L’incertezza sulle modalità di apertura della Fase 2 influenzano negativamente le aspettative degli imprenditori turistici.
Milano: aspettative in lieve miglioramento ma l’incertezza scoraggia ancora la ripresa.
L’indice relativo a martedì 5 maggio raccoglie le aspettative degli imprenditori all’indomani dell’inizio della Fase 2 che sancisce l’inizio dell’allentamento di alcune misure restrittive e una maggiore, seppur limitata, mobilità. L’incertezza legata al timing, alla modalità di riapertura delle varie attività e alla mobilità extra-regione allunga i tempi di ripresa e non migliora la fiducia degli imprenditori.
L’andamento dell’Indice dell’Attività Alberghiera rispecchia questa condizione generale. Sebbene le aspettative a brevissimo termine riprendano a crescere (AB1_day), la percentuale di camere in vendita nella OTA rimane tuttora intorno al 30%. Le aspettative a breve termine (AB14_days) riprendono a calare, rimanendo sostanzialmente ancorate alle stesse condizioni in vigore all’inizio della Fase 2, sia in termini di mobilità che di condizioni di apertura. Migliori ma sostanzialmente stazionarie sono le prospettive a medio e medio-lungo termine (AB28_days, AB56_days, AB140_days) che oscillano tra il 70% e l’80% della piena capacità. Questa sostanziale stazionarietà sembra significare un’attesa di maggiore chiarezza sulle misure da adottare nei prossimi mesi di ripresa e sui tempi di riapertura.
Venezia: aspettative in continua diminuzione.
Le forti limitazioni alla mobilità anche in Fase 2, l’apertura limitata delle attività di carattere prevalentemente turistico (tra cui bar, pub e ristoranti), l’incertezza sulle modalità di apertura influenzano negativamente le aspettative degli imprenditori turistici.
L’andamento dell’Indice dell’Attività Alberghiera per la città continua ad essere negativo, indipendentemente dall’orizzonte temporale. Sebbene le aspettative a brevissimo termine (AB1_day) siano sostanzialmente stabili, le prospettive a breve, medio e lungo termine (AB14_days, AB28_days, AB56_days, AB140_days) continuano a diminuire, legate anche ai provvedimenti che prevedono la riapertura di gran parte delle attività del settore turistico a partire da giugno. La percentuale di camere offerte nella OTA nel breve e brevissimo periodo oscilla tra il 35% e il 50% della piena attività, mentre quelle a medio e medio-lungo periodo variano da un 65% al 75% della piena capacità, indice di una limitata fiducia di ripresa della stagione estiva.