Progetto

Ecco Le tematiche specifiche che saranno affrontate nelle quattro sessioni dell’evento:


Migrazioni: “Migrazioni: Accesso, Accoglienza, Integrazione”.
La sessione analizzerà gli sviluppi di importanti iniziative internazionali per costruire flussi migratori sostenibili, regolari e inclusivi nell’ottica degli SDGs dell’Agenda delle NU 2030. I relatori dibatteranno del Global Compact for Safe, Orderly and Regular Migration (2018) e del Patto europeo su migrazione e asilo (2020), come iniziative emblematiche della cooperazione per la realizzazione degli SDGs (obiettivo n. 17), per poi approfondire le problematiche connesse a taluni aspetti specifici. Si affronterà il tema nell’ottica della riduzione delle disuguaglianze (obiettivo n. 10) tramite la costruzione di vie di accesso legali, e la parità di genere (obiettivo n. 5) nell’applicazione delle normative europee e statali su immigrazione e asilo. La divulgazione dei risultati di ricerche internazionali in questi ambiti consentirà di avanzare proposte replicabili nella realtà della comunità forlivese. Responsabile: Dott. Carmelo Danisi.


Ambiente: “Vivere nell’Antropocene”.
Nel 2019 l’International Union of Geological Sciences ha riconosciuto l’Antropocene come nuova era geologica in cui le attività collettive degli esseri umani hanno alterato in maniera sostanziale il pianeta, producendo e accelerando il fenomeno del cambiamento climatico. La sessione discuterà origini e sviluppo dell’Antropocene, i suoi fenomeni e i tentativi dall’alto e dal basso di contrastare il cambiamento climatico. In tal senso, si considereranno tanto il processo politico, diplomatico e legislativo delineatosi nel quadro della United Nations Framework Convention on Climate Change, quanto le mobilitazioni bottom up come movimenti ambientalisti e movimento per la giustizia climatica. Responsabili: Prof.ssa Giorgia Pavani e Dott.ssa Angela Santese.


Parità di genere: "Il ruolo femminile nei processi di peace-building in aree di conflitto e di giustizia transizionale in contesto postbellico"
Recenti studi nelle relazioni internazionali hanno esposto la natura sessuata del concetto di sistema internazionale, riabilitando il ruolo dell’agire femminile nel processo di costruzione della convivenza internazionale e lo specifico posizionamento delle donne nella prevenzione e risoluzione dei conflitti e nella costruzione di percorsi di riconciliazione e giustizia transizionale. La risoluzione 1325 alla base dell’agenda Donne, Pace e Sicurezza dell’ONU, votata all’unanimità nell’Ottobre del 2000, ha dato origine nell’ ultimo ventennio ad una “comunità epistemica transnazionale” (Percival et al. 2016) composta da soggetti pubblici e privati, accademici e soprattutto realtà della società civile, in molti casi provenienti dal pacifismo femminista. Nell’ambito di un più ampio bilancio sull’attuale implementazione dell’agenda Donne, Pace e Sicurezza, sulle criticità e le sfide da affrontare, la sessione mira a presentare e mettere in conversazione alcuni di questi soggetti con particolare attenzione per il ruolo femminile nei processi di peace-building in aree di conflitto e di giustizia transizionale in contesto postbellico. Responsabile: Prof.ssa Francesca Biancani.


Pace e sicurezza: “Diplomatici ufficiali e non: costruire fiducia a fronte di tensioni”.
La costruzione della convivenza internazionale deve comprendere meccanismi per gestire in modo pacifico tensioni e conflittualità tra soggetti vari che possono alimentare conflitti aperti o comunque limitare l’efficacia degli sforzi collettivi per la soluzione di problemi globali. Questa sessione discuterà dell’opera di diplomatici di professione e operatori di pace della società civile volta alla riduzione e/o soluzione di tensioni. La sessione discuterà l’efficacia di tali canali e le possibili sinergie tra azioni governative e società civile nel favorire la comprensione reciproca tra le parti, la rimozione di posizioni negoziali estreme e l’individuazione di interessi comuni. Responsabile: Dott.ssa Angela Romano.