Ricordiamo con sgomento e immensa tristezza la scomparsa improvvisa del nostro collega e amico Francesco Benozzo, avvenuta la sera del 22 marzo 2025. Francesco, cofondatore nel 2015 del nostro CdR FIMIM, era un brillante filologo romanzo e celtista, un pioniere della etnofilologia, un raffinato poeta più volte candidato al Nobel per la letteratura e un appassionato musicista esperto di arpa celtica. Oltre al suo spirito critico e libero che tutti abbiamo conosciuto, Francesco era un uomo di straordinaria prontezza intellettuale, ma anche di spirito giocoso che sapeva rendere ogni simposio un’occasione di umano arricchimento e di spensierata allegria. Francesco è stato spesso incompreso, ma anche amato da molti per la sua squisita umanità, grandezza d’animo e coraggio. Il tempo sarà galantuomo.
Ci piace dedicargli questi versi del poeta persiano Rumi (XII-XIII sec.), fonte di ispirazione da otto secoli per i musicisti persiani e non solo, che ci suggeriscono come la morte non sia la fine di tutto:
Quale seme penetrò nella terra e non rispuntò?
perché allora dubitare del seme dell’uomo?
Nahid Norozi e Carlo Saccone
Da Giuditta a Charlotte Corday. Donne assassine in mito, arte, letteratura (a cura di Carlo Saccone e Nahid Norozi)
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