Il cauto ottimismo è a breve termine per il settore business mentre quello culturale/leisure guarda alla primavera.
Milano: eppur qualcosa si muove
Le ultime due settimane sono state segnate, a livello nazionale, da due importanti eventi: la fiducia al nuovo Governo guidato da Mario Draghi, salutato positivamente dalla gran parte dell’opinione pubblica, e la diffusione sempre maggiore della “variante inglese” del virus, che ha tassi di contagiosità più elevati. In questo quadro a tinte contrastanti, in cui si confondono le speranze per maggiori aperture e le paure per la temuta terza ondata della pandemia, il settore alberghiero milanese risponde con una certa flemma, mostrando un lento ma costante rialzo degli Indici di Attività Alberghiera. Sale di qualche punto, dirigendosi verso il 60%, l’IAA a brevissimo termine (AB=1_day) e verso il 65% quello a breve termine (AB=14_days). In leggero rialzo anche quello a due mesi (AB=56_days), che supera il 70%. Stabili o in leggero ribasso gli indici AB=28_days e AB=140_days, comunque su valori simili e superiori al 65%. Insomma, il settore milanese sembra proseguire in una fase di cauto ottimismo ma anche di attesa, anche causata dai ritardi e dalle incertezze legate alla realizzazione del piano vaccinale.
Venezia: si guarda alla primavera
I due eventi ricordati per Milano (fiducia al nuovo Governo nazionale e incremento di diffusione della variante inglese) sono ovviamente rilevanti anche per Venezia e per il suo settore alberghiero, la cui risposta è però notevolmente diversa. La natura di Venezia come destinazione culturale e leisure fa sì che il settore guardi soprattutto alla stagione primaverile che dovrebbe iniziare, pandemia permettendo, tra poche settimane. In questo senso, gli Indici di Attività Alberghiera mostrano una netta divaricazione: rimangono molto bassi quelli a breve termine (AB=1_day, che sale leggermente al 35% e AB=14_days, che scende al 45%), mentre si concentrano attorno al 62%-63% quelli a medio e lungo termine (AB=28_days, in risalita, AB=56_days, in leggera discesa, AB=140_days, in leggera salita). Una lettura incrociata di questi dati mostra che il settore alberghiero di Venezia ha ormai archiviato la stagione invernale e guarda al periodo che include le Vacanze di Pasqua e i tradizionali ponti del 25 Aprile e del Primo Maggio. Le incertezze relative al piano vaccinale e all’evoluzione della temuta terza ondata della pandemia sono quindi presenti, anche se sembra che le aspettative per la stagione primaverile siano ad oggi improntate ad un cauto ottimismo.