Report 15/06/2021

Ora i segni di ripresa ci sono ma l'autunno fa paura a entrambi i segmenti.

milano 15062021

A Milano si fa con il turismo che c’è ma le prospettive non sono positive.

L’Italia in zona bianca non ha effetti rilevanti sul comparto alberghiero milanese. Tutti gli indici di attività alberghiera si mantengono intorno al 68% una notizia positiva solo a metà perché, da un lato, siamo ad un +15% rispetto all’anno passato ma, dall’altro, a -20% rispetto alla situazione pre-Covid (o anche solo all’autunno 2020). Si vede l’effetto “Ferragosto” (la curva AB=56_day è l’unica in diminuzione) ma il dato più importante è quello che non si vede: la ripresa autunnale. La curva (AB=140_day) cresce leggermente ma non mostra picchi di fiducia compatibili con le attese di ripresa del comparto MICE.  Insomma, a Milano si fa con il turismo che c’è ma non si crede nel ritorno del segmento più ricco e le prospettive – soprattutto reddituali – non sono quindi positive. Le 30 imprese su 100 che non offrono camere per l’autunno (l’alta stagione del turismo business) sono il dato che meglio riassume questa crisi latente.

venezia 15062021

Venezia non si arrende e consolida i segnali di ripresa dell’attività alberghiera.

Il forte rallentamento dei contagi e gli accordi per la libera circolazione dei turisti europei confermano la ripresa degli indici di attività alberghiera a breve e brevissimo termine (AB=1_day e AB=14_days) anche se ad un ritmo di crescita ridotto. Nessun indice riesce a sfondare il tetto del 70%, nemmeno la curva AB=56_days (l’unica in ribasso) che in questa rilevazione si riferisce al periodo di Ferragosto. Pur considerando che molte imprese restano ancora inattive su Internet, vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno. L’attività a breve è infatti superiore rispetto a quella registrata nello stesso periodo del 2020 mentre le curve agli orizzonti di prenotazione più lontani (AB=56_days e AB=140_days) rimangono a -10%. Insomma, le imprese veneziane si godono la fine di questa primavera e guardano con maggiore prudenza (speriamo non sia sfiducia) a quello che succederà ad ottobre.