presentation of the project
Cities are the main receptors of the market changes because they stand as interconnecting links between society, State and the European Union. The sharing economy phenomenon undermines certain models of governance, provision of services and the supply of goods on market.
The regulatory challenges of the sharing economy not only stem from the novelty of the p2p economic model, but also from an entirely new distribution of regulatory responsibilities across the involved actors. Unlike the regulation of the traditional market, regulating the sharing economy is chiefly a municipal issue. This brings about a kind of natural experimentalism, which is highly dependent on the local level. At the same time, European Law is also relevant. Currently, both local administrators and private operators of some sectors of the market (e.g. home, transport), but also citizens who want to experience new services are obliged to act within a normative chaos.
The studies related to this issue are purely theoretical and fail to consider the complexity of this phenomenon. It is necessary to move beyond this approach to create new policies and develop synergies between academia and civil society that will provide a concrete contribution to the stakeholders. In this framework, it is crucial to investigate local tools and regulatory approaches that are suited to the specific urban governments and consistent with EU law.
EuCity is proposed as an innovative project that combines the research and teaching experience of its members to offer a "new product" with a clear idea: “from the Academic world to Civil society”.
The main aim of EuCity is to offer concrete support to the public administrator in the creation of new policies and regulatory measures within a new normative framework and to aid public officers to follow the good practices that will be developed during the lifetime of the project.
Other EuCity objectives are:
- to contribute to the development of interdisciplinary studies on the consequences of a sharing economy at the local (city), national and European level;
- to inform citizens of new forms of services, opportunities, and social solidarity initiatives or other forms of contact between the market and the city;
- to collaborate with the Representatives of consumer associations to understand their real needs when connecting with this new business model, and the effects of European law on protection of the consumers;
- to create contact between consumers and public administrators.
Loghi elaborati dagli studenti.
Student elaboration
Couch surfing, marketplace, house renting, car-pooling, bike sharing e social eating sono alcuni dei termini nati nel più ampio contesto di quella che, all’interno della Comunità Europea, è una realtà sempre più diffusa e consolidata: la sharing economy. Tale espressione – tradotta con “economia della condivisione” – intende fare riferimento ai modelli imprenditoriali in cui le attività sono facilitate da piattaforme di collaborazione che creano un mercato aperto per l'uso temporaneo di beni o servizi spesso forniti da privati1. L’uso delle tecnologie e delle piattaforme digitali incrementa la dinamica circolare dello scambio e della relazione, favorendo l’aspetto social e della condivisione sempre più peer-to-peer.
Il logo, nella sua semplicità, intende cogliere dunque la genericità e l’onnicomprensività del termine: alla base vi è l’idea di una città ideale in cui i cittadini condividono beni e servizi, questi ultimi rappresentati mediante simboli altrettanto generici e di comune significato che richiamano piattaforme che stanno oggi sempre di più andandosi a consolidare nella vita di tutti, come ad esempio: Amazon (carrello), Airbnb (casa), Mobike (bici) e Just Eat (posate). In una posizione centrale, rispetto agli altri simboli, troviamo lo smartphone e l’icona del Wi-Fi, che sottolineano proprio il concetto di condivisione e rete tra queste realtà: sono loro il veicolo che ne permette l’utilizzo nella vita di tutti i giorni. Il fenomeno della sharing economy, ai giorni nostri, è divenuto infatti sempre più tangibile e a portata di mano.
Il carattere europeo del progetto, invece, è colto immediatamente dal richiamo delle stelle, che sono tradizionalmente la parte importante e centrale della bandiera dell'Unione Europea. Le stelle, insieme ai simboli, formano un cerchio che evidenzia come ormai l'economia della condivisione stia diventando parte integrante dell'Unione Europea.
La forma circolare del logo è stata scelta come simbolo di una realtà che coinvolge e comprende tutti noi, una città come luogo di scambio e mercato d’interazione. L’idea della condivisione e del coinvolgimento è stato il punto di partenza per la realizzazione del nostro lavoro.
Infine, nel mezzo del nostro logo si trova lo slogan EUcity, nome del progetto a cui deve essere associato l’elaborato, coerente ed esplicativo degli elementi raffigurati.