Oltre il segno. Derrida e l'esperienza dell'impossibile

Carmine Di Martino, Inschibboleth Edizioni 2024

L’opera di Jacques Derrida ha lasciato un segno profondo nel panorama della riflessione filosofica contemporanea e non smette di produrvi effetti, investendo inoltre sempre nuovi campi del sapere e della prassi, che proprio in essa trovano l’occasione di una trasformazione e di un rilancio. La filosofia derridiana interroga radicalmente il nostro rapporto con quella memoria e quel luogo che chiamiamo Occidente, con la sua doppia e intrecciata matrice, greca ed ebraico-cristiana insieme. Come rispondere dell’eredità ricevuta? Come metterla in questione aprendola al suo futuro? Attraverso specifiche messe a fuoco dei temi della decostruzione, della scrittura, della différance, dell’impossibile, dell’evento, il volume intende rendere conto di un pensiero che non rinuncia al rigore della razionalità filosofica e al tempo stesso ne discute i limiti e gli schemi, in nome di una strenua fedeltà ai fenomeni e alle condizioni di (im)possibilità delle esperienze umane fondamentali (per esempio il dono, il perdono, l’amicizia, l’ospitalità eccetera), nonché dell’ipseità stessa. Nel suo procedere, la filosofia di Derrida è da cima a fondo attraversata dall’urgenza di pensare i problemi del nostro presente, con un implacabile esercizio della critica e un’inesausta apertura all’avvenire.