PRIN Gendering the Tenth century: a tailored model for exploring the sources
ll progetto PRIN Gendering the Tenth Century intende ridefinire i modelli interpretativi che hanno dominato a lungo le ricostruzioni storiografiche sul periodo noto come l’età dei "re italici" e compreso tra gli anni 888 e 962. Queste date corrispondono alla morte di Carlo III “il Grosso” e all’incoronazione imperiale di Ottone I a Roma, segnando gli estremi cronologici di una fase storica che è stata tradizionalmente associata a un momento di grande instabilità, profonda crisi e decadenza politica, fattori direttamente correlati all'emergere di un predominio femminile nella politica di quegli anni. Le ricerche recenti hanno evidenziato i limiti e le criticità del paradigma che considera l'affermazione di forti figure femminili sulla scena politica dell'epoca come una testimonianza della crisi e, al contempo, come una sua conseguenza. Gendering the Tenth Century contribuisce al superamento di questo modello interpretativo tramite una nuova analisi delle strutture parentali, sociali e politiche, e della loro rappresentazione e, soprattutto, tramite l’abbandono della periodizzazione “nazionale”, inserendo il X secolo del regno italico all’interno del contesto postcarolingio da un lato, e pienamente ottoniano dall’altro.
Il progetto analizza un corpus di fonti eterogenee. Il nucleo centrale di questo corpus è costituito degli atti di X secolo conservati oggi all’Archivio di Stato di Piacenza, il secondo polo di conservazione documentaria per l’Italia altomedievale. Le informazioni estratte attraverso l'esame delle carte di Piacenza saranno messe in dialogo con serie documentarie che riflettono contesti esterni, come Ravenna e Venezia, per un confronto tra tradizioni politiche, culturali, e giuridiche diverse presenti nell’area settentrionale del regno. Lo studio di un ampio e coerente corpus documentario permetterà di rappresentare e comprendere la struttura delle parentele, le reti di alleanze tra gruppi e i ruoli specifici attribuiti alle donne.
Di pari passo e alla luce degli studi sulla documentazione, il progetto seleziona e prende in esame diverse fonti narrative coeve, per comprendere i processi culturali in atto nella costruzione di un discorso di genere e nella descrizione strutture parentali. La ricerca, su entrambi questi fronti, non si limita alla considerazione della presenza femminile e al suo ruolo nelle fonti, ma mira a un’analisi complessiva della costruzione di genere, che include la mascolinità.
Lo studio dei legami di parentela, delle relazioni di filiazione e delle rappresentazioni di genere utilizza un sistema di elaborazione delle informazioni basato sulla marcatura dei testi attraverso un insieme gerarchico di concetti appositamente progettati per descrivere la molteplice realtà dei legami tra persone con caratteristiche legate al genere.
Tiziana Lazzari (Principal Investigator), Erika Cinello, Fabrizio De Falco
Giacomo Vignodelli (Responsabile unità locale)
Gianmarco De Angelis (Responsabile unità locale)