TempLi Moderni - Sezione Dialoghi

Progetto di ricerca per l'Interpretazione del sacro nell’Europa contemporanea

TempLi moderni
Il fatto del sacro nell’Europa laica contemporanea

Cosa oggi è più sacro: un tempio pagano, una chiesa parrocchiale, un museo, la sede di una banca con i suoi ingressi ben custoditi?
Cosa oggi è più misterioso: la liturgia domenicale cattolica, l’iniziazione psicoanalitica o artistica, il segreto bancario?

Il progetto lavora su un’ambivalenza, su un conflitto e su un desiderio: sull’ambivalenza del sacro, del rito, del linguaggio gestuale, del simbolico; sul loro conflitto, apparente o reale, con la liturgia e le arti cristiane contemporanee; sul desiderio di imbattersi in esperienze significative, in sperimentazioni feconde per aprire spazi di visione, di respiro, di percorso e di riflessione in vista di una loro configurazione promettente.
Oscilliamo, oggi, tra un illuminismo disincantato e critico e un romanticismo emotivotrasgressivo, tra velleità turistica e fondamentalismo, tra esteticismo ed etica, ed un desiderio di essere ‘garantiti’ ed accolti da uno spazio vagamente metafisico o religioso.

Il sacro può risultare attraente o repellente, divino o demoniaco, sanante o distruttivo, addomesticato o selvaggio, ma è sempre necessario e pericoloso. E come si rapporta al profano: lo scomunica, lo compenetra e trasforma, lo costruisce come simbolico? Il rito da parte sua sarà meccanico o sublime, quotidiano o aulico, presuppone il culto e sfocia in un gesto di abbandono o di apertura?
E il sacro, il rito e il culto, sono estranei alla liturgia cristiana o ne costituiscono il midollo, il vestito, la cornice…? E quali sarebbero gli spazi e i gesti che esprimono e ammantano, accompagnano il rito, la liturgia, l’evento sacrale?
Elmar Salmann o.s.b

Progetto preliminare
In questi ultimi anni il dibattito sui rapporti tra la cultura europea secolarizzata e la religione è divenuto, inaspettatamente, di grande attualità. L'assioma ideologico del pensiero secolarizzato del ventesimo secolo, "Dio è morto", ha cominciato a vacillare.
Fin dai tempi dell'Illuminismo la teologia si era attestata su posizioni difensive nei confronti delle scienze naturali così come delle scienze sociali e umane di stampo razionalistico, perdendo quel ruolo determinante precedentemente svolto nel dibattito intellettuale e artistico dominante in Europa. Recentemente però la teologia cattolica è tornata, a partire dal Vaticano II, a svolgere un ruolo consapevolmente attivo.
Sono invece le élites culturali secolarizzate a dover problematicamente affrontare, oggi, il fatto del Sacro: sono esse in grado di fare delle affermazioni sull'esperienza del Sacro che abbiano un senso per gli europei di oggi? Stiamo infatti assistendo all’ammissione del "fallimento della secolarizzazione" da parte di alcuni intellettuali europei di primo piano e al crescente interesse mostrato da artisti illustri per un confronto attivo con l'esperienza religiosa.
Mentre fino ad ora il rapporto tra la Chiesa e le élites culturali europee era caratterizzato essenzialmente dalla preoccupazione di evitare il contatto diretto piuttosto che dal disinteresse, si sta ora registrando da entrambe le parti una cauta disponibilità all'apertura.

Al centro dell'esperienza collettiva del Sacro delle Chiese cristiane vi è la celebrazione del rito che, nella dottrina cattolica, si esprime con forme liturgiche specifiche. Per duemila anni la liturgia ha rappresentato per l'Europa la forma per mezzo della quale la collettività si è avvicinata ed è venuta in contatto con il Sacro. Questo fatto da solo giustifica l’ambizione del progetto di concentrarsi sul confronto tra rappresentanti della cultura secolarizzata e la teologia cattolica.

