Barcellona - Francesca

Anno di partenza: 2009/2010

Ho frequentato a Barcellona il quarto anno del CDL di Medicina Veterinaria (secondo me l’anno ideale, perchè se in pari con gli esami permette di integrare conoscenze acquisite teoricamente con le pratiche) per un periodo di un anno (esclusi i mesi di Luglio ed Agosto, tornando poi a Settembre per alcuni esami). L’esperienza per me, didatticamente, è stata assolutamente positiva, anche perchè in Italia non avevo mai avuto la possibilità di fare esperienza in Ospedale Didattico, mentre in Erasmus per poter sostenere alcuni esami (Patologia medica, Chirurgia, Patologia della riproduzione) è necessario svolgere un periodo obbligatorio in ospedale: una settimana di ambulatorio (week-end e notti comprese), una in medicina intensiva, una in chirurgia, una in ospedale dei grossi animali ed una in traumatologia (oltre ad altre opzioni facoltative come animali esotici, neurologia, oftalmologia, diagnostica per immagini).

A Barcellona ho seguito i corsi di Patologia medica, Clinica medica, Clinica chirurgica, Chirurgia generale (Medicina operatoria e Anestesiologia), Clinica ostetrica e Patologia della riproduzione, Terapia (6 esami in tutto). Ho seguito anche il corso di Radiologia, interessante (anche se ho sostenuto l’esame successivamente a Bologna), e il corso di Traumatologia, appassionante, con lezioni sull’utilizzo di vari strumenti per la riparazione di fratture (trapano, chiodi, viti e legno). Le esercitazioni sono organizzate molto bene, con pochi studenti per gruppo (circa 4) e, se interessati, si può contattare singolarmente un professore e svolgere un periodo di internato anche per tutta l’estate. Io seguivo un professore specializzato principalmente in Oncologia, anche se non assiduamente a causa dello studio intenso. Per quanto riguarda gli esami ho incontrato alcune difficoltà, per cui ho studiato con regolarità durante tutto l’anno. Gli esami sono scritti (eccetto alcuni in cui è inclusa una verifica orale/pratica) con domande aperte o a risposta multipla. Per alcuni esami è richiesta la preparazione di una tesina su casi seguiti in ospedale, singolarmente o a gruppi di 2, da esporre in power-point. Il problema fondamentale è che dopo pochi mesi dal nostro arrivo non ci è stato dato del tempo in più per svolgere gli esami scritti e non ho riscontrato grande disponibilità da parte dei professori. Per me è stata un’esperienza assolutamente positiva dal punto di vista didattico, molto meno dal punto di vista umano: ho notato un atteggiamento rigido da parte dei professori, problemi per variazioni di gruppo nelle esercitazioni (esercitazioni di corsi di 2 anni differenti spesso si sovrappongono) e poca gentilezza in generale. Mi sono trovata praticamente da sola, a parte il sostegno di pochi studenti di altre università italiane. Un altro problema è la seconda lingua, che bisogna imparare, visto che molti professori, nonostante richieste scritte e firmate da parte degli studenti, spiegano e sostengono il colloquio d’esame in catalano (mentre per legge sarebbe obbligatorio permettere di sostenere l’esame in bilingue). Per quanto riguarda l’alloggio io vivevo nel campus dell’università, a Bellaterra, a circa mezz’ora di treno da Barcellona e 5 minuti a piedi dalla facoltà. Il problema è che ci si trova isolati e abbastanza lontani dai luoghi di svago, anche se è comodo essere vicini alla facoltà, soprattutto se si hanno lezioni pratiche in ospedale, e vivere in ambiente universitario, dato che il campus è costituito da appartamenti ragionevolmente economici (per 2-5 persone) e strutture varie (palestra, piscina, supermercato) dove vivono studenti di tante nazionalità e di diverse facoltà. L’integrazione con gli studenti stranieri è molto buona e si riesce a fare facilmente amicizia, mentre con gli studenti del posto è molto più difficile, forse per una loro mentalità troppo chiusa.

Pro

  • ottime esercitazioni pratiche

                                

Contro

  • la lingua
  • poca integrazione con gli studenti del posto