Significati e forme del falso

ISA Topic 2020 - "Il Falso"

  • Date: 25 MARCH 2021  from 9:30 to 17:30

  • Event location: Online event

  • Type: ISA Topic

Programma

25 Marzo 2021 ore 09.30-13.00

Saluti istituzionali
Dario Braga, Direttore ISA
Carlo Gentili, Direttore del Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, Università di Bologna

Il Falso storico
Carlo Ginzburg, Scuola Normale di Pisa, Fake news? Prendere distanze dal presente

Il punto interrogativo nel titolo sottolinea una presa di distanza rispetto a un fenomeno che viene dato troppo spesso per scontato. Una strada tortuosa e obliqua potrà riservare qualche sorpresa.

Pasquale Orsini, Istituto Centrale per gli Archivi, Falsitates et fraudes omnes evitare. Il ruolo dell’archivio nella produzione del falso storico.

Nell’ambito degli studi storici è stata dedicata molta attenzione al documento falso in tutte le sue forme, mentre risulta scarso l’interesse al ruolo che ha l’archivio (nell’accezione di complesso organico di documenti) nel produrre un falso storico. L’intervento esplora le modalità in cui le strutture archivistiche e le relazioni “documento ⟷ archivio” – nel momento in cui vengono modificate, manomesse, riconfigurate – possono determinare la trasformazione del significato originario del documento archivistico.

Il Falso artistico
Massimo Ferretti, Scuola Normale di Pisa, Specificità e oscillazioni della nozione di falso artistico.

La relazione propone una riflessione sulla rispondenza o meno della nozione di falso artistico rispetto ad una più ampia nozione di “falsità”.

Giuseppe De Gori, Tenente Colonnello Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale nella repressione della contraffazione di opere d’arte.

La repressione della contraffazione di opere d’arte è oggetto di intervento, da vari decenni, del Nucleo del Patrimonio Culturale dei Carabinieri. Le norme sulla base delle quali opera e le competenze specifiche che il Nucleo ha maturato sul campo ne fanno uno strumento di tutela imprescindibile, ormai, ma anche un osservatorio privilegiato sul fenomeno della contraffazione delle opere d’arte e sul suo contrasto.

Coordinano: Daniele Donati e Cristina Demaria

25 Marzo 2021 ore 14.30-17.30

Il Falso nelle relazioni internazionali

Filippo Andreatta, Università di Bologna, La diffusione di informazioni false come parte delle strategie belliche

La storia evidenzia come la necessità di motivare le opinioni pubbliche democratiche per entrare in una guerra abbia a volte comportato la diffusione di informazioni false. Nel secolo scorso, in particolare, dalla prima guerra mondiale e fino alla guerra in Iraq, non mancano esempi che ben possono illuminare anche le strategie perseguite dagli attuali governi, in tempi di fake news e di digitalizzazione.

Antonino Alì, Università di Trento, Le interferenze esterne sui processi elettorali interni degli Stati.

Oggetto dell’intervento è il tema delle interferenze straniere sulle elezioni degli Stati (e dell’Unione europea). Le attività svolte da o per conto di un attore straniero con il fine di alterare i meccanismi elettorali per conseguire obiettivi strategici sono sempre esistite, ma hanno acquisito un particolare vigore con la diffusione dei social media. La disinformazione è un ulteriore strumento, assieme al finanziamento di partiti politici o
organizzazioni elettorali da parte di stati stranieri, che può generare disturbo sul funzionamento dei meccanismi democratici. In particolare, verranno evidenziate le risposte dell’UE e degli Stati Uniti su questo tema anche alla luce dei problemi generati a seguito della pandemia Covid-19.

Il Falso giuridico nella dimensione documentale

Marco Bombardelli, Università di Trento, Il difficile bilanciamento tra semplificazione documentale e certezza: il falso nelle dichiarazioni sostitutive.

L’intervento prenderà in considerazione le situazioni in cui il falso è relativo alle dichiarazioni che i privati rilasciano in sostituzione degli atti di certezza dell’amministrazione, quando utilizzano le cd. “autocertificazioni”. Queste ultime presuppongono un rapporto di fiducia tra amministrazione e privato, in base al quale le dichiarazioni sostitutive sono considerate di per sé come attendibili e idonee a produrre e a far circolare le certezze giuridiche di cui le amministrazioni hanno bisogno nello svolgimento dei procedimenti di loro competenza. Il falso altera questo rapporto e fa diminuire la fiducia, creando vari problemi su cui è interessante riflettere, che vanno dall’individuazione della sua presenza, alla considerazione della sua effettiva incidenza sugli effetti dell’attività amministrativa, alle conseguenze che devono essere fatte seguire all’individuazione delle dichiarazioni false.

Alessandro Gamberini, Università di Bologna, Il falso ideologico del giudice, la responsabilità dell’ingannatore e dell’ingannato

L’accertamento della verità e la conseguente attribuzione delle responsabilità penali è il cardine dell’esercizio della funzione processuale eppure anche una sentenza può essere “falsa” e falsato il contributo dl giudice nella definizione del caso sottoposto al suo giudizio. Questo può accadere, ad esempio, perché il giudice cade nel reato di falso ideologico che alla falsità può essere indotto perché le parti, i loro legali, non hanno prodotto documentazione veritiera.

Coordinano: Marina Caporale e Daniele Donati

 

La partecipazione è libera (fino alla capienza massima dell'aula virtuale di 250 connessioni); è gradita l'iscrizione.

Per ogni informazione e per segnalare l'iscrizione si prega di scrivere a:

francesco.mazzucchelli@unibo.it