Report 07/07/2020

Nuovi segnali positivi per il segmento business in autunno ma la ripresa non è per tutti in quello leisure.

Milano: nuovi segnali positivi per l’autunno. 

In questa settimana, a Milano si consolidano le strategie adottate dalle strutture alberghiere per la stagione estiva: è sostanzialmente stabile la percentuale di alberghi che ha deciso di rimanere aperta per il mese di luglio e agosto. L’indice di Attività Alberghiera a 1, 14, 28 giorni indica che circa il 60% delle strutture offre camere per tutta l’estate. In particolare, aumenta ulteriormente la percentuale di hotel già aperti, che offrono camere nell’immediato (AB1_day) mentre continuano a calare gli hotel che offrono camere oltre la metà di luglio e all’inizio di agosto (AB14_days e AB28_days). La ripresa dell’attività di molte aziende a settembre rilancia il turismo business, accompagnato dalla riapertura di molte strutture alberghiere. Infatti, l’indice di Attività Alberghiera a medio termine (AB56_day) registra una forte ripresa. Continua a crescere in maniera quasi impercettibile la percentuale di alberghi che offre camere a fine novembre, superando la quota dell’80% degli hotel (AB140_days). Manca ancora all’appello il 20% degli hotel, che non solo ha deciso di non aprire per la stagione estiva, ma ancora non offre camere per la stagione autunnale alle porte. Questa percentuale potrebbe, da un lato, individuare una quota di hotel che ha deciso di non affidarsi più alle OTA, ma potrebbe anche segnalare una difficoltà a stare sul mercato, viste le prospettive incerte sui flussi turistici, i costi e le condizioni connesse ai protocolli di sicurezza da adottare.

Venezia: la ripresa non è per tutti. 

Anche a Venezia si consolida la quota di alberghi che ha deciso di riaprire. Con l’arrivo dell’alta stagione, continua leggermente a crescere la quota di alberghi che offrono camere nell’immediato, assestandosi al 65% (AB1_day), a fine luglio (pari al 70% - AB14_days), e all’inizio di agosto (pari al 75%, AB28_days). Cresce in modo più netto la quota di strutture che offre camere dai primi di settembre (pari al 75%, AB56_days) mentre cala leggermente ma in modo costante la percentuale di alberghi aperti alle porte dell’inverno (pari al 70%, AB140_days). La convergenza dei vari indici si assesta tra il 65% e il 75%. Questo significa che più di un quarto delle strutture alberghiere non solo ha deciso di non aprire per l’estate ma è incerta anche su cosa fare in autunno. L’incertezza legata alla dinamica della pandemia nei diversi paesi e la nascita di nuovi focolai rende ancora molto difficile la ripartenza dei flussi internazionali di turisti del segmento leisure, influenzando fortemente la ripresa del settore turistico della Serenissima.