CHI SIAMO

Daniel Borselli

Assegnista di ricerca, L-ART/03, Università degli Studi di Firenze

Daniel Borselli è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Firenze, dove si occupa dei rapporti tra sostenibilità, beni culturali e nuove tecnologie. Ha pubblicato il libro Tristi tropi. Sulla possibilità di un'arte pubblica alla fine del mondo (Gli Ori, 2023) e numerosi articoli o saggi, tra cui Facing Power. Fotografia, partecipazione e tattiche di resistenza artistica nella sorveglianza contemporanea («VCS - Visual Culture Studies», 2023, con Giorgia Ravaioli) e Darkness Visible: The Art of Occupying Public Space as a Space of Appearance (Edizioni Ca’ Foscari, 2022). Ha inoltre co-curato, con Claudio Marra, il volume collettivo Paradigmi del fotografico (Pendragon, 2022) e, nell'ottobre del 2022, ha vinto la prima edizione del Premio Scripta per la giovane critica d'arte, assegnato dall'Associazione "Scripta. L'arte a parole", in collaborazione con Gli Ori editori contemporanei e Libreria Brac, Firenze.

Tra le pubblicazioni recenti affini alle tematiche del gruppo di ricerca: 

Borselli, D., 2023. Tristi tropi. Sulla possibilità di un’arte pubblica alla fine del mondo. Pistoia: Gli Ori editori contemporanei [monografia]. ISBN 978-88-7336-960-8.

Borselli, D., Riyahi, Y., 2023. Arte oscena in luogo pubblico. La fotografia e la rappresentazione del corpo femminile nello spazio urbano. In: Arte e spazio pubblico, pp. 252-257. [capitolo di libro] ISBN 9788836652860.

Borselli, D., Ravaioli, G., 2022. Facing Power. Fotografia, partecipazione e tattiche di resistenza artistica nella sorveglianza contemporanea. “VCS – Visual Culture Studies”, 5, pp. 115-132. [articolo] ISBN 9791222300283. 

Borselli, D., 2022. Darkness Visible: The Art of Occupying Public Space and its Space of Appearance. In: G. Gelmi, A. Kozachenko-Stravinsky, A. Nalesso, eds. Space Oddity. Exercises in Art and Philosophy. Venezia: Edizioni Ca’ Foscari, pp. 5-22. [capitolo di libro] ISBN 978-88-6969-675-6.

Borselli, D., 2022. Framing the Future. Year 3 di Steve McQueen e la fotografia nello spazio pubblico. In C. Marra, D. Borselli, a cura di. 2022. Paradigmi del fotografico. Bologna: Pendragon, pp. 230-38. [capitolo di libro] ISBN 9788833644639. 

Marra, C., Borselli, D., a cura di. 2022. Paradigmi del fotografico. Bologna: Pendragon [curatela] ISBN 9788833644639.

Borselli, D., 2022. The Most Radical Exposure. Displaying Photography in Public Space. In: G. Argan, L. Gigante, A. Kozachenko-Stravinsky, eds. 2022. Behind the Image, Beyond the Image. Venezia: Edizioni Ca’ Foscari, pp. 67-78. [capitolo di libro] ISBN 978-88-6969-588-9.

Borselli, D., Ravaioli, G., 2021. Tracce dal futuro. Leggibilità e virtualità in The Anthropocene Project. “Piano B. Arti E Culture Visive” [CLASSE A ANVUR], 6(1), pp. 87-110. [articolo] ISSN 2531-9876.

Arianna Casarini

Assegnista di ricerca, L-ART/04, Università di Bologna

Arianna Casarini è assegnista di ricerca presso l’Università di Bologna. Le sue ricerche si concentrano sulla critica alle istituzioni culturali dedicate all’architettura e sulle problematiche ideologiche connesse alle pratiche espositive e alla museificazione dell’architettura, dedicando particolare attenzione ai problemi metodologici e operativi dell’architettura contemporanea. Dal 2022, è membro del gruppo di ricerca internazionale Spazi ed attori del collezionismo e della connoisseurship dell’Università di Bologna e, dal 2023, del gruppo di ricerca inter-universitario (UNIBO - Università di Bologna; UNIUD – Università di Udine) Pensiero Esibito Radicale. Mostre di architettura in Italia in età contemporanea, vincitore del finanziamento PRIN 2022. Collabora inoltre come assistente editoriale alla rivista HPA – Histories of Postwar Architecture, mentre partecipa anche a progetti editoriali indipendenti.

Tra le pubblicazioni recenti affini alle tematiche del gruppo di ricerca: 

Casarini, A.  “Institution Building” at CIVA: Experimenting with Institutional Criticism Through Architectural Exhibition. In MMD - Museum, Materials, and Discussion. Journal of Museum Studies, vol.I, marzo 2024. [in corso di pubblicazione]

Casarini, A. "Space in Mediations. Re-Situating Architectural Experience in the Exhibition."In Space Oddity: Exercises in Art and Philosophy, eds. G. Gelmi, A. Nalesso, A. Kozachenko-Stravinsky, Quaderni di Venezia Arti 6: Venezia, dicembre 2022. https://doi.org/10.30687/978-88-6969-675-6/002.

Casarini, A. "Translating Architecture into Images. Problematics of Architecture on Display." In Behind the Image, Beyond the Image, eds. G. Argan, L. Gigante, A. Kozachenko-Stravinsky, Quaderni di Venezia Arti 5: Venezia, maggio 2022. https://doi.org/10.30687/978-88-6969-588-9/001.

Casarini, A. "Fotografata ed esposta: architettura in mostra come immagine, opera, critica e progetto. Spunti da Bas Princen e Filip Dujardin." In Paradigmi del fotografico, C. Marra, D. Borselli (a cura di), Pendragon: Bologna, 2022.