Un altro motivo è rappresentato dal fatto che l'Italia è, ancor oggi, un paese dalla forte impronta cattolica in cui però, allo stesso tempo, la Chiesa e le élites laiche non di rado assumono un atteggiamento di aperta, reciproca ostilità. Un terzo motivo è il fatto che la teologia cattolica tedesca, in tutto lo spettro delle sue manifestazioni, ha dato un contributo essenziale all'avvio del dialogo tra istanze religiose e laiche. Infine, collochiamo al centro del progetto l'incontro con l'esperienza mediata dalla regole della liturgia per evitare la dispersione della cosiddetta "esperienza spirituale" e delle "religioni private" e artistiche che si sono diffuse nella vita culturale dell'Europa occidentale durante il secolo scorso.

La concentrazione su un dibattito italo-tedesco ha soprattutto ragioni di carattere organizzativo. Al centro del progetto si trova il confronto intellettuale e artistico da parte di importanti rappresentanti della cultura contemporanea dei due paesi con le conoscenze, espresse nelle regole liturgiche, che riguardano l'avvicinamento ed il contatto con il Sacro. Il Goethe-Institut di Roma ha compiuto alcune esperienze sul tema nel 2001, quando, con l'appoggio della Fondazione Ernst von Siemens e dell’allora Cardinale Ratzinger, affidò a due illustri compositori contemporanei (Wolfgang Rihm e Salvatore Sciarrino) l'incarico di scrivere brani liturgici che furono eseguiti per la prima volta nel vivo contesto della celebrazione liturgica. Un secondo tentativo fu rappresentato, nel 2004, dalla realizzazione della "Missa brevis" di Dieter Schnebel nell'ambito di una celebrazione presieduta dal Cardinale Kasper. Le positive esperienze compiute in questa manifestazione potranno essere sviluppate in forma ampliata e approfondita.

Lo scopo del progetto è di creare, in un duplice confronto bilaterale (italo-tedesco, cultura laica-cultura ecclesiastica), un forum per sondare le possibilità di avvicinare - sia su base intellettuale e scientifica che su base artistico-sensoriale - gli intellettuali e gli artisti secolarizzati all'esperienza del Sacro.

Ideazione del progetto
Alberto Alessi, Giorgio Della Longa, Michael Kahn-Ackermann, Elmar Salmann

Cura generale del progetto
Massimiliano Casavecchia, Uwe Reissig
Goethe Institut Italia
Scuola Superiore di Studi sulla città e il territorio, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna

In collaborazione con
Arcidiocesi di Ravenna e Cervia
Comune di Ravenna
Ernst von Siemens Musikstiftung, Lucerna (CH), Monaco (D)
Fondazione Flaminia, Ravenna
MAR, Museo d’Arte della città di Ravenna, Ravenna
Ravenna Festival, Ravenna
Facoltà, dipartimenti e istituti dell’Università di Bologna

Altri enti/istituzioni interessati
Conferenza Episcopale Italiana, Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici
Conferenza Episcopale Tedesca
DARC, Direzione per l’arte e l’architettura contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Deutsche Gesellschaft für christliche Kunst, Monaco (D)
Kolleg Friedrich Nietzsche, Weimar (D)
Istituto Svizzero di Roma
Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, Bologna
Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, Roma
Istituti e atenei pontifici
Università italiane ed estere

Programma della manifestazione
La manifestazione è articolata nelle seguenti quattro sezionimusica, dialoghi, arti visive e architettura.

  • Sezione 1 TempLi moderni – Musica - Suoni sacri

Istituzioni coinvolte
Ravenna Festival, Ravenna
Ernst von Siemens Musikstiftung, Monaco (D)

La manifestazione prende spunto da analoghe iniziative svolte dal Goethe Insitut negli anni passati. Diverse sono state le occasioni di incontro con alcuni tra i maggiori compositori contemporanei internazionali sul tema della musica sacra anche in contesto specificatamente liturgico.
In sintesi, si ricordano le esecuzioni delle composizioni sacre Responsorio delle tenebre di Salvatore Sciarrino e Sieben Passionstexte di Wolfgang Rihm eseguite al conservatorio Santa Cecilia di Roma nell’aprile del 2001 e la Missa Brevis di Dieter Schnebel eseguita nella chiesa di S. Onofrio al Gianicolo in Roma nel febbraio 2004.
La manifestazione ha avuto luogo nell’ambito di Ravenna Festival nella Basilica di San Vitale a Ravenna l’11 luglio 2007.

