Covid-19 e demenza

Uno studio internazionale sugli effetti dell'isolamento obbligato e della chiusura temporanea dei servizi sul benessere delle persone con demenza e dei familiari

Background

Il progetto di ricerca si inserisce in uno studio internazionale (UK-leader, Australia, India, Italia, Polonia) finalizzato ad esplorare l’esperienza di isolamento obbligatorio e di chiusura temporanea dei servizi territoriali collegata al Covid-19, vissuta dagli anziani con/senza demenza e dai loro familiari misurandone gli effetti sulla qualità di vita e sul benessere del campione. L’obiettivo è quello di effettuare un confronto con gli altri Stati, ed essere attrezzati a garantire appropriatezza e continuità delle cure anche in future situazioni emergenziali.

Attualmente, le misure di distanziamento sociale imposte per contrastare la pandemia hanno obbligato i servizi alla persona a ridurre o sospendere forme di sostegno vitali per fasce di popolazione fragili che, laddove possibile, si sono convertite in forme alternative (digitali) di supporto. Allo stato attuale, gli effetti del distanziamento sociale e della chiusura dei servizi sono in parte sconosciuti. Di contro, questo ha richiesto ai familiari/caregivers un aumento della quantità delle cure che venivano espletate in precedenza dai servizi. Molte volte i familiari si sono dovuti improvvisare terapeuti occupazionali, neuropsicologi e molto altro. L'esito di tale sostituzione, secondo le prime evidenze, ha avuto un costo rilevante. L'importanza di fornire supporto psicosociale e cure continuative e integrate giocano quindi un ruolo chiave nel garantire il benessere psicofisico degli anziani e dei caregivers.

 

Metodologia

Il progetto di ricerca mix-method si articola in due parti: una parte qualitativa basata sulla realizzazione di interviste semistrutturate telefoniche per anziani con demenza e caregivers, e una parte quantitativa che si avvale di un survey online rivolto ad anziani con/senza demenza e caregivers.

La raccolta dei dati è attualmente in corso e si avvale del contributo dei servizi (centri diurni, strutture residenziali etc.) che si sono resi disponibili sull’intero territorio nazionale.