 

Francesca Castellani

Professoressa Associata, L-ART/03, Università Iuav di Venezia

Insegna storia dell’arte contemporanea allo Iuav di Venezia e al Dottorato di ricerca in Storia delle arti di Venezia. Si occupa da molti anni di storia dei sistemi espositivi e dei dispositivi di allestimento, interrogati nelle diverse dimensionalità che esprimono (fisiche, politiche, concettuali, gestionali, identitarie…), con un focus paradigmatico sulla Biennale di Venezia. A questi temi ha dedicato saggi e convegni (Lo Scrittoio della Biennale, Venezia, 2009-oggi; Esposizioni/Exhibition, Parma, CSAC, 2017; Staging Exhibit Display, Venezia, 2022-2024), coordinato ricerche e gruppi di lavoro (Venice Biennale Study Group; Visualizing Venice Biennale; BiTES: Biennale Teorie e Storie), scritto saggi e curato volumi. Di prossima uscita presso l’editore Postmedia il libro Ricerche sulla Biennale. È coordinatrice dell'Unità di Ricerca BiTES - Biennale Teorie e Storie/Biennial Theories & Stories. Fa parte del Cluster Iuav IMPACT – Rigenerazione urbana ad alto impatto sociale e ambientale e del gruppo di ricerca “Law, Art And Humanities: Methodology Of Creative Connections”. Altri versanti della sua ricerca sono dedicati alle dinamiche di proiezione e risemantizzazione culturale operanti in movimenti quali orientalismi, revivalismi, primitivismi, e alla costruzione di canoni storiografici come l’Impressionismo.

Tra le pubblicazioni recenti affini alle tematiche del gruppo di ricerca: 

F. Castellani, J. Glicenstein, F. Zanella (eds.), Questioning Exhibit Display. Paris: Hermann, in press.

F. Castellani, Ricerche sulla Biennale, Milano: Postmedia, in press.

F. Castellani, Storia degli allestimenti e storia dell’arte: una chiave di revisione. In E. Bonini Lessing, L. Calogero, F. Castellani, G. Toneguzzi (eds.), Patrimonio, Territorio, Design. Monticello: Ronzani, 2024, p. 45-53.

F. Castellani, Mettere in spazio l’archivio. Canovaccio di riflessioni su alcuni casi di allestimento. In: Archivi esposti: Teorie e pratiche dell’arte contemporanea. Macerata: Quodlibet, 2022, p. 41-48.

F. Castellani, Venezia 1903. L’investitura delle “arti decorative” alla Biennale. In: Design esposto: Mostrare la storia, la storia delle mostre, atti del 5 convegno nazionale AIS/Design (2021), 2022 p. 24-41,

F. Castellani, Il cantiere Biennale. In: I. Peron (ed.), DACC : Architettura Costruzione Conservazione : Ricerche 2012-2018. Milano: Mimesis, SUSTAINABLE HERITAGE, vol. 5, 2019, p. 208-215.

F. Castellani, Storia dell'arte e/o storia delle esposizioni. “Ricerche di S/Confine”, 2018, p. 201-215.

F. Castellani, F. Gallo, V. Stuckelj, F. Zanella, S. Zuliani (eds), Esposizioni /Exhibitions, atti del convegno internazionale (2017), Ricerche di S/Confine, Dossier 4, 2018. 

F. Castellani, Il filo di Arianna : la nascita del premio della critica alla Biennale (1897). In: Crocevia Biennale, Milano: Scalpendi, 2017, p. 23-32.

F. Castellani, E. Charans (eds), Crocevia Biennale. Milano: Scapendi, 2017.                          

F. Castellani, "Febbre moderna". Strategie di visione della città impressionista. In La Cultura y la Ciudad, atti del convegno internazionale (2015). Granada: Universidad de Granada, 2016, p. 433-438

F. Castellani, M. Carraro, E. Charans (eds), Lo Iuav e la Biennale di Venezia: figure, scenari, strumenti, Venezia-Padova, Il Poligrafo, 2016.

Davide Da Pieve

Dottorando, L-ART/03, Université Paris 8

Davide Da Pieve (1986) è storico dell'arte e dottorando in Estetica, Scienze e Tecnologie delle Arti all’Université Paris 8. Concentra i suoi interessi nella storia delle esposizioni con particolare attenzione alle pratiche e al ruolo degli spazi espositivi alternativi nel mondo dell’arte contemporanea. Dal 2017 fa parte del gruppo di ricerca «dare_SPAZI» dell’Università di Bologna, con il quale ha conseguito la vittoria di Italian Council XI per la pubblicazione del volume Skank Bloc Bologna: Alternative Art Spaces Since 1977, a cura di Roberto Pinto e Francesco Spampinato, in uscita nella primavera del 2024 per Mousse Publishing. Ha co-curato gli atti del convegno L'esperienza dello spazio: collezioni, mostre, musei (Bononia University Press, 2020) e il libro Roberto Daolio. Aggregati per differenze (Postmedia Books 2017). Ha pubblicato contributi in riviste scientifiche («Marges»; «PianoB»), atti del convegno e cataloghi. Ha organizzato e partecipato a giornate di studi, convegni, tavole rotonde e forum nazionali e internazionali: Université Paris 8, 2022; Università di Bologna, 2022 – 2020 – 2019; Manifattura Tabacchi, Firenze, 2020; Le Houloc, Parigi, 2019; Nesxt, Torino, 2019. Dal 2016 al 2018 ha co-curato Porto dell’Arte, esposizioni in appartamento. Nel 2018 ha fondato l’Associazione culturale Metoché con la quale si occupa di progetti ed eventi sperimentali. Dal marzo 2023 collabora alla curatela dei format di arte partecipata della piattaforma Nocentre srl società benefit (www.nocentre.org).

