Verso lo sviluppo di interventi personalizzati di CST in persone con deficit cognitivi

La Terapia di Stimolazione Cognitiva (CST) è considerata un gold-standard nel trattamento non farmacologico della demenza, come intervento psicosociale economico e basato su prove di efficacia, con consistenti risultati positivi per le persone con demenza lieve e moderata (PwD) rispetto al loro funzionamento cognitivo, l’interazione sociale, la comunicazione e la qualità della vita (Aguirre et al., 2013; Kim et al., 2017; McDermott et al., 2019; Spector et al. 2003; Woods et al., 2012). Inoltre, è l'unico intervento psicosociale raccomandato dall'Istituto Nazionale di Salute ed Eccellenza Clinica per mantenere le funzioni cognitive nelle persone con demenza lieve-moderata (NICE, 2018). 

Nonostante le numerose evidenze in letteratura a sostegno dell’efficacia della CST, non è chiaro quali siano i fattori in grado di modulare il guadagno conseguente a CST.  

Il presente studio si propone, quindi, di studiare l’influenza di aspetti cognitivi e non cognitivi, per comprendere meglio quali variabili sono associate agli esiti più favorevoli e quali persone hanno maggiori probabilità di trarre beneficio dalla CST. L’obiettivo generale è di identificare i fattori cognitivi e non cognitivi delle persone con demenza da lieve a moderata che potrebbero modulare il guadagno conseguente a CST 

 

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