Una riflessione sui valori dell’unione e della condivisione attraverso l’arte
Data:
Luogo: Aula VI (piano terra), Via Zamboni, 38
Tipo: Corsi e laboratori
Questo laboratorio teatrale si propone di creare un ambiente accogliente e solidale, incoraggiando una riflessione sui valori dell’unione e della condivisione attraverso l’arte. Mette in evidenza l’importanza dello stare insieme e invita a interrogarsi: rimanendo uniti, possiamo migliorare il nostro futuro? Possiamo costruire insieme un domani migliore?
Il laboratorio nasce con l’intento di offrire uno spazio di scambio e interazione tra studenti e studentesse, favorendo la conoscenza reciproca e superando le barriere culturali. Questo progetto non si rivolge esclusivamente a chi vuole recitare, ma è aperto anche a chi suona, balla, disegna o desidera contribuire con la propria arte alla creazione di un contesto condiviso.
L’iniziativa si svolge in concomitanza con la celebrazione del Nowruz, il capodanno iraniano, che cade tra il 20 e il 21 marzo 2025. Nowruz significa "Nuovo Giorno", simboleggia l'inizio di giorni migliori, freschi e pieni di nuove opportunità. È una festa tradizionale di grande importanza in Iran, celebrata con cura e dedizione, rappresentando un momento di rinnovamento e elebrazione della vita. Durante i festeggiamenti, le persone si avvicinano, visitano amici e parenti, rafforzando così i legami affettivi e sociali.
Il corso avrà luogo, a partire dal 19 febbraio, ogni mercoledì dalle 21.00 alle 23.00.
DETTAGLIO LEZIONI
19 Febbraio 2025 - Presentazione e Icebreaking
26 Febbraio 2025 - Fondamenti del Teatro e delle Arti
5 Marzo 2025 - Raccontare le Proprie Storie attraverso l’Arte
12 Marzo 2025 - Messa in Scena delle Storie
Il laboratorio è anche disponibile nelle stesse giornate dalle 19.00 alle 21.00 e terminerà con un incontro corale dei due gruppi. La data della restituzione finale sarà comunicata nelle prossime settimane.
Sanam Naderi - attrice, regista e drammaturga - ha avviato la sua carriera teatrale nel 2008 come attrice sotto la direzione di Pietro Floridia e Nicola Bonazzi, direttori artistici del Teatro dell’Argine di Bologna. In questo percorso ha avuto l’opportunità di collaborare e formarsi con artisti di rilievo internazionale, tra cui Artur Palyga, Gabriella Salvaterra, Elena Bucci, Enrico Pitozzi, Silvia Ricciardelli, Salvatore Tramacere, Siamak Safari, Arash Abbasi, Zahra Sabri, Reza Servati, Andrea Paolucci e Stefano Casi.
Dal 2015 collabora con la Compagnia Moj Theatre di Teheran in qualità di regista, attrice e drammaturga, portando in scena al Theatre of the City di Teheran gli spettacoli La Signora e Padre, Madre e Figli.
Tra il 2017 e il 2019 ha lavorato con l’Associazione Cantieri Meticci di Bologna, occupandosi di organizzazione, produzione e formazione teatrale. In parallelo, ha tradotto e pubblicato in farsi diversi testi di autori italiani. Nel 2018 ha condotto a Varsavia il workshop intensivo Conoscere le poesie di Forough Farrokhzad, in collaborazione con il Centro di Ricerca Storica di Varsavia.
Dal 2019 ha scritto e portato in scena diversi testi teatrali, tra cui La ragazza blu, Tik Tok e 12:31.
La sua passione artistica è guidata dal desiderio di raccontare storie che riflettano la forza e la resilienza delle donne, con particolare attenzione a quelle iraniane e mediorientali.
Principali temi affrontati: l’emancipazione femminile, la libertà personale e la lotta contro l’oppressione.
Crede fermamente che il teatro sia uno strumento potente di cambiamento sociale e dialogo interculturale. Il suo obiettivo è creare opere capaci non solo di emozionare, ma anche di stimolare il pubblico a riflettere sulle questioni universali dell’umanità, avvicinando le lotte e i sogni di queste donne a tutti noi.