 

Tra le pubblicazioni recenti affini alle tematiche del gruppo di ricerca: 

Davide Da Pieve, Il ruolo dello spazio nella percezione della performance. Il caso dello Studio Bentivoglio, in La performance a Bologna negli anni ’70, a cura di Uliana Zanetti, MAMbo edizioni, Bologna, 2023. ISBN: 9788896296417

 Davide Da Pieve, De l’exposition instagrammable à Instagram comme espace d’exposition, in «Marges», vol. 36, 2023. DOI: https://doi.org/10.4000/marges.3191

 Davide Da Pieve, Percorsi alternativi per vagare senza meta, in No, Neon, No Cry, a cura di Gino Gianuizzi ed Eleonora Mariani, MAMbo edizioni, 2022. ISBN: 9788896296516

 Da Pieve D., Niente paura di sovraffollamenti. Pratiche espositive, fruizione e socialità in VR, in «Piano b. Arti e culture visive», vol. 6, n. 1, 2021. https://doi.org/10.6092/issn.2531-9876/14307

 Morandi C. G., Sinigaglia C., Tessari M., Di Pietro I., Da Pieve D., L’esperienza dello spazio. Collezioni, mostre, musei, atti del convegno, Bononia University Press, Bologna, 2020. ISBN: 9788869234774

 Da Pieve D., Lo spazio come produttore di format espositivi, in L’esperienza dello spazio., Collezioni, mostre, musei, atti del convegno, Bononia University Press, Bologna, 2020. ISBN: 9788869234774

 Da Pieve D., De Lena L., Sinigaglia C., Archivio Daolio: Testimonianza di un percorso critico, in «Intrecci d’Arte», 3, 2018. DOI: https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/8259

 Da Pieve D., De Lena L., Pinto R., Sinigaglia C., Roberto Daolio. Aggregati per differenze, Postmediabooks, Milano, 2017. ISBN: 9788874901760

 Da Pieve D., Tra critica e poetica, la parola slegata dall'immagine, in Roberto Daolio., Aggregati per differenze, Postmediabooks, Milano, 2017. ISBN: 9788874901760

 

Lara De Lena

Ricercatrice indipendente

Laureata in Lettere moderne, si specializza nel 2017 in Beni storico artistici con una tesi in arte contemporanea. Nel 2016 collabora presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna a lavori di ricerca per la progettazione e l’allestimento della mostra Sessanta/Ottanta a cura di Silvia Grandi. A partire dallo stesso anno, presso il MAMbo, partecipa al progetto di studio legato alla figura di Roberto Daolio, seguendo le attività di catalogazione delle opere. All’interno del gruppo di ricerca partecipa alla curatela della raccolta e selezione degli scritti di Roberto Daolio lungo tutto l’arco della sua produzione (1977-2013). Il lavoro ha prodotto la pubblicazione nel dicembre 2017 del volume Roberto Daolio. Aggregati per differenze (1978-2010). All’interno dello stesso gruppo di ricerca fornisce consulenza scientifica per la progettazione e realizzazione della mostra Roberto Daolio. Vita e incontri di un critico dell'arte attraverso le opere di una collezione non intenzionale, a cura di Uliana Zanetti, presso il MAMbo. All’interno del catalogo della mostra Vedere l'invisibile: Lucrezio nell'arte contemporanea, presso la Biblioteca Universitaria di Bologna e di Palazzo Poggi cura quattro schede di artisti (Curt Asker, Mino Maccari, Giulia Napoleone e Bruno Saetti). Cura la redazione delle schede per la pubblicazione di voci enciclopediche di gallerie d’arte bolognesi per il progetto internazionale ADM - Art Market Dictionary. Ha partecipato al progetto dare_SPAZI ed è impegnata nella realizzazione dell’Archivio digitale Roberto Daolio.

 

Tra le pubblicazioni recenti affini alle tematiche del gruppo di ricerca: 

L. De Lena, L’arte è una questione di genere? Il dibattito tra arte e femminismo, in Skank Bloc Bologna: Alternative Art Spaces Since 1977, Mousse Publishing (in corso di pubblicazione)

 L. De Lena, C. Sinigaglia, Tutte le arti tendono alla performance: un approccio alla genesi del pensiero critico di Roberto Daolio, in La performance a Bologna negli anni '70, a cura di Uliana Zanetti, Edizioni MAMbo, Bologna 2023, pp. 288-293, ISBN 978-88-96296-41-7

 L. De Lena, Tra libro d’artista e pratica collettiva: Inventario di Chiara Pergola in Ricerche di S/Confine, Vol. XI, n. 1 (dicembre 2022), pp. 171-186, ISSN 2038-8411

 L. De Lena, Fotografia come autobiografia. Le narrazioni visuali di Jo Spence tra arte, attivismo e terapia, in Piano B. Arti E Culture Visive, 7(1) (dicembre 2022), pp. 61–82, ISSN 2531-9876/16100

 L. De Lena, La stazione e la città: un mondo mobile e illeggibile. L’esperienza di Accademia in stazione a Bologna (1997-2005), in La condizione urbana come fenomeno pervasivo / The Global City. The urban condition as a pervasive phenomenon, AISU (Insights,1), Torino 2020, pp. 628-636, ISBN 978-88-31277-01-3

 L. De Lena, L’archivio in evoluzione. Il Musée de l’OHM di Chiara Pergola, in TECA, volume X, numero 1ns (giugno 2020), pp. 288-303, DOI 10.6092/issn.2240-3604/11699

Maria Giovanna Mancini

Professoressa Associata, L-ART/03, Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Maria Giovanna Mancini è professoressa associata (ssd L-ART/03) e insegna Storia dell’arte contemporanea e Storia della Fotografia all’Università di Bari. Ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca all’Università degli studi di Salerno con un progetto volto a ricostruire la svolta post-strutturalista della critica d’arte animata dalla rivista «October». La monografia successiva «October» una rivista militante (Luciano, Napoli 2014) ne ha ampliato la riflessione.

