Nel tunnel si intravede una luce per il settore business che tuttavia rimane lontana per quello leisure.
Milano: la famosa luce in fondo al tunnel?
A Milano, l’andamento dell’Indice delle Attività Alberghiere mostra una timida ma costante ripresa dell’offerta del settore, per quasi tutti gli advance booking. In particolare, continua a salire l’indice a brevissimo termine (AB=1_day, che torna oltre il 50% dopo oltre un mese) e quello a breve termine (AB=14_days, che raggiunge il 60%). Si stabilizzano appena sotto il 70% gli indici di medio termine (AB=28_days e AB=56_days), mentre sale l’indice di lungo periodo (AB=140_days, ora attorno al 65%). Da un lato questi indici risentono della stagionalità, fatta dal susseguirsi di periodi di lavoro più intenso per il settore business e di altri in cui il peso delle vacanze di Pasqua e dei ponti del 25 Aprile e del 1 Maggio si fanno sentire. Quello che ci sembra di interpretare, forse con una nota di eccessivo ottimismo, è però una lenta uscita dal tunnel, sia per lo stabilizzarsi dei numeri della pandemia, sia per l’avanzamento (seppur tra ritardi e continui stop and go) del piano vaccinale, sia per l’avvicinarsi della bella stagione, che porterà con sé un allentamento delle restrizioni più rigide alla mobilità.
Venezia: il tunnel non accenna a finire
Quanto detto per Milano sembra non valere per Venezia, che anzi vede peggiorare i già pessimi Indici di Attività Alberghiera. Gli indici a brevissimo termine si stabilizzano su un preoccupante plateau del 30% (per quanto riguarda AB=1_day) o tornano al 40% (AB=14_days, che spegne il picco positivo di due settimane fa), gli altri IAA gravitano ormai da più di un mese attorno al 60%, con piccole variazioni. Questa stagnazione, che differenzia notevolmente Venezia da Milano, è probabilmente il segno più evidente della diversa prospettiva che il settore del turismo culturale ha rispetto a quello business. Ciò è dovuto in parte alla ancora incertissima sorte delle imprese culturali (musei in primis) e di quelle della ristorazione, ancora chiuse e con fortissime incertezze sul quando potranno riaprire; in parte, dalla maggiore dipendenza di Venezia dal turismo internazionale che, come vediamo da ormai un anno, è quello più fortemente colpito dalle restrizioni alla mobilità. Insomma, Venezia è ancora totalmente dentro al tunnel della pandemia.