Per migliorare la salute degli animali e la loro sostenibilità produttiva, la nutraceutica, definita come un intervento nutrizionale che influisce positivamente sullo stato fisiologico e sui risultati di salute degli animali, sta diventando una pratica sempre più diffusa nella produzione di animali da reddito. Il colostro può rappresentare un intervento nutraceutico per gli animali da reddito grazie al suo elevato contenuto di immunoglobuline e lattoferrina, nonché alle sue proprietà antinfiammatorie. Il colostro bovino è stato utilizzato come nutraceutico preventivo per il trattamento di malattie in medicina umana e in altre specie, dimostrando che può migliorare lo stato immunitario anche in altre specie animali.
Ad oggi, si sa ancora poco sull’uso del colostro come composto nutraceutico negli animali da reddito. In questo contesto, sarebbe utile una caratterizzazione approfondita della matrice del colostro, utilizzando un approccio di analisi omica. Un approccio condiviso tra la medicina veterinaria e le scienze dei sistemi omici, definito "veterinomica", ha finora ricevuto poca attenzione, ma si dimostra molto promettente nel colmare il divario tra la salute umana e quella animale. Infatti, nell'uomo, un approccio multiomico ha permesso di identificare biomarcatori precoci associati a alterazioni dello stato fisiologico e della salute.
L’applicazione di un approccio multiomico alla scienza animale sta crescendo, ma il numero di studi e progetti è ancora limitato, soprattutto considerando il colostro e il latte come matrici target. Inoltre, sono pochi gli studi omici che abbiano correlato i componenti del colostro con la salute e i parametri fisiologici del neonato, e nessuno ha analizzato la matrice del colostro utilizzando un approccio multiomico.