Sulla natura della bellezza, sulla bellezza della natura

Foto di Jeon Sang-O da Pixabay

Abstract

Natura e bellezza sono termini da sempre inscindibili.  Il nostro vedere e sentire può modificare la coscienza e la sensibilità secondo le trame del gusto rendendoci protagonisti della ricezione e della qualificazione estetica. Ciò che abbiamo davanti a noi diventa così il prodotto dell'umano sentire e organizzare le cose, mentre la memoria si fa custode di ciò, insieme a tutte le proiezioni artistiche e culturali: è un patrimonio che s'accompagna alla storia delle narrazioni. Assistiamo a uno spostamento dall'oggetto al soggetto: la natura favorisce un investimento emotivo, sentimentale, fantastico in base al quale si sdoppia in realtà e rappresentazione. La natura nasce da un'espressione della varietà delle forme, la bellezza nasce da un sentimento per la natura. Così riusciamo a conoscere esteticamente il mondo.   

Raffaele Milani 

è Professore Alma Mater. Direttore del Laboratorio di ricerca sulle città e i paesaggi. Docente Psicologia dell'arte ed Estetica del paesaggio nella Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici. Già Professore ordinario di Estetica nell'Università di Bologna.

Tra le pubblicazioni, alcune delle quali tradotte, integralmente o parzialmente, in varie lingue si ricordano: Le categorie estetiche (Pratiche, Parma 1991), Il pittoresco (Laterza, Bari-Roma 1996), Il fascino della paura (Guerini, Milano 1998), L'arte del paesaggio (il Mulino, Bologna 2001), Il paesaggio è un'avventura (Feltrinelli, Milano 2005). I volti della grazia. Filosofia, arte, natura (Il Mulino, Bologna 2009), Paesaggi del silenzio (Mimesis, Milano 2014), L'arte della città (il Mulino, Bologna 2015), Albe di un nuovo sentire (Il Mulino, Bologna 2020).

Il seminario sarà tradotto simultaneamente in lingua inglese.

Link per partecipare online: https://unibo.zoom.us/j/93462401420?pwd=MUp4ckY5a3NKQ1pCcnZSNUZzNGJjQT09 
ID riunione: 934 6240 1420
Passcode: 392920

Il ciclo Il patrimonio della bellezza si tiene nell’ambito del progetto Portico sonoro, in collaborazione con ZimmerFrei, con il contributo del Comune di Bologna.