Milano riparte con passo da maratoneta, Venezia sembra una velocista.
Milano: con passo lento ma costante
Gli ultimi giorni hanno portato dei cambiamenti significativi nella normativa nazionale. Il nuovo Decreto approvato dal Governo e che entra in vigore mercoledì 19 maggio istituisce regole e date certe per la riapertura delle diverse attività, cominciando con la progressiva riduzione del cosiddetto “coprifuoco”, l’apertura nelle prossime settimane di piscine, palestre e parchi tematici, e arrivando infine all’istituzione del certificato vaccinale. Insomma, il viaggio verso la normalità riparte e gli alberghi di Milano si mettono in marcia con passo lento ma costante. La quota di alberghi che offrono camere online nel breve e brevissimo periodo sale oltre il 60% (AB=1_day) e arriva al 70% (AB=14_days), gli indici di attività alberghiera a medio termine si stabilizzano oltre il 70% (AB=28_days e AB=56_days), mentre il solo indice a cinque mesi (AB=140_days) mostra una flessione nonostante si riferisca ad un periodo (ottobre) che per il settore dei viaggi business dovrebbe essere importante. Al momento non possiamo sapere se questo segnale negativo dipenda da un peggioramento delle aspettative sulla tenuta del settore nel lungo periodo, il che implicherebbe gravi conseguenze sulla redditività del 2021, o da un progressivo ritardo nella realizzazione delle strategie aziendali, che dipende anche dal cambiamento delle abitudini dei turisti. Infatti, a causa del grado elevato di incertezza, è noto che in questo periodo le persone tendono a definire i propri viaggi più a ridosso della partenza.
Venezia: pronti, partenza, via!
è molto interessante vedere come le due città analizzate (Milano e Venezia) rispondano in maniera molto diversa allo stesso cambiamento nelle condizioni generali. Se Milano riparte con passo da maratoneta, Venezia sembra una velocista, e i propri indici di attività alberghiera mostrano un balzo verso l’alto nell’ultimo mese. L’indice a brevissimo (AB=1_day) passa dal 25% al 50% nel giro di un mese, mentre quello a breve (AB=14_days) passa nello stesso periodo dal 35% al 60%. Salgono, avvicinandosi alla quota del 65-70%, anche gli indici a medio termine (AB=28_days e AB=56_days). L’unico indice che rimane costante è quello a cinque mesi (AB=140_days) che in parte dipende dal fatto che si riferisce ad un periodo (ottobre) di bassa stagione per il segmento leisure, e in parte dal ritardo con cui hotel e turisti decidono le proprie strategie in questi tempi di grande incertezza. In attesa dei turisti stranieri, sembra che Venezia abbia capito che può comunque lavorare quasi a pieno regime con i viaggiatori domestici, che hanno la rara possibilità di visitare la Serenissima in condizioni uniche, senza una gran parte del turismo di massa. Ci aspettiamo quindi che il trend positivo degli indici di attività alberghiera continui anche nelle prossime settimane, con il completo avvio della stagione estiva.