Autore: Matteo Canestri
Il problema del miglioramento sismico del patrimonio costruito ha una rilevanza strategica nazionale, come periodicamente emerge in occasione di terremoti che colpiscono i nostri centri abitati. Le principali difficoltà sono la necessità di utilizzare in modo integrato più tecnologie, in funzione delle caratteristiche strutturali del fabbricato e della qualità dei materiali.
Inoltre, dal punto di vista gestionale, la maggior parte degli interventi risulta molto invasiva e impone l’interruzione dell’uso dei fabbricati per un certo numero di mesi. Il progetto ha sviluppato un insieme di nuove tecnologie tra loro integrate e a bassa invasività per il miglioramento del livello di sicurezza sismico del patrimonio edilizio esistente, tramite prove realizzate in scala reale su singoli telai in conglomerato cementizio armato (come quello in foto). Le tecnologie oggetto della ricerca possono essere messe in opera per fasi successive e senza una significativa interruzione d’uso delle costruzioni.
A comune denominatore, il basso impatto degli interventi (in termini di tempo ridotto per la messa in opera) e la customizzazione per potersi adattare a vari contesti edilizi. Le principali tecnologie, combinate e integrate per raggiungere il prefissato livello di sicurezza sismica, sono:
Di sicuro interesse innovativo è stata l’esecuzione di avanzate prove di laboratorio su telai rinforzati in scala reale, dall’idealizzazione della prova alla realizzazione tramite getto in opera dei telai in calcestruzzo, comprendendo la fase di preparazione del layout strumentale di prova. Inoltre, la presenza di colonne a sezione quadrata, dotate di armatura trasversale elicoidale prefabbricata e coadiuvate da una soletta di calcestruzzo proiettato su substrato in polistirolo ha rappresentato una stimolante sfida progettuale e realizzativa.
Professore ordinario - Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali
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Plesso Bertalia, Bologna