Dal 2011 tra i suoi temi di ricerca più produttivi vi è lo studio, l’analisi e la critica dell’arte nello spazio pubblico, oggetto monografico anche del corso annuale del corso di Storia dell’arte contemporanea, erogato nell’ambito della Laurea Magistrale in Storia dell’arte, Università degli studi “Aldo Moro”. Interessata al rapporto tra l’arte contemporanea e i contesti culturali in cui è prodotta, si è occupata di arte pubblica a partire dalla monografia del 2011 L’arte nello spazio pubblico: una prospettiva critica (Plectica, Salerno) e in saggi successivi. Di recente si è occupata di interventi artistici nel paesaggio con un particolare interesse ai casi pugliesi che intervengono nelle zone rurali. Su questi temi verte la sua prossima monografia in uscita a dicembre 2024. Suoi contributi sono stati pubblicati, tra le altre, sulle riviste «Elephant & Castle», «Annali di critica d’arte» e «Piano B. Arti E Culture Visive». Ha collaborato alla rubrica Critics’ Picks di «Artforum», con «Flash Art» e altre riviste di settore. È membro della Società Italiana di Storia della Critica d’Arte (SISCA). È membro del board del Forum dell’arte contemporanea italiana.

 

Tra le pubblicazioni recenti affini alle tematiche del gruppo di ricerca: 

Monografie

(2016) Ritratto di una pratica critica. In conversazione con Douglas Crimp, Arshake, Roma, ISBN 9 788898 709052, http://www.arshake.com/critical-grounds-06-ritratto-di-una-pratica-critica-in-conversazione-con-douglas-crimp/.

(2014) «October». Una Rivista militante, Collana Modo, Luciano editore, ISBN 88-6026-187-8.

(2011) L’arte nello spazio pubblico. Una prospettiva critica, Plectica, Salerno, ISBN 978-88-97569-00-8

 

Curatele

(2022) con Massimo Maiorino and Francesca Zanella, Archivi esposti. Teorie e pratiche dell’arte contemporanea, Quodlibet, Macerata.

 

Articoli (selezione)

(2022) Corpi fragili: itinerario nell’arte contemporanea. In Perse. La sfida del teatro. Vol 2, pp. 83-87.

(2022) Nuovo paesaggio italiano interventi artistici nel contesto pubblico e ruolo attivo dell’arte in Italia oggi, in «Op. cit.», n. 174, maggio 2022, pp. 55-64.

(2022) Arti della resistenza ai tempi dei Big Data: Ryoji Ikeda e Hito Steyerl, in “Sciami”, n. 11 aprile, ISSN 2532-3830

(2021) Ripensare l’archivio nell’era dei Big Data, in «COSMO», n. 18 : Morphology and Historical Sequence, pp. 197-214.

(2019) with Luigi Sauro, Konceptualni model za likovnu kritiku/ A Conceptual Model for Art Criticism, in «Zivot umjetnosti», curated by L. Kolešnik, S. Sekelj, S. Horvatinčić, Vol. 105, pp.138–157, ISSN 0514-7794.

(2019) Soggettività ed empatia: il Museo delle Relazioni interrotte di Zagabria, in «Elephant & Castle», Dove va il museo, a cura di S. Invernizzi, A. Maillet, G. C. F. Villa, dicembre, issn 1826-6118, http://cav.unibg.it/elephant_castle.

(2019) Identità italiana tra globalismo e nazionalità: voci della critica d’arte contemporanea, in «Confronto», Vol. 2, pp. 279-286, ISSN 1721-6745, ISBN 978 88 31983 297.

(2019) Una produttiva sottrazione, in «Flash Art», vol. 344 maggio-giugno

(2019) La resistenza del pensiero. «Figure» e «October»: la critica d’arte negli anni Ottanta, in «OperaViva Magazine», ISSN 2531-4866, 6 febbraio, https://operavivamagazine.org/la-resistenza-del-pensiero/

(2018) Crossing the border: la storia dell’arte nell’epoca della globalità, in «Op. Cit.», n.163, pp. 55-63.

(2018) L’immagine soprattutto. Teoria critica e curatela nella stagione dei Visual Studies, in «Ricerche di sconfine», dossier 4., pp. 87-94.

(2018) Design come comportamento. Gli scritti di Menna e la lezione di Argan, in «Piano b», pp. 20-37, https://pianob.unibo.it/article/view/8471/8281 .

(2018) Secondo “la marcia del delfino”. Un itinerario tra le carte del critico Filiberto Menna, in «Flash Art», vol. 339, maggio-giugno.

(2018) La rivista «October»: novità metodologiche e crisi di un paradigma, in «Op. Cit.», n. 161, ISSN 0030-3305.

(2017) Tra storia dell’arte e antropologia delle immagini. Hans Belting, interprete della Global Art History, in «Annali di Critica d’arte», 1, pp. 359-372.

 

Contributi in volume (selezione)

(2023) Susan Sontag: scrivere in prima persona. In Nello specchio della scrittura. Autobiografia e storia dell’arte tra Otto e Novecento, Carocci Editore, Roma, pp. 183-196.

(2023) Global South e pensiero meridiano: la critica d’arte contemporanea italiana e il cambio di prospettiva geografica, in Patrizia Mania, Roberto Pinto, a cura di, Atlante dell’arte contemporanea nel Mediterraneo. Sguardi, esperienze, orizzonti, collana Mappe, Round Robin editrice, Roma, pp. 97-111.

(2022) Doppio scacco. Lo statuto dell’immagine fotografica e gli archivi digitali interoperabili, in Paradigmi del fotografico, a cura di Claudio Marra e Daniel Borselli, Pendragon, Bologna, pp. 293-301.

(2022) Archivi sovraesposti: Storia dell’arte e autorialità, in M. Maiorino, M.G. Mancini, F. Zanella (a cura di), Archivi esposti. Teorie e pratiche dell’arte contemporanea, Quodlibet, Macerata, pp. 15-24.

(2022) Una relazione persistente: arte e città dopo il 2000, in Angelo Trimarco, Italia 1960/ Oltre il 2000. Teoria e Critica d'arte, a cura di Stefania Zuliani, Paparo editore, Napoli, pp.315-326 - ISBN:9788831983761.

(2020) Superfici ridondanti: memoria e rigenerazione urbana, in La città globale. La condizione urbana come fenomeno pervasivo / The Global City. The urban condition as a pervasive phenomenon, Torino, pp.602-609, ISBN:978-88-31277-01-3 vol. F.