Un incontro importante quello tra Singer Pur e Wolfgang Rihm, in un luogo straordinario, per un programma tutto sacro e contemporaneo, accostamento solo apparentemente sorprendente. Singer Pur è il più importante e apprezzato ensemble vocale tedesco. Costituitisi all'inizio degli anni '90, con una originale formazione che vede un soprano, tre tenori, un baritono e un basso, non hanno limitazioni stilistiche ed il loro repertorio spazia dal medioevo all'avanguardia. Rihm è oggi il compositore tedesco più di successo della sua generazione. Ha saputo conciliare intelligentemente una conoscenza artigianale del mestiere di stampo antico con una fertile ricerca di nuove dimensioni del comporre che, senza rinunciare alle problematiche della contemporaneità, non si è mai chiusa nel ghetto di una musica per specialisti.

Il concerto è stato introdotto da Mons. Walter Brandmüller. Brandmüller che è dal 1997 canonico della Basilica di San Pietro in Vaticano e dal 1998 presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. Nel 2001 è stato eletto presidente della Commission Internationale d´Histoire Ecclésiastique Comparée (CISH). Tra i maggiori esperti, sul piano internazionale, della Storia dei Concili è direttore della rivista Annuarium Historiae Conciliorum e della collana Konziliengeschichte

  • Sezione 2 TempLi moderni - Dialoghi

Istituzioni coinvolte
Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, Bologna

Curatori
Paolo Boschini, Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, Bologna
Carlo Gentili, Dipartimento di Filosofia dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna

Rappresenta il momento di presentazione, introduzione e attiva riflessione intorno al tema del progetto generale. La sezione è costruita sul dialogo-confronto tra esponenti della cultura invitati ad intervenire su temi selezionati dai curatori. Ogni dialogo sarà condotto da un autorevole moderatore.
I primi appuntamenti costituiranno occasione di presentazione al vasto pubblico dell’iniziativa a cui faranno seguito riprese in concomitanza con gli altri eventi della manifestazione generale. I momenti saranno occasione di documentazione registrata audio/video e/o di successiva pubblicazione a stampa. I dialoghi avranno luogo nella basilica di San Vitale a Ravenna e saranno accompagnati da eventi musicali curati da Ravenna Festival. La manifestazione potrà avere luogo anche in altre sedi del territorio italiano e tedesco.

Temi proposti in prima istanza da Elmar Salmann:
Conflitti
Che cosa significa per la società essersi autonomamente sviluppata ed essere secolarizzata, profanata? Qual è la funzione del Sacro nella società europea moderna?
Desideri
Quali sono i luoghi del Sacro nella moderna società europea? Quale status ha la liturgia cristiana? Esistono moderne paraliturgie?
Ambivalenze
Qual è il rapporto arte/religione oggi? Se si osservano un’estetica della religione e una religione dell’estetica, che significato ha tale ambivalenza?
Pensieri
Come si può pensare il Sacro?
Differenze
In altre società il sacro ed il profano si rapportano in maniera diversa. Quanto diversa è la pre-modernità? Quanto diverse sono altre società e culture?

Si ipotizza una manifestazione parallela (eventi collaterali) legata al territorio che dovrebbe coinvolgere le agenzie di formazione superiore e/o universitaria.

Temi sviluppati dai curatori:
l’ipotesi formulata prevede l’organizzazione di due giornate di studio suddivise in tre sessioni nelle quali verranno sviluppati altrettanti temi.

Il titolo generale dell’evento è: "Interpretazioni del sacro nell’Europa contemporanea". Il progetto proposto prevede lo svolgimento delle seguenti tematiche:
1.      Presenze e assenze del sacro;
2.      I paradossi del sacro nella società contemporanea: tra assoluto e relativo;
3.      La città tra sacro e profano;
4.      La simbologia del sacro nella musica.

