Recupero e cambio di strategia per il segmento business, segnali contrastanti per quello leisure
Milano: verso il pieno recupero.
La ripresa delle attività economiche a settembre si riflette in un continuo miglioramento dell’indice delle attività alberghiere (IAA). La quota di hotel che accetta prenotazioni istantanee (curva AB=1_day) raggiunge quasi l’80%, mentre una percentuale che varia tra l’80% e il 90% degli alberghi è attiva a 14, 28 e 56 giorni. L’unica curva in controtendenza continua ad essere quella a 140 giorni, quindi per pernottamenti a febbraio 2021 (curva AB=140_days). Questa flessione (che continua da molte rilevazioni) suggerisce ormai che la strategia online applicata dal management delle imprese alberghiere sta cambiando: di fronte alla forte incertezza legata alla situazione contingente, gli alberghi preferiscono non prendersi impegni a medio-lungo termine, definendo le strategie di prenotazione con un minore anticipo e per periodi più brevi.
Venezia: Segnali contrastanti.
La dinamica dell’offerta on-line a Venezia è più sfaccettata e in parte controversa, anche in considerazione del diverso segmento di mercato a cui la città si rivolge. Innanzitutto, notiamo come la quota di hotel attivi nel booking online è più bassa che a Milano. Inoltre, le curve di breve periodo sono essenzialmente invariate, attestandosi poco sotto l’80%, (curve AB=1_day e AB=14_days), mentre quelle a medio termine (curve AB=28_days e AB=56_days) continuano ad essere in leggera flessione, scendendo anche sotto il 70%. L’elemento più critico si conferma però la tendenza negativa di lungo periodo, con la curva AB=140_days che, nonostante un leggero rialzo, si attesta comunque al 60%. Questo è, purtroppo, il segnale più chiaro che le prospettive sui primi mesi del prossimo anno continuano ad essere sostanzialmente negative, con il 40% degli alberghi che non accetta, in data odierna, prenotazioni per Febbraio 2021.