(2020) Immagini di città: Salerno nella fotografia contemporanea, in Di Domenico, Giovanni. Galante, Maria. Pontrandolfo, Angela et al., Opulenta Salernum. Una città tra mito e storia,  Gangemi editore, Roma, pp. 255-260.

(2020) The Challenge of Subjectivity in Art History Between Globalism and Nationality: New Identity Practices,  in Eva Mª Ramos Frendo, Arcibel, Sevilla 2020, pp. 366-379.

(2019) «Figure» 2 «October» confronti sulla critica d’arte degli anni ’80, in Filiberto Menna «Progettare» il futuro, a cura di N. Martino e A. Tolve, Critical Ground #12, Arshake, isbn - 978-88-98709-10-6, pp. 63-66.

(2019) Sguardi divergenti: la realtà psichiatrica nelle collezioni del MuDif, in Dentro il museo. Arte nel salernitano tra Medioevo ed età contemporanea, a cura di A. Ricco e D. Salvatore, De Luca editori d’arte, Roma, isbn - 978-88-98709-10-6, pp.153-162.

(2019)Kabakov: la storia tra le cose, Steinbach: la vita pubblica degli oggetti Fiona Tan: collecting immages, Il sistema Hirst, in Il Sistema degli artisti, a cura di Simona Brunetti e Antonello Tolve, Mimesis.

(2019) Cucire L’immaginario. Arte e moda alla prova dell’ibridazione dei linguaggi in M.R. Pelizzari (a cura di), Moda e Mode: tradizioni e innovazione (sec. XI-XXI), Milano, Franco Angeli vol. I., ISBN: 9788891780034.

(2018) La critica d’arte in Campania negli anni Settanta: un decennio di militanza, in Arte in Movimento. Gli anni Settanta in Campania, a cura di Luca Palermo, Postmedia Books, pp. 21-31.

(2017) Performare il genere: militanza e critica d’arte, la prospettiva di Douglas Crimp in Del Performativo. Reti, corpi, narrazioni. Performativity. Networks, Bodies, Narrations a cura di Maria Laudando, Morlacchi editore, Perugia, pp.139-156.

Patrizia Mania

Professoressa Associata, L-ART/03, Università degli Studi della Tuscia

Patrizia Mania insegna Storia dell’arte contemporanea e Arte in Europa dal postmoderno ad oggi presso il DISTU dell’ateneo della Tuscia dove coordina anche il Dottorato in Scienze storiche e dei beni culturali. Ha ideato e realizzato la piattaforma di Digital Art History Atlante dell’arte contemporanea nell’area del mediterraneo. Coordina per la casa editrice Sette città di Viterbo la collana “I Quaderni del CESCA” (P.Mania e B.Velardi, a cura di, Doppio movimento di Fabrizio Crisafulli. Arte contemporanea e siti storico-artistici (2020); B.Velardi, a cura di, Immaginare il Mediterraneo di Bianco-Valente. Un laboratorio d’arte contemporanea nel complesso del San Carlo a Viterbo (2023)). Recentemente, nella collana Mappe della Round Robin editrice ha pubblicato: Racconti mediterranei. Immagini, memorie, azioni nell’arte contemporanea (2017) e co-curato con R. Petrilli e E. Cristallini il volume Arte sui muri della città. Street Art e Urban Art: questioni aperte (2017); con M. R. Menna Frammenti di Siria. Dal medioevo alla contemporaneità. Prendersi cura dell’arte/L’arte come cura (2019); con G. Vesperini, Il copyright nell’era digitale. Problematiche e casi di studio (2020), Diritto d’autore. Alcune questioni aperte (2021), Autori, autorialità, diritti, (2022); con L. Principato, Arte e censura. Aporie storiche e giuridiche (2021); con R Pinto, Atlante dell’arte contemporanea nel Mediterraneo. Sguardi, esperienze, orizzonti (2023). Dirige la rivista on line www.unclosed.eu (rivista scientifica ANVUR).

Emanuele Rinaldo Meschini

Assegnista di ricerca, L-ART/03, Università Iuav di Venezia

Critico e storico dell’arte si occupa in particolare di temi legati alle pratiche sociali, attivismo, performance, didattica radicale, studi urbani e partecipazione. Ha scritto su riviste scientifiche quali “Comunicazioni Sociali”, “Oboe”, “Piano B”, “Itinera” “Tracce Urbane”, “Connessioni Remote” e “Field”. Dal 2016 ha fondato il collettivo Autopalo con il quale indaga le tecniche e le modalità della partecipazione sociale attraverso il legame con il mondo del calcio e del tifo organizzato. Il lavoro di Autopalo è stato esposto in spazi nazionali e internazionali come il Palais de Tokyo a Parigi e il Museo della Fotografia Contemporanea a Milano. Nel 2021 è stata pubblicata, per Mimesis, la sua tesi di dottorato sulle pratiche artistiche italiane nello spazio urbano e la storia dei primi progetti di socially engaged art negli Stati Uniti. È stato docente a contratto presso l’Università di Bologna (Curatorial Practices and Contemporary Art) e assegnista di ricerca conducendo uno studio sulla rigenerazione urbana a base culturale e sulla memoria socialmente inclusiva (Università Iuav, Venezia). Nel 2023 è uscito per Postmedia, il suo testo “Come leggere il monumento o la sua rimozione” sul rapporto tra memoria, storia, costruzione identitaria e arti visive. Attualmente è docente a contratto presso l’Università Iuav di Venezia (Storia dell’Arte Contemporanea).