I Dialoghi  sono rivolti in particolare a un pubblico di docenti di discipline letterarie, artistiche e umanistiche, di docenti di religione cattolica e di cultori della materia (ad es. sacerdoti e operatori pastorali cattolici), di studenti degli ultimi anni delle scuole superiori e delle facoltà universitarie, specialmente situate nel territorio ravennate e romagnolo.

  • Sezione 3 TempLi moderni – Architettura - Spazi sacri

Istituzioni coinvolte
Facoltà di Architettura "Aldo Rossi" di Cesena
DARC Direzione Arte e Architettura Contemporanea

Curatori
Gianni Braghieri, Facoltà di architettura "Aldo Rossi" di Cesena
Alberto Alessi, curatore indipendente

La manifestazione prevede la realizzazione di un concorso ad inviti a livello internazionale riconosciuti e giovani protagonisti della cultura architettonica contemporanea per la progettazione di uno spazio specifico del culto cristiano. In prima istanza si propone il battistero. Verrà premiato il progetto vincitore e sarà realizzata una mostra dei progetti dei concorrenti.
Il tema oggetto del concorso sarà individuato e sviluppato secondo le indicazione definite dal/i curatore/i che si avvarrà del supporto specialistico di un teologo/liturgista (o di una commissione ristretta) di chiara fama.
I luoghi individuati dalla arcidiocesi locale per la manifestazione sono le chiese di S.Giovanni Evangelista e/o S. Agata Maggiore ma l’intervento potrebbe anche interessare altri spazi adiacenti alle antiche chiese ravennati.

Da verificare la possibilità che la manifestazione potrebbe si realizzi all’interno degli eventi collaterali delle manifestazioni della Biennale di Venezia.

Si ipotizza una manifestazione parallela (eventi collaterali): un workshop cui potranno aderire alcune facoltà di architettura europee e gruppi selezionati di studenti guidati da tutors. Il seminario finale verrà realizzato a Ravenna o in una sede prossima alla città. Il tema del workshop sarà mutuato da quello del concorso. Verrà realizzata una mostra finale dei progetti realizzati nel workshop. La sede della mostra potrebbe essere individuata nei locali del Museo della Città di Ravenna.

Ulteriori momenti di riflessione sul tema specifico dell’arte "sacra" potrebbero essere ospitati nel contenitore generale della sezione "dialoghi".

  • Sezione 4 TempLi moderni - Arti Visive - Segni sacri

Istituzioni coinvolte
MAR, Museo d'Arte della città di Ravenna, Ravenna (I)
Deutsche Gesellschaft für christliche Kunst, Monaco (D)

Curatori
Claudio Spadoni, direttore del Museo d'Arte della città di Ravenna
Erno Vroonen e Petra Giloy-Hirtz, curatori indipendenti

La manifestazione prevede la commissione di alcune opere/installazioni d’arte a due affermati artisti del panorama internazionale. Le opere saranno commissionate per essere localizzate all’interno delle chiese antiche della città di Ravenna e in relazione con la destinazione cultuale delle stesse.
Il tema del programma iconografico sarà sviluppato secondo le indicazione definite dal/i curatore/i che si avvarrà del supporto specialistico di un teologo/liturgista (o di una commissione ristretta) di chiara fama. Analogo supporto sarà a disposizione anche degli artisti coinvolti. I luoghi individuati dalla arcidiocesi locale per la manifestazione sono le chiese di S. Giovanni Evangelista, S. Agata Maggiore, S. Spirito (cattedrale degli ariani).

Si ipotizza una manifestazione parallela (eventi collaterali): un mostra ospitata all’interno delle manifestazione del MAR, che potrebbe precedere l’esposizione, con l’intento di sensibilizzazione e riflessione sul tema dell’arte sacra per la chiesa e che raccoglie opere e installazioni di autori contemporanei.

Ulteriori momenti di riflessione sul tema specifico dell’arte "sacra" potrebbero essere ospitati nel contenitore generale della sezione "dialoghi".