L’Associazione Filò – Il filo del pensiero è nata di recente come braccio operativo di FarFilò, progetto di ricerca interdipartimentale (Filosofia e Scienze dell’Educazione) dell’Università di Bologna.
Data:
Luogo: Cinema Europa, Via Sant'Antonino4, Faenza
Tipo: eventi
Filò - che al momento ha attivato dei laboratori in 11 scuole in tutta l’Emilia-Romagna (insieme ad altre nelle Marche e in Calabria), che si occupa di formazione docenti e che partecipa a diversi festival culturali ed educativi – sta organizzando nella città di Faenza un’iniziativa di sei serate, che mira a fondere l’esperienza estetica del cinema d’autore con la pratica della filosofia.
L’iniziativa, che avrà luogo presso il Cinema Europa (dove Filò sta aprendo una seconda sede), s’inaugurerà con una prima serata di presentazione dell’Associazione e del progetto, durante la quale il Prof. Sebastiano Moruzzi e la Prof.ssa Silvia Demozzi, ricercatori dell’Università di Bologna e ideatori di FarFilò, commenteranno, rispettivamente in chiave filosofica e pedagogica, alcune scene celebri tratte dalla storia del cinema, svelando così le potenzialità riflessive del testo filmico.
A questa, seguirà una rassegna di 4 film d’essai (oltre ad una serata incentrata sulla lettura di testi filosofici che analizzano specificamente il tema del cinema), al termine dei quali gli esperti di Filò guideranno dei laboratori di dialogo filosofico a partire dalle tematiche trattate nelle opere proiettate in sala.
Durante l'ultimo evento dell'anno, per rilanciare l'appuntamento al 2020, la visione del film sarà accompagnata dalla presenza di Umberto Curi, Professore emerito di Storia della Filosofia presso l’Università di Padova, filosofo di fama internazionale, che commenterà il film della serata approfondendone i temi.
L’assoluta originalità dell’iniziativa, che vuole andare incontro ad una crescente domanda di partecipazione attiva alla cittadinanza e di comprensione di sé e della realtà, supera il tradizionale cineforum così come le numerose rassegne di cinema e filosofia, poiché unisce alla fruizione del film una pratica, quella filosofica, che permette ai partecipanti di analizzare in prima persona alcuni problemi universali dell’uomo (il male, l’identità, l’amore, il rapporto uomo/robot, ecc.) e di lavorare alla costruzione di senso, fornendo strumenti di analisi e di razionalità che consentono di liberare il campo da credenze infondate, pregiudizi e facili stereotipi.