 

Tra le pubblicazioni recenti affini alle tematiche del gruppo di ricerca: 

-   La mimesis dell’esperienza quotidiana. L’influenza del pensiero di John Dewey nella socially engaged art statunitense, in Mimesis come conditio humana, V Maggiore,  S. Tedesco (a cura di), «Itinera. Rivista di filosofia e teoria delle arti», n. 26, 2023 https://doi.org/10.54103/2039-9251/22233 (articolo in rivista scientifica Area 10)

 - Come leggere il monumento o la sua rimozione, Postmedia Books, Milano, 2023 (monografia)

 -    Come possiamo partecipare? Pratiche artistiche e linee guida ministeriali nei progetti di rigenerazione urbana, in «Tracce Urbane», vol. 9, p. 1-15, ISSN: 2532-6562, doi: 10.13133/2532-6562/18451 2023. (articolo in rivista fascia A Area 08/F1 e 11/A5), 2023

 - E.R. Meschini, A. Fredianelli, “Egypt on fire” Ricerche artistiche tra tensione sociale, documentario e archivio nell’Egitto della primavera araba, pp. 111-136, in P. Mania, R. Pinto (a cura di) Atlante dell’arte contemporanea nel Mediterraneo. Sguardi, esperienze, orizzonti, Round Robin, Roma, 2023. (contributo in volume)

 -  Freaks, in A. Pastorello (a cura di), Selvario. Guida alle parole della selva, Milano, Mimesis, 2023. (contributo in volume)

 - Virtual Venice. Pratiche artistiche tra digitale e spazio urbano per ripensare una città immobilizzata,  in «Connessioni remote. Artivismo, Teatro, Tecnologia», vol. 5, p. 20-41, ISSN: 2724-2722, doi: 10.54103/connessioni/20037, 2023. (articolo in rivista classe A Area 10/C1)

 -  E.R. Meschini, E. Rattalino, Unraveling Nico Angiuli’s Tre Titoli: labor, migration and socially engaged arts in rural Italy, in «Field – A journal of Socially Engaged Art Criticism», 2022. (articolo in rivista)

 -Comunità, Spazio, Monumento. Ricontestualizzazione delle pratiche artistiche nella sfera urbana, Mimesis, Milano, 2021. (monografia)

 - Fixing a (Legal) Loophole. How a Group of Artists Used the Venice Biennale to Improve the School System During the Balkans War, in «OBOE Journal» vol. 2, no. 1, 2021, pp. 40-54 (articolo in rivista scientifica Area 10)

 -Il Posticipo (The Late Kick-off). Art, Research and Urban Regeneration, in, N. Carpentier, J. Sumiala (eds.), «Comunicazioni sociali», Arts-based research in communication and media studies, n. 1, pp. 52-60, 2021. ISSN (digitale): 18277969, 2021 (articolo in rivista classe A Area 10)

 -Lo spazio pubblico come luogo della frizione e della finzione. Pratiche artistiche e attiviste che confondono il reale, in, «Connessioni remote. Artivismo, Teatro, Tecnologia», L’artivismo: forme, esperienze, pratiche e teorie,, n. 2, pp. 247-266, 2021. ISSN: 2724-2722 (articolo in rivista classe A Area 10/C1)

-Comunità e urbanistica nelle pratiche artistiche italiane degli anni Novanta. Verso un superamento dell’arte pubblica, in, «La Diana», n.1, pp. 67-91, 2021 (articolo in rivista scientifica Area 10)

 -Christoph Schlingensief e la performance reality. Freak Stars 3000, U 3000, Bitte liebt Österreich (o del corpo della televisione), in «Piano B. Arti E Culture Visive», vol. 3, n.2, pp. 82–99, 2018. doi.org/10.6092/issn.2531-9876/9802 (articolo in rivista fascia A Area 10)

 -   Il sud della ricerca. Verso i quarant'anni del Centro Luigi Di Sarro, in A. Cappella, C. Crescentini, D. Vasta (a cura di), Spazi d'arte a Roma (1940-1990) Documenti dal Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive, Roma, Palombi, pp. 104-107, 2019, ISBN: 978-88-6060-878-9 (contributo in volume)

 -Il Sociale dell’arte sociale. Il bisogno di una mentalità, in, V. Lusini (a cura di), «Visual Ethnography», Collaborative art practices and their dynamics, vol. 6, n. 2, pp. 67-88, 2017, Università della Basilicata, Altrimedia Edizioni, ISSN 2499-9288. (articolo in rivista fascia A Area 11)

Massimiliano Mollona

Professore Associato, M-DEA/01, Università di Bologna

Massimiliano Mollona è antropologo politico, curatore e filmmaker. Da più di vent'anni si occupa di questioni di classe, decolonialità e capitalismo, unendo prospettive e pratiche antropologiche ed artistiche.  Ha insegnato Storia dell'Arte e Antropologia Visuale alla Goldsmiths London, dal 2003 al 2021 e, dal 2022, insegna presso il Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna. Ha diretto importanti progetti curatoriali quale la Biennale di Atene e la Bergen Assembly. Con Irit Rogoff, Adrian Heathfield, Nora Sternfeld, Louis Moreno e Stefano Harney ha fondato il collettivo Freethought nel 2015, e nel 2016 è stato uno dei fondatori dell’Istituto di Immaginazione Radicale (IRI), un collettivo di artisti, ricercatori, musei ed attivisti situati in Europa e nel Mediterraneo. Sta lavorando su vari progetti artistici con Decolonize This Place (DTP); Ariella Azoulay, Elizabeth Povinelli, Dora Garcia, Denise Ferreira da Silva e Stefano Harney. In corso di pubblicazione: Shamanism and the Unseen in Contemporary Visual Art, in Shamans. Communicating with the Invisible, catalogo della mostra al Museo di Arte Contemporanea di Trento (MART) (2024); Impossible Realism. Opacity, Propaganda, and Working-Class Struggles, "History of Photography" (2024); Love, Work and Labour. Artists’ Struggles for Social Reproduction con Dora Garcia, Sternberg Press (2024); Impossible Realism con James Clifford, MIT (2024). Recenti pubblicazioni: Refugees, Spectral Labour and Elemental Cinema, in Denise da Silva and Arjuna Neuman (a cura di), Ancestral Clouds, Ancestral Claims, Kunsthalle, Vienna (2023); Art is Walking in the Grass that Whispers. Karrabing Cinema as Art-Commons, in The Cinema of Karrabings, Secession, Vienna (2023).

