Milano con prudenza riapre le prenotazioni, Venezia ai minimi storici continua a puntare al Carnevale
Milano: passato il Natale si torna (con prudenza) ad aprire le prenotazioni
La ripresa delle attività lavorative porta più hotel a offrire camere online. La curva AB=1_day torna a salire ai livelli pre-natalizi, suggerendo che la fiducia “di fondo” del comparto alberghiero milanese è immutata rispetto a inizio dicembre (come immutate sono le restrizioni agli spostamenti). Questo gennaio non è però come il passato settembre: l’effetto benefico della ripresa delle attività lavorative è evidente nella risalita delle curve di medio periodo (AB=14 e 28_days) che tuttavia rimangono ben al di sotto dei livelli raggiunti nelle rilevazioni di agosto segnalando peggiori aspettative sull’impatto della ripresa dell’attività fieristica. La stasi della fiducia è confermata dalle curve di lungo periodo (AB=56 e 140 days), in lieve miglioramento ma ancora 30 punti percentuali sotto al livello che misura(va) la normalità.
Venezia: azzerato il turismo, ma si continua a puntare sul Carnevale
La conferma del blocco degli spostamenti interregionali fa sprofondare Venezia in crisi nera, come segnala la curva l’AB=1_day vicina ai minimi storici del periodo di lockdown. Non si vedono turisti, ma gli albergatori confidano che una boccata di ossigeno possa arrivare dal Carnevale visto che le uniche curve in risalita sono quelle per le prenotazioni a 14 e 28 giorni (AB=14_days e AB=28_days). Che sia solo un effetto “stagionale” lo si capisce dalle curve di lungo periodo (AB=56 e 140 days) che da diverse rilevazioni oscillano poco sopra il 60%, un livello insoddisfacente per una delle capitali del turismo culturale italiano, e molto lontano dall’indice di attività pre-pandemia. La campagna vaccinale, con l’Italia in testa in Europa per percentuale di popolazione vaccinata, potrebbe fare ripartire il mercato ma le imprese alberghiere veneziane non credono che la ripartenza possa avvenire prima dell’estate.