Per entrambi i settori ancora non sembra manifestarsi una chiara luce in fondo al tunnel.
Milano: La possibilità di una terza ondata pandemica ingessa la ripresa del settore.
Gli spiragli di speranza legati al rallentamento dei contagi in Lombardia e in Italia moderano il calo di fiducia degli operatori del settore alberghiero che, pur tuttavia, continua a diminuire.
Nonostante le festività natalizie fisiologicamente sanciscano un freno al turismo business, l’incertezza relativa ai provvedimenti sulla mobilità intra-regionale sembra scoraggiare i flussi diretti a Milano per tutto il mese di dicembre. Gli indici a 1, 14 e 28 giorni (AB=1day, AB=14_days e AB=28_days), infatti, continuano a calare, sebbene a un tasso minore rispetto all’ultima rilevazione, scendendo sotto il 60%.
L’incertezza legata alla fine di questa seconda ondata di contagi e la possibilità di una terza ondata pandemica ingessa la ripresa del settore auspicata per il 2021. Gli indici di attività alberghiera di medio e lungo periodo sembrano stabilizzarsi intorno al 65% (AB=56_days e AB_140_days). La forte incertezza sulla diffusione pandemica e sulle tipologie di provvedimenti adottati dai policy maker per contrastare i contagi sembrano quindi non solo compromettere la stagione turistica invernale ma mettono in seri dubbi anche la ripresa dell’attività alberghiera a primavera.
Venezia: Natale compassato e attività a picco; qualche speranza in più per il 2021.
Il turismo business (di Milano) e leisure (di Venezia) sembrano fornire fotografie simili.
Fino a fine dicembre, la fiducia degli imprenditori turistici è in continua caduta anche a Venezia, ma a tassi minori. Solo il 40% delle strutture alberghiere offre camere online a un giorno (AB=1_day), mentre circa il 52-53% degli alberghi accetta prenotazioni online da metà a fine dicembre. Qualche speranza in più si registra per fine gennaio, con l’indice di attività alberghiera che sembra stabilizzarsi intorno al 62% (AB=56_days).
Risulta stazionaria e di poco superiore la quota di alberghi che offrono camere per metà aprile (AB=140_days raggiunge circa il 65%). Ancora non sembra manifestarsi una chiara luce in fondo al tunnel. La ripresa della curva dei contagi in diversi momenti e con diversa intensità nei vari paesi ritarda la riapertura dei confini e la ripartenza dei flussi turistici internazionali. Da novembre è calata e non si è più ripresa la quota di hotel presenti sulle OTA e, da allora, all’appello mancano circa il 35% delle strutture alberghiere attive online in periodi pre-Covid.