Raffaella Perna

Professoressa Associata, L-ART/03, Sapienza Università di Roma

Raffaella Perna insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università di Roma La Sapienza. Dal 2022 è responsabile del progetto Network inter-universitario per conto della Fondazione Quadriennale di Roma. È inoltre responsabile di unità del Progetto di rilevante interesse nazionale PRIN 2020 Italian Feminist Photography e del PRIN 2022 Writing of Women around the Camera. È autrice dei libri: Piero Manzoni e Roma (Electa, 2017), Pablo Echaurren. Il movimento del ‘77 e gli indiani metropolitani (2016), Arte, fotografia e femminismo in Italia negli anni Settanta (2013), Wilhelm von Gloeden (2013), In forma di fotografia (2009). Ha curato e co-curato numerose mostre, tra cui: Mario Dondero. La libertà e l’impegno (Palazzo Reale, Milano); Ketty La Rocca. Se io fotovivo (Camera, Torino); The Unexpected Subject 1978 Art and Feminism in Italy (Frigoriferi Milanesi); L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2018 (Triennale di Milano e Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2016, 2018); Ketty La Rocca (2018, PAC di Ferrara); Grandi fotografia a 33 giri (Auditorium Parco della Musica, Roma 2012). Collabora con riviste di settore, tra cui “Flash Art”, “Operaviva”, “Quaderni d’Arte Italiana” (Treccani/Quadriennale di Roma).

Tra le pubblicazioni recenti affini alle tematiche del gruppo di ricerca: 

R. Perna, Performance e identità di genere: scambi tra arte e pratica politica femminista in Italia 1968-1977, in L. Conte e F. Gallo (a cura di), Costellazioni della Performance Art in Italia 1965-1982, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI) 2024, pp. 71-87.

 R. Perna, Art and Feminism in Italy: Tomaso Binga’s Liminal Actions, in An der Schwelle. Liminalität in Theorie und kunsthistorischer Praxis, Atti del ventesimo convegno dell’Associazione degli Storici dell’arte austriaci (Vienna 3-5 ottobre 2019), VöKK-Verband österreichischer Kunsthistorikerinnen und Kunsthistoriker, 2024, pp. 147-153.

 R. Perna, Concrete Poetry: Exchanges between Brazil and Italy 1950-1980, in MOTION: MIGRATIONS 35th World Congress CIHA, Atti del convegno a San Paolo del Brasile 17-21 gennaio 2022, 2004 pp. 1854-1869.

 R. Perna, La storia dell’arte e le sue fonti. Ragioni di un annuario, in R. Perna (coordinamento), Annuario di arte italiana 2022, Fondazione La Quadriennale di Roma / Treccani, Roma 2023, pp. 181-189.

 R. Perna, Ketty La Rocca, la parola, il corpo, la fotografia: un percorso tra le opere e gli scritti 1964-1976, in R. Perna, M. Poggi (a cura di), Ketty La Rocca. Se io fotovivo. Opere 1967-1975, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI) 2022, pp. 11-33.

 R. Perna, Il femminismo come “recupero di un soggetto celato”: l’opera di Libera Mazzoleni 1973-1979, in “Palinesti”, n.8 (2019), 2020, pp. 75-94.

 R. Perna, Women, Art History, and Criticism: An Introduction, in Romana Andò (a cura di), Teaching Fashion. An Introduction, cap. V, Edizioni Nuova Cultura, Collana di Scienza della moda e del costume, Roma, 2020, pp. 75-88.

 R. Perna, L’intervista a Tomaso Binga, in I. Schiaffini-C. Zambianchi (a cura di), Vocisullarte. Per un archivio di storia orale dell’arte contemporanea, Campisano Editore, Roma, 2020, pp. 29-33.

 R. Perna, Another Measure: Photography and Feminist Art in Italy, in “Photography & Culture”, Volume 13, 2020, issue 1, 2020, pp. 107-128.

 R. Perna, L’archetipo della Grande Madre nell’arte delle donne negli anni Settanta, in A. Bruciati, M. Osanna, D. Porro (a cura di), Eva vs Eva. La duplice valenza dell’immaginario femminile nell’immaginario Occidentale, catalogo della mostra, Tivoli, Villa d’Este e Santuario di Ercole Vincitore, Gangemi Editore, Roma, 2019, p. 149-153.

 R. Perna, Art and Feminism in Italy: Whys and Wherefores of an Exhibition, in M. Scotini e R. Perna (a cura di), The Unexpected Subject. 1978 Art and Feminism in Italy, catalogo della mostra Frigoriferi Milanesi, Milano, cat. Flash Art, Milano, 2019, pp. 13-17.

 R. Perna, Il mito ci sommerge: la poesia visiva di Ketty La Rocca, in F. Gallo e R. Perna (a cura di), Ketty La Rocca 80. Gesture, Speech and Word, catalogo della XVII Biennale Donna, 10. Padiglione d’Arte Contemporanea, Ferrara, 15 aprile - 3 giugno 2018, pp. 27-43, traduzione inglese pp. 52-60.

 R. Perna, Immagini del no e un album di violenza: il femminismo italiano in due libri fotografici degli anni Settanta, in W. Guadagnini (a cura di), Fotografia Europea. Rivoluzioni. Ribellioni, cambiamenti, utopie, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2018, pp. 43-49 (traduzione inglese pp. 222-224).

 R. Perna, Notes on Photography, Art and Feminism in Italy, in B. Carpi De Resmini, Laima Kreivyté (a cura di), Magma. Body and Words in Italian and Lithuanian Women’s Art from 1965 to the Present, Quodlibet, Macerata, 2018, pp. 200-206.

 R. Perna, Piero Manzoni e Roma, Electa, Collana Pesci Rossi, Milano 2017.

 R. Perna, Si dice donna. Italian Feminism in 1970s Art and Television, Costa C. (a cura di), TV 70. Francesco Vezzoli guarda la Rai, Fondazione Prada, Milano, 2017, pp. 351-366.

