strumenti e, soprattutto, per compiere acquisizioni con luce radente.
La luce radente permette, infatti, di far emergere molti dettagli come pressioni sulla carta, segni nascosti nella scrittura, solchi ciechi, inchiostri scomparsi, segni di cancellatura: enfatizzando la rugosità del tessuto superficiale cartaceo diventano, infatti, più evidenti i solchi lasciati sulla carta, le abrasioni a causa di cancellature o rasure, le stropicciature del supporto.
La tecnica consiste nel puntare una fonte luminosa sull’oggetto che incida con una certa inclinazione: la migliore è con fascio parallelo o al massimo di 10 gradi sopra l’oggetto.