Presentazione

SUMMER SCHOOL

PhotoARTchives.
Gli archivi fotografici del patrimonio artistico fra analogico e digitale

3-14 GIUGNO 2019


a cura di Alessandro Iannucci, Francesca Mambelli, Luigi Tomassini

Bologna, Fondazione Federico Zeri
Ravenna, Dipartimento di Beni Culturali


La Summer School PhotoARTchives è un’iniziativa altamente specializzata che mira a formare figure professionali in grado di gestire i processi di studio, conservazione e valorizzazione degli archivi fotografici del patrimonio, nella loro forma analogica e in quella digitale.

Il valore storico culturale e le potenzialità informative di questa speciale tipologia di archivi, assai diversificati nella forma e nei contenuti, stanno emergendo con forza negli ultimi anni. Parallelamente, è cresciuta la consapevolezza di come la gestione e la comunicazione di tali raccolte richieda un insieme di competenze difficile da acquisire seguendo i percorsi formativi tradizionali.


La Summer School presenta quindi un’offerta formativa trasversale che include moduli di storia della fotografia, storia e riconoscimento delle tecniche fotografiche, norme per la conservazione, standard di catalogazione, processi di digitalizzazione e strumenti di valorizzazione, legislazione sul diritto d’autore, creazione e gestione di archivi born-digital legati alla documentazione dei beni culturali. La prima settimana, in programma dal 3 al 7 giugno 2019 a Bologna, sarà dedicata in particolare allo studio della fotografia storica e alla catalogazione e gestione di archivi analogici. La seconda settimana, dal 10 al 14 giugno a Ravenna, verterà maggiormente sui temi della scansione, della produzione e trattamento di immagini digitali e su progetti di valorizzazione di banche dati e repertori online. Le due settimane sono frequentabili anche separatamente.


La Summer school è caratterizzata da un approccio fortemente pratico che prevede esercitazioni, visite e attività laboratoriali, occasioni che aiuteranno i partecipanti ad accostarsi allo straordinario mondo degli archivi del patrimonio artistico: non solo luoghi di conservazione e di sedimentazione di materiali, ma centri di elaborazione di saperi che attendono di essere trasmessi attraverso nuovi strumenti e linguaggi.