R. Perna, Tra presente e passato: alcune considerazioni sui ‘quadri d’argento’ di Giosetta Fioroni, in “Arabeschi”, n. 8, 2016, pp. 12-24.

 R. Perna, Pablo Echaurren. Il movimento del ’77 e gli indiani metropolitani, Postmedia Books, Milano 2016.

 R. Perna, La Collezione Donata Pizzi: la fotografia delle donne in Italia dagli anni sessanta a oggi, in R. Perna (a cura di), L’altro sguardo. Fotografe italiane 1965-2015, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (MI), 2016, pp. 12-20.

 R. Perna, Da In principio erat alle Craniologie. Ketty La Rocca e la fotografia, in F. Gallo, R. Perna (a cura di), Ketty La Rocca. Nuovi Studi, Postmedia Books, Milano 2015, pp. 71-95.

 R. Perna, Mostre al femminile: Romana Loda e l’arte delle donne nellItalia degli anni Settanta, in “Ricerche di S/Confine”, vol VI, n. 1, 2015, pp. 143-154.

 R. Perna, Il potere del secondo sesso. Il corpo della donna e il culto della Dea nell’arte femminista degli anni settanta, in La Grande Madre, catalogo della mostra a cura di M. Gioni, Palazzo Reale Milano, Skira, 2015, pp. 214-219, in italiano e inglese.

 R. Perna, Politiche del corpo. La rappresentazione del sesso femminile nella critica e nell’arte delle donne, in I. Bussoni, R. Perna (a cura di), Il gesto femminista. La rivolta delle donne: nel corpo, nel lavoro, nell’arte, DeriveApprodi, Roma, 2014, pp. 113-131.

R. Perna, Arte, fotografia e femminismo in Italia negli anni Settanta, Postmedia Books, Milano 2013

R. Perna, Wilhelm von Gloeden. Travestimenti, ritratti, tableaux vivants, Postmedia Books, Milano 2013.

R. Perna, Il corpo della vergogna. Dinamiche relazionali nell’arte femminista, in E. Antonelli, M. Rotili (a cura di), Sensibilia n. 5 – 2011 La Vergogna/The Shame, Milano, Mimesis Editore, 2012, pp. 289-300.

Roberto Pinto

Coordinatore | Professore Associato, L-ART/03, Università di Bologna

Roberto Pinto è Professore Associato di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Bologna. I suoi principali temi di ricerca sono l’arte pubblica, il dialogo tra le arti, la storia delle mostre. Dal 1988 al 1995 ha lavorato come redattore e caporedattore per Flash Art. Tra le mostre curate: “Subway 1998” Milano; “Arte all’arte 2000”; “Transform” (con De Cecco), 2001, Trieste; “Americas Remixed”, 2002 Milano; “Dimensione Follia”, 2004 Galleria Civica di Trento; “Spazi Atti” (con Martin), 2004 PAC, Milano; “Confini” (curata con Cincinelli e Collu) Nuoro 2006. È stato curatore alla “V Biennale” di Gwangju, Corea (2004) e alla “Terza Biennale” di Tirana (2005). È coordinatore del progetto di arte pubblica “ArtLine Milano”. Tra i suoi saggi: Lucy Orta (Phaidon, 2003), Nuove geografie artistiche. Le mostre al tempo della globalizzazione (Postmedia Books, 2012; seconda edizione, 2023), Artisti di carta. Territori di confine tra arte e letteratura (Postmedia Books, 2016). Ha inoltre co-curato i volumi collettivi Atlante dell'arte contemporanea nel Mediterraneo. Sguardi, esperienze, orizzonti (Round Robin, 2023, con Patrizia Mania) e Le relazioni oltre le immagini. Approcci teorici e pratiche dell'arte pubblica (Postmedia Books, 2022, con Cecilia Guida). 


Jannik Cesare Emiliano Pra Levis

Dottorando, ICAR/18, Università di Bologna

Jannik Cesare Emiliano Pra Levis è dottorando in Storia dell’Architettura Contemporanea (ICAR/18) presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. La sua ricerca verte principalmente sul ruolo del verde urbano nella storia dei piani urbanistici sviluppati dal Comune di Bologna con una particolare attenzione al dato ecologico e agli sviluppi futuri messi in campo dall’amministrazione nella lotta alla crisi climatica. Nel 2020 consegue la laurea magistrale in Arti Visive presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna con una tesi riguardante l’influenza degli architetti sovietici sul progetto Ville Verte di Le Corbusier. Nel 2021 frequentata il corso di specializzazione (MAS) in Teoria e Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Zurigo (ETH), interrompendolo nel gennaio 2022 dopo aver ottenuto la borsa di dottorato. Nel 2019 collabora con la Città Metropolitana di Bologna al progetto europeo di riqualificazione urbana Urban Regeneration Mix in qualità di rappresentante dell’Università di Bologna lavorando sul recupero culturale dell’area Porto Navile di Bologna. Ha inoltre lavorato in qualità di tutor didattico per gli insegnamenti Visual Studies (A.A. 2020/21) e Architettura Contemporanea (A.A. 2023/24) presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, come tutor didattico presso l’ École polytechnique fédérale di Losanna (A.A. 2021/2022) ed è stato insignito del titolo di cultore della materia in Composizione Architettonica (A.A. 2022/23) con incarichi di affiancamento alla didattica. Durante il suo dottorato ha svolto un tirocinio di sei mesi presso Hera SpA lavorando alla progettazione di un parco energetico e un periodo di ricerca di sei mesi presso l’ École d'architecture de la ville & des territoires di Parigi.

 

Tra le pubblicazioni recenti affini alle tematiche del gruppo di ricerca: 

J.Pra Levis, C. Rosa, The research and production path: "Archinprocess" in AA.VV, Regeneration and cultural participation, BUP, Bologna, 2021

J. Pra Levis, AlmaDL - Exhibited Ecology. On Taking the Country’s Side [TBP]

J. Pra Levis, CPCL - Urban Park as Participatory Process. The Troubled History of Parco del Lungo Navile [TBP]