Il convegno interroga gli snodi della storia della danza italiana nel Novecento ponendosi al crocevia fra la dimensione della teoria e quella della pratica artistica e organizzativa. Accanto a studiosi e critici, parteciperanno danzatori, coreografi e operatori dell'attuale panorama della danza.
Data:
Luogo: DAMSLab - Laboratori delle Arti - Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b, 40122 Bologna BO
Tipo: Convegni
Il convegno vuole interrogare i principali snodi della storia della danza italiana nel Novecento ponendosi al crocevia fra la dimensione della teoria e quella della pratica artistica e organizzativa. Per questa ragione agli interventi teorici, affidati a studiosi e critici, si affiancheranno non solo le dimostrazioni pratiche di danzatori e coreografi, ma anche la partecipazione di alcuni operatori dell'attuale panorama della danza, invitati a confrontarsi direttamente con gli studenti.
Articolato in tre giorni, il convegno si aprirà con una giornata dedicata alla prima metà del secolo, muovendo da una riflessione sugli effettivi "inizi" del Novecento della danza in Italia, e si chiuderà con la presentazione del neocostituito fondo Mario Porcile, che conserva i materiali dell'ideatore e direttore del Festival Internazionale del Balletto di Nervi (1955-2004) e che nell'aprile 2017 è stato acquisito dall'associazione Cro.Me – Cronaca e Memoria dello Spettacolo. La presentazione, che includerà la proiezione di materiali video inediti a cura di Cro.Me, si affiancherà a una mostra fotografica allestita negli spazi del DamsLab con immagini provenienti dal Fondo Porcile.
Il secondo giorno di convegno, invece, si concentrerà sul problema della nascita e dei caratteri della danza d'autore italiana attraverso la costruzione di un "glossario": studiosi, critici e artisti saranno invitati a individuare e indagare alcune parole-chiave che possano sollecitare la riflessione sui tratti costitutivi dell'autorialità coreografica nazionale. La proposta dei lemmi avverrà non solo attraverso gli interventi teorici, ma anche mediante le dimostrazioni-spettacolo degli artisti coinvolti.
Alla situazione attuale sarà invece dedicata l'ultima giornata, con la compresenza di critici, osservatori e operatori che cercheranno di comporre una visione dell'oggi il più possibile articolata e sfaccettata.
Il racconto del Convegno in un articolo di Roberto Giambrone.
Via Azzo Gardino, 65a, Bologna