Report 06/04/2021

Calma piatta a Milano, Venezia guarda a maggio

Milano: calma piatta

Le ultime due settimane non hanno portato cambiamenti degni di nota nel livello di attività del settore alberghiero di Milano. D’altronde, la situazione generale della pandemia nel paese è in una fase di stallo, con molte delle regioni (inclusa la Lombardia) in “zona rossa” e sottoposte a stringenti limitazioni alla mobilità ancora per le prossime settimane. La quota di alberghi che offrono camere online nel breve e brevissimo periodo continua a rimanere attorno al 60% (AB=1_day e AB=14_days), mentre l’unico Indice di Attività Alberghiera che mostra un leggero rialzo è quello a 28 giorni, che pareggia l’IAA a 56 giorni al valore del 70%. Questo rialzo deriva probabilmente dalle aspettative per una graduale ripartenza della mobilità e dei viaggi a partire dal mese di Maggio, così come avvenne nel 2020.

 

Venezia: si guarda al mese di maggio

Diversamente da Milano, l’Indice di Attività Alberghiera di Venezia continua ad avere valori molto più bassi, soprattutto per prenotazioni fino a 14 giorni, scontando le peggiori condizioni e aspettative del turismo leisure e culturale rispetto a quello business. In questo senso, i leggeri aumenti degli indici a breve e a brevissimo termine vanno letti in termini relativi, rimanendo molto negativi: AB=1_day risale poco oltre il 20% mentre AB=14_days arriva al 36%. Gli indici più lungo termine (AB_56_days e AB=140_days) si mantengono oltre il 60% e in leggera crescita. L’unico incremento degno di nota, come nel caso di Milano, riguarda l’IAA a 28 giorni (AB=28_days) che sale di 5 punti superando il 65%. Anche il segmento leisure e internazionale, tipico di Venezia, sembra quindi guardare alle riaperture graduali che si ritiene inizieranno nel mese di maggio.