Il progetto in breve
Il progetto pilota Educational Interpreting and Multilingualism prevede la fornitura del servizio di interpretazione simultanea EN>IT e IT>EN delle lezioni curriculari d’ateneo. Lanciato nel II° semestre dell’A.A. 2019/20, ad oggi il progetto ha visto il coinvolgimento di un totale di 9 corsi su 4 Dipartimenti (Dip. di Scienze Aziendali di Forlì, Dip. di Scienze Politiche e Sociali di Forlì, Dip. di Beni Culturali di Ravenna, Dip. di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali di Bologna) e 3 Campus (Forlì, Ravenna e Bologna).
In totale, oltre 400 studenti e studentesse frequentano i corsi coinvolti e una media del 30% circa di essi usufruisce del servizio di interpretazione simultanea. L’équipe di interpreti è composta 5 professionisti che lavorano in coppia per garantire la massima qualità del servizio di interpretazione erogato per ogni corso.
Ad oggi sono state interpretate oltre 350 ore di didattica. Per la lista completa dei corsi coinvolti finora, consultare questo link.
Gli obiettivi del progetto
Il progetto si inserisce nell’ambito dello sviluppo delle aree Multilinguismo, Internazionalizzazione e Didattica Innovativa del piano strategico Alma 2021 lanciato dal Magnifico Rettore prof. Francesco Ubertini. La presenza degli interpreti in aula è, infatti, tesa a garantire il multilinguismo, l’integrazione e la coesione tra corpo docente e comunità studentesca. Tale servizio mira ad assicurare la comprensione dei contenuti e la partecipazione all’attività in classe sia a studenti in scambio o iscritti a un CdL UniBo che frequentano corsi in lingua italiana, sia a studenti “locali” con un livello di preparazione linguistica non ancora sufficiente per frequentare un corso erogato in lingua inglese. Parallelamente, tale servizio permette anche ai docenti di superare la barriera linguistica e di poter erogare la didattica nella lingua desiderata.
Inoltre, il progetto di ricerca è volto a studiare, approfondire e a sviluppare strumenti per la formazione di interpreti in ambito accademico, una nuova figura professionale ormai necessaria, ma ancora poco conosciuta nel mercato dell’interpretazione.
Dalla modalità presenziale a quella remota
Nella sua impostazione iniziale, il progetto prevedeva la presenza fisica in classe di docente, studenti e interpreti simultanei. La disposizione degli interpreti avrebbe avuto un ruolo fondamentale, poiché essi si sarebbero trovati in posizione visibile sia dal docente che dagli studenti, permettendo di essere un riferimento visivo e di avere un ruolo di facilitatori della lezione stessa. Ad ogni lezione, l’équipe di interpreti sarebbe stata formata dall’assegnista di ricerca Francesco Cecchi e da uno dei due tutor-interpreti in base a un calendario di lavoro predefinito
Tale impostazione avrebbe ripreso l’esperienza della Stellenbosch University (SU) in Sudafrica con la fornitura del servizio di Educational Interpreting da parte del Language Center di Ateneo, esperienza descritta da Carmen Brewis nella sua tesi dottorale e analizzata secondo i criteri della Actor Network Theory di Bruno Latour e John Law.
A causa della pandemia da COVID-19 che ha colpito duramente l’Italia e il mondo intero e a causa delle misure emergenziali intraprese dal Governo italiano per il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2, l’Ateneo ha successivamente trasformato le classi presenziali in classi virtuali, permettendo di avere una buona continuità nell’erogazione a distanza della didattica tramite l’utilizzo di piattaforme virtuali come Microsoft Teams. Tali misure hanno causato una modifica del calendario didattico dei vari Dipartimenti, comportando lo spostamento di varie lezioni e, in alcuni casi, l’inizio dei corsi. Nell’A.A. 2019/20, durante la settimana di sospensione totale della didattica, sono stati effettuati colloqui con i docenti e con i responsabili dei Dipartimenti coinvolti nel progetto per trovare una metodologia adatta a garantire sia la continuità didattica che del servizio di interpretazione in ambito accademico. Appurato che la piattaforma individuata dall’Ateneo (Microsoft Teams) non permetteva l’erogazione del servizio oggetto del presente progetto, si è deciso di allargare l’utilizzo della piattaforma RSI Voiceboxer a entrambi i corsi e di utilizzarla in modalità Webinar and Remote Simultaneous Interpreting per tutti gli studenti frequentanti i corsi sopracitati.
Nell’A.A. 2020/21, l’ateneo ha consolidato la propria esperienza nell’erogazione della didattica mista tramite l’impiego di piattaforme online tra cui Zoom, che consente la funzionalità “Interpretazione di Lingua” con la possibilità da parte degli studenti e studentesse di ascoltare canali audio diversi per ogni lingua (quella del docente e quella interpretata). L’università di Bologna, già in possesso di una licenza Zoom, ha quindi optato per proseguire le attività di progetto attraverso questa piattaforma.
I questionari di gradimento del servizio somministrati sia a docenti che studenti coinvolti hanno mostrato risultati molto positivi sia in termini di una migliorata accessibilità alla didattica che di una gestione facilitata della classe multilingue.
Data la richiesta crescente di questo servizio, nel corso dell’A.A. 2020/21, l'équipe di interpreti è stata ulteriormente ampliata. Per maggiori informazioni, consultare questo link.