Rapporto 08/03/2022

La fine delle restrizioni Covid pesano – in positivo – più della crisi Ucraina

Milano. L’offerta di camere non è ancora condizionata dalle ripercussioni della guerra sull’economia mondiale.

A Milano le curve di attività alberghiera di medio e breve periodo si stabilizzano attorno all’80%, un valore molto vicino a quello pre-covid e tipico dei periodi dell’alta stagione del turismo business. Ricordato che in passato l’offerta si è sempre adeguata alla domanda, possiamo concludere che la guerra in Ucraina – e le difficoltà segnalate da molti segmenti produttivi – non hanno avuto ancora effetti significativi sul turismo business.

Anche guardando all’estate il mercato rimane confidente. Infatti, l’offerta di camere a 140 giorni (AB=140_days) continua a crescere e riduce la distanza con le curve di breve, superando il 70%.  È un segnale importante visto che stiamo osservando pernottamenti in un periodo (il fine luglio) dove ci si aspetta un tipo di turismo che è anche leisure.

Venezia: La fine delle restrizioni Covid pesano – in positivo – più della crisi Ucraina

L’annunciata fine delle restrizioni sul Covid è un antidoto formidabile alle preoccupazioni generate negli albergatori veneziani dal conflitto ucraino. Tutte le curve sono in rialzo e si raggruppano in un range di 5 punti percentuali sopra il 70%. Siamo molto vicini ai livelli pre-Covid ma – soprattutto – molto lontani dai livelli di sfiducia del marzo 2021 quando gli indici a breve (AB=1_days e AB=14_days) erano sotto il 33%. Il quadro che ci restituiscono le curve di attività alberghiera per il segmento leisure-internazionale è positivo soprattutto se si guarda alla stagione calda (AB=140_days e AB=56_days vicine al 75%), un’altra indicazione che, almeno per ora, non si attendono conseguenze negative dalla guerra sui flussi internazionali tra primavera ed estate.