Software Heritage: la memoria del nostro patrimonio

  • Data: 01 DICEMBRE 2022  dalle 15:00 alle 18:00

  • Luogo: Sala Ulisse, Accademia delle Scienze dell'Istituto di Bologna, Via Zamboni 31

  • Tipo: Bologna - Convegno

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panoramica sul centro storico © Comune di Bologna

Attraverso il contributo di esperti provenienti da ambiti diversi, il Convegno ha posto al centro del dibattito l'impatto del progetto Software Heritage, un archivio universale, essenziale per preservare il patrimonio culturale dei software.

Un progetto ambizioso ma necessario per tramandare alle generazioni future una parte importante del nostro presente e della sua stratificata memoria, e che porta a interrogarci sulla forma stessa, sulle funzioni, le trasformazioni, gli attori e i soggetti dell’archivio nell’era digitale.

INRIA - Istituto francese per la ricerca sull’informatica e l’automazione - ha realizzato e sta implementando il più grande archivio di questo genere al mondo grazie alla collaborazione con UNESCO e al sostegno di una squadra di testimonial internazionali di primo piano, tra i quali vi è anche l'Università di Bologna col suo Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria in collaborazione con ENEA.

Quasi 13.000.000 di codici sorgente, memorizzati e messi a disposizione, vengono utilizzati per costruire un’infrastruttura rivoluzionaria, che registra tutta la storia dello sviluppo del software in un grafico unico e gigante, che astrae i dettagli irrilevanti e fornisce una struttura dati uniforme, ideale per analisi su vasta scala.

Software Heritage, così, si inserisce a pieno titolo nei tanti e diversi modi e forme cui l’umanità tiene memoria del suo patrimonio, dunque della sua identità, e si adopera per il suo progresso, contro ogni forma di dimenticanza imposta.

Comitato scientifico

Rebecca Montanari, Giuliana Benvenuti, Maria Letizia Guerra, Maurizio Gabbrielli, Simone Martini

Programma di dettaglio

Viola Schiaffonati. Una riflessione sulla conservazione del software dalla prospettiva della sua riproducibilità

Cristina Demaria. Forme di conservazione e di dimenticanza. La memoria digitale come cultural heritage

Roberto Di Cosmo. Preservare il codice sorgente del software: perché dobbiamo e come possiamo farlo

Carlo Montangero. Software stories: uno strumento per la valorizzazione di software di rilevanza storica

Il Convegno è stato realizzato con il patrocinio di: