Milano. Il lento e graduale ritorno alla “nuova” normalità
L’evoluzione della disponibilità alberghiera nelle prime quattro settimane di autunno conferma le tendenze già avviate nel mese precedente. Con l’arrivo della nuova stagione, l’attività alberghiera si avvicina finalmente ai valori pre-pandemia, e la quota di hotel che offrono camere online supera l’80% sia nel brevissimo termine (AB=1_day), sia per prenotazioni di medio periodo (AB=14_days, AB=28_days, AB=56_days). Si accentua invece la controtendenza relativa alle prenotazioni di lungo periodo (AB=140_days, corrispondente alla metà del mese di marzo 2022) il cui indice scende fino al 50%. Un supplemento d’indagine sarebbe qui necessario per scoprire le ragioni di questa diminuzione, ma sembra che la generale incertezza sull’evoluzione della pandemia e del quadro macroeconomico stia portando il settore alberghiero milanese ad un cambiamento strutturale nella gestione dell’offerta, evitando la presenza sul mercato online quando l’anticipo è troppo elevato. Il confronto con Venezia suggerisce però che questa tendenza ad una “nuova normalità” è limitata alla città lombarda, essendo quindi legata al settore business.
Venezia. L’autunno porta con sé stabilità e prospettive positive
La quota di alberghi che a Venezia offrono camere a diverse scadenze si mantiene attorno al 70-75%, quindi leggermente più bassa della quota di Milano. E’ quindi evidente che Venezia, più legata al turismo internazionale e al segmento leisure e culturale, sconta un leggero ritardo nel recupero della domanda. Rispetto al mese precedente, si segnala una leggera diminuzione degli indici di medio termine (AB=28_days e AB=56_days) e un significativo miglioramento delle prenotazioni a lungo termine (AB=140_days), il cui indice si avvicina anch’esso al 70%. La continua incertezza legata alla paura di nuovi freni alla mobilità internazionale penalizza quindi il settore alberghiero veneziano (se confrontato a quello di Milano), anche se le prospettive per la primavera, da sempre stagione importante per la città lagunare, sono invece migliori di Milano e mostrano un netto miglioramento.