Bassa stagione per Milano che rimane cauta per l'autunno, Venezia in ripresa ma è lontana dai ritmi pre-covid
Milano rallenta ad agosto; segnali deboli per l’autunno.
Mentre la fiducia nel breve periodo continua a migliorare anche in piena estate, due situazioni ben distinte ma chiare emergono agli occhi dei manager delle strutture alberghiere milanesi. Da un lato, il turismo business si avvicina al periodo di bassa stagione, quando ad agosto gran parte delle imprese si fermano per la pausa estiva. A dimostrarlo il fatto che gli Indici di Attività Alberghiera a 14 e a 28 giorni calano, toccando tassi del 60% (AB=14_days e AB=28_days). Dall’altro lato, si confermano le tendenze per l’alta stagione, con gli indici di Attività Alberghiera che da settembre a Natale toccano quota 70% (AB=56_days e AB=140_days). Ormai le aspettative sul futuro sembrano stabilizzarsi ma le previsioni sulla stagione autunnale-invernale sono più caute, incorporando il rischio di una quarta ondata della pandemia con il calo delle temperature.
Venezia raggiunge Milano ma è ancora lontana dai ritmi pre-Covid.
La prima riflessione che viene naturale guardando il grafico di Venezia è la forte convergenza degli Indici di Attività Alberghiera, indipendentemente dall’orizzonte temporale. Circa il 70% delle strutture alberghiere offrono camere nel brevissimo (AB=1_day), breve (AB=14_days e AB=28_days), medio-lungo periodo (AB=56_days e AB=140_days), da luglio a novembre. L’arrivo del caldo ha infuso fiducia ai gestori delle strutture alberghiera o almeno a una parte di essi. Infatti, pur raggiungendo una quota alta di hotel attivi sulle piattaforme online, manca all’appello ancora il 30% delle strutture alberghiere rispetto a periodi pre-Covid. La ripresa, seppur lenta e parziale, dei flussi turistici incoming può avere frenato la riapertura di svariate attività turistiche specializzate nel turismo straniero.